Thomas e Sabine stavano camminando per il giardino della scuola, quando la ragazza sentì nell'aria un odore a lei famigliare.

"Hai lo stesso profumo di Alex" gli disse la castana, girandosi verso il suo amico e facendogli sgranare gli occhi.

Thomas arrossì e solo allora si ricordò di avere addosso la giacca che il ragazzo gli aveva prestato la sera prima.

"Già, mi piaceva e lui mi ha detto come si chiamava" rispose semplicemente lui, un po' impacciatamente. Non gli era mai piaciuto mentire, men che meno alla sua migliore amica...

"Io quella giacca l'ho già vista" mormorò ancora Sabine, osservando attentamente il ragazzo da capo a piedi.

Thomas era sul punto di arrendersi e dirle tutto, quando arrivò in suo soccorso Xavier.

"Sabine!" Esclamò il ragazzo e Thomas tirò un sospiro di sollievo, facendo corrugare le sopracciglia alla sua amica

"Scusa, perché hai..." stava per dire la ragazza, ma Thomas la zittì subito, dicendole che doveva andare a copiare i compiti di matematica. Scusa plausibile, lui odiava la matematica.

"Ci vediamo dopo!" Lo salutò lei, prima di girarsi e sorridere raggiante al moro "ciao"

"Hey" ricambiò il saluto lui, grattandosi la nuca imbarazzato "come stai?"

"Bene, tu?"

"Bene"

"Bene..." mormorò Sabine, chiaramente a disagio, per poi rivolgergli un sorriso tirato

"Ascolta, so che non mi sono fatto sentire per giorni-" iniziò lui, ma Sabine subito lo fermò

"Non preoccuparti, non stiamo insieme o qualcosa del genere, puoi non parlarmi o scrivermi un messaggio per giorni" disse lei, per niente convinta delle sue parole. Ci era rimasta male per tutto quel silenzio.

"No, non è giusto. Tu sei stata così gentile con me e io un tale cafone. È che ho appena scoperto un segreto riguardante la mia famiglia e non avevo tempo per uscire" le spiegò lui e Sabine annuì, un po' diffidente dalle sue parole

"Okay...?"

"Sono serio, tu sei praticamente la mia unica amica, non voglio perderti" continuò lui, prendendole le mani tra le sue e sorridendole rassicurante "ci tengo a te"

"Ascolta, non ci conosciamo da neanche tanto tempo, in più ho avuto molto da fare anche io in questo periodo. Sono cambiate molte cose nella mia vita e non sono potuta uscire neanche io" cercò di tranquillizzarlo lei, stringendo la presa sulle sue mani "perciò non preoccuparti, sul serio"

"A meno male, perché io-"

"Anche se il messaggio della buona notte potevi mandarmelo" concluse lei, facendo sgranare gli occhi a lui per il tono serio e offeso che aveva usato "sto scherzando, calmati"

"Quanto sei stupida" borbottò lui, dopo che lei scoppiò a ridere per la sua faccia terrorizzata. Xavier sbuffò ancora, per poi lasciare le sue mani e appoggiarle sulle sue guance, facendo smettere immediatamente alla ragazza di ridere.

"Ti va di uscire insieme uno di questi giorni, per conoscerci meglio?" Le chiese lui e Sabine non fece altro che fissare le sue labbra per tutto il tempo. Quando sentì le parole 'uscire' 'insieme' e 'conoscersi' nella stessa frase si riprese immediatamente, annuendo con la testa

"S-sì, volentieri" rispose lei, più felice che mai e con il cuore a mille.

Xavier Roberts le aveva appena chiesto di uscire e questo non era un sogno, era la pura realtà!

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