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"Portatelo subito in sala operatoria" ordinò Marcus, dopo aver visitato il paziente che i paramedici avevano portato in ospedale "Rosalie, prepara l'attrezzatura" ordinò alla donna e lei annuì, correndo velocemente dietro alla barella.

Si mise entrambe le mani sulle tempie e iniziò a massaggiarsele. Si era alzato con un terribile mal di testa e non riusciva proprio a farselo passare, il che era strano... ai licantropi non veniva mai il mal di testa o qualsiasi altro tipo di malattia umana.

Alzò lo sguardo, sospirando, e notò la figura di una donna bionda, molto trasandata, che lo guardava con occhi sgranati e spaventati.

"Signora, ha bisogno di aiuto?" Chiese lui preoccupato, avvicinandosi a lei, ma quella iniziò ad agitarsi visibilmente.

Aprì la bocca e gridò soltanto "stanno arrivando!", prima di girarsi e correre fuori dall'ospedale, lasciando il giovane medico immobilizzato sul posto.



"Secondo me dovresti provarti questo" disse Zara, prendendo un vestito nero e con le spalline sottile dall'armadio, per poi porgerlo a Sabine "il modello è adatto ad ogni occasione"

"Preferirei i miei jeans e le mie felpe" ribatté Sabine, ricevendo delle occhiatacce sia dalla ragazza che dal miglior amico.

Alla fine anche Zara aveva insistito per venire ad aiutarla con l'uscita e Thomas non aveva affatto ribattuto, anzi era più felice che mai. Forse Zara era davvero il suo modello di vita...

"Zara ha ragione, come sempre" disse infatti il biondo, facendo sorridere trionfante la mora e sbuffare la castana

"Smettila di fare il leccaculo, ha altri gusti" sbuffò Sabine, lanciando dentro l'armadio la maglietta che aveva preso e afferrando il vestito nero che Zara teneva ancora in mano

"Avrò anche altri gusti, ma un ammiratore non fa mai male" disse lei, girandosi verso Thomas e facendogli l'occhiolino

"Peccato che anche lui abbia altri gusti, cielo ragazzi, mi state confondendo" borbottò lei, lasciando i due da soli ed entrando in bagno.

"Cosa c'entrano i gusti, Thomas è simpatico, mi piace" gridò Zara, per farsi sentire dalla ragazza in bagno. Anche se l'avrebbe sentita in ogni caso.

"Anche Zara mi piace, se avesse qualcosa in più e due cose in meno sarebbe perfetta per me" aggiunse anche il biondo e Zara scoppiò a ridere, scompigliandogli poi i capelli con una mano.

Quando i due si furono cambiati Sabine uscì dal bagno, guardando imbarazzata i suoi amici. Non si era mai piaciuta molto con dei vestiti addosso.

Lei non era una di quelle ragazze che si vedevano uno schifo allo specchio, intendiamoci, era consapevole di essere carina, però pensava che i vestiti non fossero adatti al suo fisico.

"Stai benissimo" disse Zara, osservandola dalla testa ai piedi con un grande sorriso

"Non lo so... non mi piace mostrare molto le mie gambe, sono grosse" borbottò lei, cercando di tirarsi l'estremità del vestito più in basso

"La smetti di dire così? Non hai le gambe grosse, hai fatto dieci anni di danza classica è normale che tu ce le abbia un po' muscolose" sbottò Thomas, aprendo il suo armadio e facendola riflettere nello specchio attaccato all'anta "stai benissimo, ti vedi?"

"Pensate che a Xavier piacerò? Voglio dire, so che non è un appuntamento, ma voglio essere carina" Chiese insicura lei, guardandosi meglio allo specchio

"Certo che gli piacerai, adesso dobbiamo solo sistemarti i capelli e truccarti" rispose ovvia Zara, mettendosi dietro di lei e abbracciandola da dietro e sussurrandole all'orecchio "sarai la lupacchiotta più bella del mondo"

Fantasy CreaturesWhere stories live. Discover now