44

374 22 5
                                    

"Quindi Pandora è ancora viva nel futuro, come se la passa?" Chiese il mago, dopo aver aperto la porta di casa sua ai due ragazzi, i quali entrarono mano nella mano

"Abbastanza bene, penso. Non mostra emozioni" rispose Sabine, prima di andarsi a sedere su una sedia di legno intorno ad un tavolo

"È tipico di Pandora. Non essendo una creatura in carne e ossa tende a non avere emozioni di alcun tipo. L'unica emozione che ha è la preoccupazione per i suoi sottomessi, è una grande madre per le sue fate. Ne conoscete qualcuna?" Chiese l'uomo, mentre salì su una mensola alla ricerca di qualcosa, sbuffando quando non la trovò

"Ashlee, fa parte del nostro branco. È davvero una ragazza adorabile" la descrisse freddamente Xavier. Non gli piaceva quel posto e non gli piaceva nemmeno quel mago. Odiava ammetterlo, ma faticava a fidarsi delle creature sovrannaturali... tutto a causa della sua famiglia

"Capisco, questo è il dono di tutte le fate, ti ammagliano con la loro bellezze e... trovato!" Esclamò lui vittorioso, alzando le braccia e tenendo in mano un barattolo di vetro. Cercò di girarsi per saltare giù dalla mensola, ma perse l'equilibrio e cadde, venendo preso appena in tempo da Sabine, che lo guardò preoccupata

"Sta bene?"

"Sì, grazie per avermi preso in tempo"

"Diciamo che ora siamo pari" disse la ragazza, rimettendo giù il mago, il quale si sistemò la camicia che indossava e si passò le dita tra la barba

"Beh tu mi hai salvato da una possibile slogatura al polso, io ti ho salvata da una morte certa. Non saremo mai pari" disse lui, dandole due schiaffetti leggeri sulla guancia, facendo grugnire infastidita la ragazza

"Audace per un vecchietto magrolino come te dire queste cose davanti a qualcuno, che potrebbe mangiarlo a colazione" ribatté la ragazza, mostrando le zanne al mago, il quale si ritrasse leggermente

"Non mi mangeresti mai" la sfidò lui e lei ghignò

"E chi lo sa" rispose lei, girandosi di spalle e osservando tutti i barattoli esposti sulle mensole e nelle credenze del mago.

L'uomo guardò la ragazza interdetto per alcuni secondi, poi scosse la testa e guardò Xavier.

"Immagino vuoi siate venuti per queste" disse il vecchio, mostrando a Xavier un barattolo con su scritto lacrime di drago

"Sì, è proprio così" disse sollevato il moro, allungando le mani per prendere il barattolo, ma il mago si ritrasse

"Non ci pensare neanche, non te lo darò mai tutto" disse lui ovvio, stringendosi il barattolo addosso "non mi fido di te"

"Il sentimento è reciproco, vecchio" borbottò Xavier, guardando male l'uomo.

La tensione tra i due fu percepita immediatamente dalla ragazza, la quale si mise in mezzo ai due, con la faccia rivolta nella direzione di Xavier, dando le spalle al mago.

"Amore, che ne dici di aspettarmi fuori? Io arrivo tra un attimo" lo pregò lei e il ragazzo sbuffò, tirando fuori la sua spada e puntandola alla gola del mago

"Non fare scherzi" disse lui seriamente e il mago annuì, per poi allontanare la sua gola dalla spada, indietreggiando "chiamami se hai bisogno" sussurrò invece all'orecchio di Sabine, prima di darle un bacio a fior di labbra e uscire dalla casetta.

"Meno male che se ne andato" esultò il vecchio, procurandosi uno sguardo confuso dalla ragazza

"Per quale motivo lo ha infastidito così tanto, è molto irritabile" mormorò Sabine e il mago sorrise, prendendo una specie di contagocce e mettendo alcune lacrime di drago in un altro barattolo

Fantasy CreaturesWhere stories live. Discover now