vuoi essere la mia compagna di studio?

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Carlotta
Esco dall' aula, sono furiosa dalla testa fino ai piedi, non riesco a pensare ad altro al momento che a Logan e al suo dannato senso Dell'umorismo. Come mi dovrò giustificare con Steven, Ho paura che lui si arrabbi con me, e se pensi che io sia stata io ad inventare tutta questa storia? Non voglio perderlo, soltanto che io non c'entro niente. Devo calmarmi i rischiererei di fare qualche pasticcio e non concludere un bel niente. Cammino avanti e indietro, Ho bisogno di aria per ragionare, non ho voglia di perdere Steven per un'altra volta. Ho passato anni a cercare di dimenticarlo ma come si fa a scordarsi del proprio migliore amico? Colui che ti ha sempre preso la mano e ti ha aiutato a sorridere. Non posso. Devo sistemare questa faccenda.
Logan mi prende dal braccio e mi fa girare. Vengo intrappolata dai suoi occhi marroni che mi scrutano con attenzione.
«non toccarmi»se sta lui accanto a me, allora non riesco più a pensare razionalmente. Lo guardo, ha lo sguardo perso nel vuoto, è arrabbiato questo non l'ho metto in dubbio, ma chi pensa a me? Chi pensa a come mi sento? Dovrei essere io quell'arrabbiata, non capisco perché continui a mettermi i bastoni fra le ruote, infondo lui non mi sopporta perché mi continua a venirmi dietro, cosa gli ho fatto? Se vuole farmi imbestialire, l'ha già fatto, ha vinto può pure andarsene. Una persona normale non l'ho farebbe, ma perché lui l'ho fa? Vuole solo provocarmi, ormai penso di averlo conosciuto abbastanza da capire come si comporti e quale persona sia. Ma non capisco ancora cosa voglia da me.
«sei arrabbiata perché ho chiesto al professore di metterci insieme, ce veramente sei arrabbiata per questo?»
La pressione sul mio polso si fa sempre più forte, ma non mi fa male, lui si sta ancora di più irritando. Lo so, non penso proprio che lui mi farebbe male, logan non è così e lo so per certo. Sempre é il solito Stone ma quando si fa prendere dalla rabbia, non lo riconosco affatto. Cerco di riprendere fiato, deve capire cosa mi turba.
«sono arrabbia perché non capisco che cosa vuoi da me? Prima in sala mensa te ne sei andato così come se ti avessi fatto qualcosa e poi scopro che hai detto al professore che mi sarebbe piaciuto lavorare con te!»
Sono in un fascio di nervi,cerco di essere sincera così, lo sono sempre stata e non voglio mentirgli a riguardo, voglio che lui sappia che cosa mi passa al momento nella mente, deve capire come ci si sente quando si viene trattati così. Ti senti veramente che verresti esplodere da un momento all'altro, soltanto perché ti senti confusa. Passano dei ragazzi e ci guardano ma a logan non sembra dare fastidio, tanto ormai lui è abituato, è sempre guardato da tutti, essendo uno dei più popolari. Il punto che a me interessa eccome, non é ancora finita la faccenda della nostra figura a causa della perfida Camilla, e  vedono la ragazza nuova,Carlotta Evans, litigare con Logan stone, uno dei più fighi della scuola. Scioglie la presa e io mi rigiro e me ne vado. Non voglio gli occhi degli altri puntati addosso, non fa per me. Oddio, si forse mi piacerebbe, ma non così.
Approfitto di questa situazione per scappare, ma perché con lui la conversazione la maggior parte delle volte non va a buon fine? È tempo sprecato, Ho la mia vita e prefisco non farmela rovinare di certo da lui. Devo parlare con Steven, ora. Non so cosa cavolo combineremo, non so cosa dire a Steven per giustificarmi, non so con chi collaboró per la realizzazione del progetto, non so chi cavolo sono più. Ultimamente perdo sempre troppo la pazienza. Prima ero sempre in pace con me stessa, ora invece non mi riconosco più. Cosa mi sta accadendo? Sento dei bassi aumentare dietro di me e prego che sia qualcun'altro non lui.
«senti Carlotta, non so perché mi piaceva l'idea di collaborare con te...ma se non vuoi, non facciamolo, fallo con il tuo fottuto ragazzo!»dice gridando. Addio, mie preghiere, andate a farvi benedire.
Lui é dietro di me e sento il suo respiro sfiorarmi la spalla. É caldo ma soprattutto troppo accellerato.
Ormai sta gridando per il corridoio e Camilla non smette di mandarmi le sue occhiatacce. Ma non capisce che quando è ora di finire, bisogna finire e basta? È troppo complicato da capire? Solo con lui è complicato. Mi sono girata e apro bocca ma vengo interrota dall' arrivo di Luca che mi mette le mani sulle spalle. Finalmente, mi ha salvato dall'uragano Logan. Uragano Logan? Ma Carlotta tutto bene oggi? Mi sembra proprio di no!
«non parlarle cosi»
Luca preme con forza sulle mie spalle, sento la sua tensione e la sua irratazione nei confronti di Logan. Ma perché, dovrei essere io così arrabbiata con lui!
Non capisco, ma tra loro due c'è sempre stata questo odio che non saprei spiegare. Talvolta mi fa paura, in giro dice che c'è sotto qualcosa. Ma nessuno sa di preciso cosa. Vorrei chiederlo a Paola, poiché loro due sono molto legati oppure potrei chiederlo a Luca, ma non oggi, non vorrei che il suo si trasmettesse nei miei confronti. Infondo io non ho fatto niente.
Alzo lo sguardo e vedo Logan, rosso per la rabbia poi i suoi occhi incontrano i miei.
«ah, ora hai anche un altro soccoritore»
Rimango a fissarlo per un lungo momento, li guardi gli occhi, i suoi sono fissi nei miei e mi perdo all'interno. Vedo solo rabbia ma sotto sotto anche un po' di paura, delusione. Dovrei essere io quella arrabbiata qua dentro, ha rovinato i miei piani. Si è vero, forse sto esagerando un poco ma odio quando qualcuno modifica i miei piani. Sono fatta così, anzi lo sono diventata stando con mia sorella. Però non so che cosa potrebbe pensare Steven, quando il prof ha annunciato il mio compagno di studio, lui mi ha guardata ed è subito uscito dalla classe e ora avrei urgentemente bisogno di parlargli. Capisco che Luca mi protegga, ma perché si é messo in mezzo se c'è questa tensione tra lui e Logan? Non ci capisco proprio niente con questi due, avrei bisogno di aria, di riordinare i miei pensiero ma sopratutto di stare con il mio migliore amico. Tolgo le braccia di Luca dalle mie spalle e mi giro affinché tutti e due possano guardarmi negli occhi.
«non ho nessun soccorittore, so fare tutto da sola. È poi stai tranquillo Luca, posso fare tutto da sola. Non ti preoccupare. Ora, avrei bisogno di starmene per i fatti miei. Risolvete i vostri fatti da soli. Io me ne vado»
Alzo i tacchi e ripercorro il corridoio, devo raggiungere la sala mensa al più presto. Devo parlare con Steven, soltanto lui può capirmi in questa scuola e non voglio rimanere da sola, senza il suo aiuto con tutti questi qui. Lo vedo seduto con una ragazza mora dai capelli ricci e gli faccio un cenno con una mano per salutarlo e per farlo venire qui, ma lui mi sorride, diciamo che non si può proprio chiamare così e se ne va con questa ragazza. Ok, è vero che Steven vuole sempre avere i suoi tempi quando litighiamo però io ho bisogno di parlargli. Mi arriva un suo messaggio.
STEVEN
Ci sentiamo dopo, non ti preoccupare. Non sono arrabbiata con te, solo cerca di stare attenta, non mi convince quel ragazzo

Un sorriso mi spunta sul viso, faccio un bel respiro e il cuore non batte più come prima. Ho creduto per un po' di averlo perso per davvero.
Ma scusate....
Adesso. Cosa farò? Non voglio parlare con il prof, sicuramente sarà ovviamente contrario. Ha sentito le mie preghiere per stare con Steven, poi quelle di Logan, non penso che reagirà bene se gli dirò di cambiare parterner.
Qualcosa mi colpisce la testa, non mi ha fatto male però è sempre qualcosa. Mi giro e trovo un aeroplanino per terra con su scritto il mio nome. La scrittura è un po' strana ma mi piace. Lo prendo in mano e lo apro delicatamente vedendo la freccia che indica l'interno.
"scusa per prima, non pensavo che ti arrabbiassi. Qualche volta faccio alcune cose senza pensarci ma morivo dalla voglia di stare in coppia con te. Allora...vuoi essere la mia compagna di studio?"
Con sotto scritto l'opzione si o no. Non serve che mi cervelli per capire che me l'abbia mandato, perché anche la parte più interna del mio essere sa chi possa essere stato.
Sento la rabbia dissolversi e inaspettatamente mi scappa una risata. Rileggo sempre la frase e un sorriso mi spunta sul viso. Mi giro e scorgo Logan nascosto dietro una sediolino del tavolo accanto al mio. Subito si alza e posizione le braccia dietro la schiena, in posizione eretta.
«Bel nascondiglio Logan!»ironizzo. Lui mi lancia un'occhiata e si avvicina di un passo. Vorrei immortalare questo momento, sembra veramente buffo!
«vedo che ti è ritornato il sorriso!»continua.
Gli lancio un' occhiata e mi rigiro per tornare in classe, vorrei tanto che mi fermasse, quella bella situazione mi stava piacendo. Mi piace stare con lui, soltanto quando è un po' simpatico, quando è insopportabile é meglio non stargli accanto. Potrebbe dire cose che meglio non sentire.
«aspetta non stai dimenticando qualcosa?»
La voce di Logan mi sfiora la pelle, mi giro e me lo ritrovo davanti. Alzo lo sguardo per incrociare i suoi occhi e respiro con calma. Con Logan Stone bisogna mantenere sempre la testa. Non bisogna subito dargli corda, altrimenti si monta la testa.
Prende le mie mani e indica il foglio, poi mi passa una penna e mi invita a scegliere l'opzione  si /no.
Guardo i suoi occhi e capisco che in questo momento è molto felice. È Come Nicolas, ha questi sbalzi d'umore che non mi sembrano proprio regolari. Fino a poco tempo fa stava per ammazzare Luca.
«tanto so che metterai si!»continua avvicinando il suo viso al mio, si ferma a qualche centimetro di distanza.
«tu credi?»
Mi alzo sulle punte per avvicinarmi, fa il brutto gioco lui, allora l'ho faccio pure io. Ti credi tanto furbo logan eh? Ti faccio vedere io cosa so fare! Mi metto a braccia conserte e lui mi lancia un'occhiata divertita. In questo momento mi sento davvero libera, sento come se respirassi senza alcun problemi, senza avere per la testa qualcosa a cui pensare, si solo che ora non ho in mente niente. Login mi sta facendo dimenticare tutto, ma dire tutto è dire poco. Non ricordo più niente ed è una bella situazione. Mi sfiora i capelli con la sua mano e io mi concentro sui suoi occhi, non so ma da quando è arrivato non faccio altro che guardarli. Aveva ragione Martina, gli occhi dei ragazzi sono la cosa più bella. É strano come ti facciano ad attirare così facilmente. Poi mi prende la mano e con la sua tracciamo una crocetta sulla casella si. «ci avrei scommesso tutto che avresti messo si?»si avvicina ancora di più. Appoggia le mani sulle ginocchia e si sporge in avanti. È uno stupido, perché mi sono fatta ingannare dai suoi occhi, indietreggio. Faccio io broncio per farli pena, deve capire che questi scherzetti non mi piacciono.
«sei proprio un cretino, Logan!»rimetto le braccia incrociate e continuo a guardarlo.
«dai, tranquilla,  stavo scherzando!»appoggi la sua mano sulla mia guancia e il pollice cerca di far alzare le labbra per farmi sorridere. Quel tocco, così improvviso, mi fa risvegliare. Dopo che ha terminato la sua azione si avvicina al mio orecchio.
«così mi piace di più!»poi si allontana e mi rivolge il suo sorriso più bello. Mi viene da sorridere e perfino mi scappa una risata, non so come faccia contemporaneamente ha trasmettermi sia odio e sia felicità, non riconosco affatto il nostro amatissimo Stone dei primi giorni di scuola, ma una persona con la quale ti piacerebbe saziare qualche parole e perfino riesce ha tirarti su il morale.
Dopo un po' piega il braccia e mi invita ad appoggiarmi, ed io scoppio a ridere. Vi giuro sembra proprio un cameriere, ma elimino subito ciò che ho appena detto. Avete mai visto in giro un cameriere con una giacca di pelle? Io no.
«raggiungiamo i nostri amici, mia adoratissima compagna di banco»

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