perché da oggi in poi, qui con me, non smetterai mai di sorridere

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MARIAPIA

<Vieni da me, oggi?>>chiede Nicolas.
Annuisco, dobbiamo studiare e realizzare un bel lavoro per avere un bel voto. Ci siamo ripromessi che ora dobbiamo essere amici e tutto deve dare per la via giusta.
Dobbiamo decidere però l'argomento su cosa ci dobbiamo cimentare.
Abbiamo idee praticamente diverse come sempre, però potremmo trovare un compromesso.
Le ore passano molto velocemente, non pensavo che volassero così in fretta. Adoro provare questa sensazione, già incominci a fare il conto alla rovescia, gridando meno un giorno, pensando che ci avvicini il weekend. Si è vero, non vedo l'ora! Solo il fatto che si può uscire e ti senti così libera da tutto, da tutti i problemi. Che benessere! Mi avvicino a Carlotta e l'avviso che resterò il pomeriggi a casa degli Young, poi saluto le altre ragazze ed esco dall' aula, trovo Nicolas appoggiato al mio armadietto con il casco e un bellissimo sorriso stampato in faccia. Mi avvicino e apro il mio armadietto per riprendere tutti i libri e infilarli in cartella. Quando chiudo l'anta Dell'armadiettio appare subito il visto di Nicolas. Sento un brivido attraversarlo la schiena, e da un po' che provo queste sensazione. Non le avevo mai provate con qualcuno. Ci incamminiamo verso l'uscita e ad un tratto vorrei farmi il segno della croce, respiro lentamente, Camilla ci passa accanto con un sguardo piangente e quando mi vede scoppia di nuovo a piangere. Non so cosa le ho fatto, ma quella ragazza mi fa davvero paura. Vorrei che non mi avesse vista, ma ora combinerà qualcosa perché Nicolas era accanto a me. Vorrei schiaffergiarmi, mi metto sempre nei pasticci. Usciamo dalla porta principale e seguo Nicolas con lo sguardo basso, sono oppressa dalla paura. L'ho detto, quella ragazza sta facendo riaffiorare in me un strano timore. Non mi ero accorta che eravamo arrivati al parcheggio.
Nicolas mi passa il casco e nota il mio strano cambiamento d'umore. Si avvicina e mi fa alzare il mento, sento di nuovo quelle scosse che ora mi divorano la pancia. Il fiato si mozza e mi perdo all'interno dei suoi occhi.
«tutto bene?»
Nego e riabbasso la testa, scorgo Camilla che sta per uscire da scuola con la sua amichetta e mi nascondo dietro Nicolas, non so cosa mi stia succedendo ma ho davvero paura di quello che potrebbe farmi. Sono accettata dalla paura che tutto possa riemergere. Non voglio essere di nuovo la sciocca della situazione. Nicolas guarda nella mi stessa direzione poi si avvicina e mi stringe tra le sue possenti braccia.
«niente...ma dico niente...ti succederà. Da ora in poi sappi che fin quando ci sarò io al tuo fianco,lei non potrà alzarti un dito. Perché altrimenti se l'ha vedrà con me! Ora tranquillizzati e sali sulla mia moto»mi accarezza la guancia e mi stringe forte, appoggio la testa sul suo petto e vengo invasa dalle mie lacrime. Sono li li per buttarmi giù e abbattere tutto quel muro che ho lottato per costruire. Mi sono lasciata alla spalle il passato, almeno credevo fosse così, ma invece, ecco qui che tutto ritorna. Mi massaggia la schiena e vengo infondata da una forte sensazione di piacere, mi sento libera. Mi asciugo le lacrime, mi pulisco gli occhi. Prendo il casco e salgo sulla moto con un gran sorriso. Non sono nata per rovinare le giornate agli altri con i miei problemi, ora muoio dalla voglia di passare una giornata di studio con Nicolas. Mi raggiunge e prende le mie mani per appoggiarle sulla sua pancia.
«prima di andare, devo dirti una cosa. Ho chiuso con Camilla e quello è il suo solito modo di far vedere come se l'ha spassa. Cancella dal nostro piano di aiutarmi a mettermi con lei, perché é l'ultima cosa che mi interessa di fare al mondo.Ora mi voglio concentrare sulla bellissima giornata che passasseró con la signorina Evans, quindi ho in mente una cosa. Fammi un bel sorriso, stringiti forte a me e lasciati attraversare dalla libertà. Perché da oggi in poi, qui con me, non smetterai mai di sorridere!»
Mi stringo forte, anche per me, l'unica cosa che vorrei far ora a passare del tempi con lui. Con lui tutto è diverso, questo ragazzo riesce sempre a farmi vedere le cose con una prospettiva diversa dalla solita. Non mi stupisco, infondo ho imparato a conoscere Nicolas, forse non lo conosco ancora del tutto, ma a piccoli passi c'è l'ha faró. Parte all'impazzata e io incomincio a urlare,è la prima volta che mi sento così libera e spensierata. Vorrei sentirmi così tutti i giorni se é possibile. Sento riecheggiare la risata di Nicolas, non so come anche se c'è un rumore così assordante riesco a sentirla, è così angelica che mi provava qualcosa nello stomaco. Come se mi si rivoltasse all'interno qualcosa, ma in senso puramente positivo ma non so cosa. È tutto così strano. Scaccio quel pensiero dalla testa e ritorno a Nicolas. Lo guardo dalla specchietto, ha la mandibola rilassata, gli occhi un po' chiusi per via del vento e un'aria tranquilla, proprio come me. Quando mi scorge che lo stavo fissando, sorride e io non posso fare a meno di diventare rossa.
Passiamo dal parchetto e molti nostri compagni di classe ci guardano, cerco di nascondermi, non voglio sentire neanche uno dei loro soliti commenti, da quando è successo quel casino con Camilla ancora non smettono di fissarmi o di ridere, però diciamo che le acque si stanno calmando e quindi posso sperano che un giorno la smettano.semza accorgermene ripenso a tutti i miei giorni qui a Dallas e sinceramente a strano che mi trovi qui, sul motore di Nicolas, si mi fece da tutor per il giro della scuola ma secondo me mi odiava già dal primo momento che mi vide.
Talvolta me l'ho domando pure io.
Ma io con Nicolas, chi l'avrebbe mai detto che un giorno saremmo andati così tanto d'accordo? Per il tempo va avanti e le persone cambiano.
<<Che dici ci fermiamo qui per mangiare qualcosa?>>grida per farsi sentire.
Oggi il pranzo a scuola non era molto apprezzabile, infatti sia Nico sia io non l'abbiamo mangiato.
Annuisco e Nicolas si ferma. Si toglie il casco e scende dal motore.
Ad un certo punto mi mette le mani sui fianchi, un piccolo sorriso mi appare sul viso e un brivido mi percorre la schiena. Poi mi solleva e mi fa scendere, così mi ritrovo tra le sue braccia.
Sono troppo imbarazzata.
Troppo.
Non so cosa significhi ma spero sia per il freddo!
Non lo so perché mi ha fatto scendere così oggi ma mi è piaciuto!
Una cosa insolita, no?
Cerco di togliermi il casco ma i capelli si sono impigliati all' interno, quando Nicolas mi scopre intenta a togliermelo si avvicina ridendo.
«la solita sbadata»
Faccio la smorfia da offesa e lui continua a ridere ancora di più, alla fine me lo toglie e io lo ringrazio. Vi giuro, ha fatto tutto in pochi secondi. Io invece ho impiegato almeno tre minuti per cercarlo di slacciarlo. Ma secondo voi è normale che anche per una piccolissima cosa io debba fare disastri?
<<Grazie!>>dovevo, toccava a me farlo altrimenti a chi?
Sorride e mi mette un braccio sulle spalle.
Non ci sono mai venuta in questo locale però effettivamente è un bel posto. Veramente è molto ma molto strano il comportamento di Nicolas, non è nato così aperto con di me ma soprattutto non mi ha ancora insultato. Ragazzi, oggi si festeggia!
Ordiniamo e parliamo un po' del progetto.
<<Allora su cosa vogliamo farlo?>>
Il professore ci ha indicato tre alternative, quindi dobbiamo sceglierne una e dobbiamo lavorarci su. Spero solo che venga un buon lavoro, non mi andrebbe poi di recuperare nuovamente il voto.
<<Io opterei per la seconda!>>
La seconda è molto complessa, bisogna realizzare una rappresentazione teatrale parlando di un argomento studiato fin ora. Si é molto bella lo ammetto, ma è difficile. E poi io a recitare, da piccola capitava che facessi qualche recita, rappresentanzione, ma chi dobbiamo almeno avere un talento e io non c'è l'ho, magari Nico si.
<<Invece io per La terza possiamo esporla insieme facendo una specie di libro con tutte le nostre ricerche e poi presentarla in classe! Che dici?>>domando al mio amico. Io lo guardo mentre lui guarda attento il menu del locale, io sorrido, non ci credo ancora di essere qui, con lui. Cerco di non farmi vedere, non sarebbe una bella idea scoprire che la persona davanti a te ti fissa con gli occhi continuamente.
<<io ti seguo, ciò che vuoi fare tu, faccio io!>>risponde poco dopo. Non riesco a trattenere un sorriso e mi piego per non farglielo notare.  Mi fa un occhiolino.
Finiamo di mangiare e dopo una lite sul chi deve pagare, vince Nico e io li prometto che la prossima volta pagherò io.
<<Allora dove ci mettia...>>domando a Nicolas entrando a casa sua. Non ho neanche il tempo di rispondere che Nicolas mi prende con forza il polso e mi porta in una stanza, nuova ai miei occhi. Penso sia lo sgabuzzino. Entriamo nella stanza e Nicolas chiude la porta mantenendo ancora la mia mano. Poi si riavvicina e sento il suo fiato sulla fronte per quanto mi é vicino. Inciampo a qualcosa e lui mi sostiene, finché  dietro di me sento una parete abbastanza robusta da sostenermi e mi appoggio. Tantissime domande si fanno strada nella mia testa, non saprei dare una risposta a questo strano comportamento di Nicolas. Nel momento in cui stavo per aprire bocca e per gridargli che c'erano altri modi di sbattermi all'interno di uno sgabuzzino, incomincia a parlare lui.
«ci stava venendo incontro mia madre e io non le ancora detto di bhe...lei pensa che stiamo insieme, e non avendoti avvisato, avevo paura che tu non stessi al gioco. Non dirmi che hai pensato che ti volessi sbattere contro il muro e baciarti fino alla sfinimento...oddio, si lo farei ma...»
«ok, salta i dettagli!»gli dico mettendogli la mano sulla bocca e me la mordicchia. La tolgo subito e tutti e due ridiamo. Dopo un po' si avvicina e mi guarda intensamente negli occhi.
«ma quindi vuoi essere la mia ragazza ancora per un giorno?»
Mi perdo nei suoi occhi, il respiro si fa sempre più affannoso e i battiti del cuoreincominciano ad accollare. Non so cosa mi stia succedendo, ma all' improvviso non riesco più a parlare! Mi sento la gola secca e la pancia mi fa male. I brividi mi percorrono la schiena. Ma chi l'avrebbe mai detto, io e lui in uno sgabuzzino, soprattutto in casa sua! Forse non sarà per il freddo...la sottoscritta si starà innamorando di Nicolas.
Nicolas? È impossibile!
Nono, vedremo chi avrà ragione. Sei pazza!
«va bene, ma per l'ultima volta»finalmente riesco a prendere un grosso respiro e a parlare. A Nicolas gli appare un sorriso sul volto e io non faccio che sciogliermi, ancora mi domando come faccia ad essere così bello. Nicolas mi guarda fisso negli occhi e io faccio altrettanto con i suoi. Il suo sguardo si sposta sempre più in basso, la sua mano mi accarezza la guancia, le tempie. Il suo sguardo si risposta nei miei occhi e poi sulle labbra. Tutte le sensazioni che avevo provato prima stanno ritornando in maniera sempre di più accellerata. Ora avrei una voglia matta di baciarlo! Lui si avvicina verso di me, sento che il cuore tra un po' uscirà dalla cassa toracica se non smette di battere così velocemente, le farfalle mi riempiono lo stomaco ed io  non faccio che impazzire. Non so che cosa sto per fare in questo momento ma si solo che voglio farlo. Non so che cosa succederà, forse tutto questo ci farà allontanare o ci farà avvicinare, ora voglio pensare al presente, non voglio divorarmi pensando sempre a che cosa succederà nel futuro. Devo pensare solo che in questo momento sono felice di quello che sto per fare! Chiudo gli occhi e mi faccio invadere dal suo profumo, sento il suo fiato sul viso ed é a qualche millimetro lontano da me. La mia pelle è calda sotto la sua mano, gli metto le mani sul petto, tutto è dettato dal mio cuore, io non riesco a pensare razionalmente, sto dando sfogo ai miei sentimenti e per me è tutto nuovo, non pensavo che potessi provare questi sensazioni. Le nostre labbra si sfiorano e sento che lale mie gambe tra un po' cederanno, sono come gelatina e tutto intorno a me, a noi, è scomparso.
Qualcuno bussa alla porta e tutto si interrompere lì. Eravamo quasi lí lì per farci un bacio. Un bacio? Oddio... Che cosa è successo? Muovo la testa, non riesco a pensare che stavo per baciare Nicolas. Si allontana da me sbuffando e dicendo un mare di parolacce, poi apre la porte e si blocca del tutto. Mi avvicino e vedo la mamma sulla soglia della porta. Vorrei sotterrarmi, spero solo che la mamma non pensi che stessimo facendo altro. Sento il viso diventare fuoco e abbasso la testa.
«Nicolas che ci fate qui?»domanda dopo un po'.
«mamma siamo veniti a prendere il cartoncino che ci serve per un progetto di scuola»
La mamma sorride e mi lancia un'occhiata divertita come per dire "é solito di Nicolas". Poi mi avvicina e mi abbraccia, l'abbraccio dalla signora Young é sempre così confortante, non vedo l'ora di incontrarmi con lei per le nostre famose lezioni di cucina. Con aria irritata Nicolas mi tira per il polso e mi porta fuori dal ripostiglio.  Inciampo in qualcosa ma Nicolas mi sorregge, non capisco questo suo sbalzo di umore, è solo la mamma, e non ha detto niente di che. Tutto ad un tratto a un'aria per lo più irritata, questo suo lato mi da un po' fastidio. Io non ho fatto niente, spero che non se l'ha prenda con me, vorrei ritornare a quando stavamo respirando la stessa aria. Quando c'era quella sensazione piacevole che non so spiegare, è la prima volta che mi sento così...così..così come...non saprei....per lo più felice. Era tutto così....rilassante...tutto così....libero.
La sua voce mi richiama e smetto di pensare e ripensare a quell'episodio dello stanzino.
<<Possiamo metterci qui in soggiorno oppure se vogliamo fare Delle ricerche in camera mia. Tu cosa preferisci??>>chiede continuando a guardare avanti, la sua voce ha sempre quel tocco che lo rispecchia del tutto, arrogante ma allo stesso tempo riesce a coinvolgerti in una maniera unica. Ancora continua a respirare affannosamente, non mi sono ancora ripresa del tutto dal momento dello stanzino. Non avevo mai provato in vita mia queste sensazioni, ma soprattutto sapevo che ovviamente Nicolas potesse essere tanto attraente ma non pensavo fino a quel punto, lì era come se esistessimo soltanto io e lui, io e Nicolas con tutti i nostri sbalzi di umore.
<<Per me è uguale!!>>rispondo dopo un po', ero immersa nei miei pensieri. Devo ancora cercare di non pensarci altrimenti Nicolas capirà ciò che mi ha fatto provare. E di certo la voglia di essere umigliata è pari allo 0,01%.
Vorrei tanto dire la sua camera, solo per stare un po' da soli e magari...Mariapia togliti subito dalla testa certi pensieri. Nicolas non vuole avere relazioni con me,  a lui piacciono le ragazze come Camilla e io non posso essere alla loro altezza. Aspettate!! Ma cosa sto dicendo? Sto pensando a Nicolas come qualcosa che vada oltre l'amicizia? Ma cosa mi prende? Mi picchetto la testa, se mi avessero fatto questa domanda il primo giorno che ho messo piede nella nuova scuola mi sarei messa a gridare, era stato l'unico che non si era presentato, ma ora mi ritrovo di nuovo a vagare con la mente altrove, in luogo magico dove ci siamo io e lui. Smetto di picchiarmi la testa, devo solo concentrarmi e focalizzarmi sul nostro progetto.
Io annuisco per farli capire che mi va bene, saliamo le scale e percorriamo il corridoio. La loro casa è sempre così in ordine e molto raffinata e le pareti mi sembrano sempre molto accoglienti, è come se questa casa l'avessi già vista da qualche parte e mi sembra  altrettanto famgliare.
<<C'È tua sorella per caso???>>domando. Mi piacerebbe tanto salutarla, magari quando finiamo faccio un passo, solo per vedere cmse se l'ha passa tutta soletta senza la sua amica.
<<No, oggi doveva andare da Riccardo. Spero che si stia comportando bene con lei  altrimenti potrebbe dire addio a quel bel faccino che si trova»
Nicolas cammina avanti a me, Dalla sua maglietta riesco a notare i muscoli ben scolpiti e vedo che respira un po' troppi affannosamente. Ho sempre amato quel tipo di ragazzo tremendamente ossessionato dal proteggere la sorella, si infondo mi sarebbe piaciuto avere un fratello grande, ma soprattutto un gran figo.
Amo questo lato di lui, è iperprotettivo con la sorella. Diciamo che questo ragazzo non ti lascia far pensare un lato di lui, è sempre così strano. Il suo umore va da una parte all'altra come se scappasse e non é proprio facile rincorrelo. É poi dovete sapere io quando corro sono paragonabile a una lumaca e invece la velocità dell'umore di Nicolas corrisponde alla velocità di un razzo e giustamente Mariapia non ha la minima forza di correre più veloce.
Sinceramente l'idea di stare in camera di Nicolas io e lui da soli, mi mette un po' in imbarazzo, ma non lo devo far vedere. In fondo siamo solo amici, Che cosa potrebbe accadere?
Ci mettiamo a lavoro, io sulla scrivania sto utilizzando il computer per fare qualche ricerca e Nicolas sul letto invece sta prendendo appunti da un libro. Dice che la situazione li è pienamente sotto controllo e ritiene che il nostro progetto sarà un capolavoro. Lo spero, non vorrei recuperare qualche basso voto. La voglia di recuperare il voto è pari a -1.
Se andiamo di questo passo faremo un ottimo lavoro!
Dopo qualche ora di ricerche mi avvicino a Nicolas per fargli vedere quello che ho fatto e lui mi passa il suo. Il professore ci ha dato vasta scelta tra alcune tracce e Nicolas mi ha costretto a portare come argomento il bacio di munch, sostiene che sia qualcosa che potrebbe lasciare di stucco tutti perfino il professore. Gli ho chiesti più volte spiegazione ma mi ha detto che quando arriverà momento aprirà bocca e farà fuoriuscire di tutto, il professore ovviamente vuole sapere il perché della nostra scelta e Nicolas dice che farà tutto lui, Che io devo essere pienamente tranquilla. Cerco di credergli perché ovviamente chi oltre a Nicolas può lasciare senza fiato qualcuno? Beh, per ora la piena persona che mi viene in mente è proprio lui. Non saprei che dire, basta solo vedere quando passiamo, tutti si girano e non smettono di fissarlo. Ma io non concepisco, lo facessero ma almeno non si facessero notare, è un buon consiglio.
Ho in mente anche di mettere nel nostro libro di ricerche anche qualche immagine e Nicolas mi dice di avvicinarmi alla libreria per prenderlo.
Soltanto che quando mi riavvicino, Nicolas me lo toglie di mano e allunga il braccio per non farmelo prendere, penso che ora l'ora del gioco non è tra le cose che vorrei fare, ce bugia lo ammetto mi piace quando lui fa così ma ora dovremmo pensare al progetto, no a quanto si potrebbe allungare Mariapia per prendere un libro.
Incomincio a saltare ma dopo un po' mi arrendo, è troppo alto per me.
Decido di salire sul letto accanto a lui e mi alzo, arrivata quasi Nicolas mi mette una mano dietro la schiena e mi spinge a sé.
Sono praticamente stesa su di lui, il mio cuore batte velocemente ma non solo il mio anche il suo, una mia mano è posizionata sul suo petto e lo sento pulsare sotto il palmo della mano. Le farfalle mi divorano stomaco, noto i suoi occhi, non pensavo fossero così marroni che quando li guardi ti ci perdi dentro. Vedo il suo petto alzarsi e il mio lo asseconda, sto rivivendo tutto ciò che é successo nello sgabuzzino ma in una maniera diversa, ancora ma ancora più forte e intensa.
«dunque volevi una giusta spiegazione del progetto per il professore, giusto?»
Sbatto un po' le palpebre, sento la bocca secca e il sangue non arriva più al cervello. Lo guardo negli occhi e aspetta che io apra bocca ma il punto è questo il problema se incominciassi a parlare, non finirei neanche una parola incomincerei ad importarmi e non saprei come continuare.
Annuisco, almeno credo di aver mosso avanti e indietro la testa di qualche centimetro.
«volevi la spiegazione e ora te la dimostrerò»
Sinceramente non volevo che questo momento magico terminasse, si forse prima ero contraria ma ora il progetto può andare anche a farsi benedire. Ora sto così bene che potrei gridare fino all'infinito.
Ad un tratto Nicolas si alza e si avvicina sempre di più al mio viso, dopo che le nostre labbra sono a un millimetro dii distanza, mi mette una mano sulla guancia dopo di che mi bacia.

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