Capitolo 12

2.9K 181 211
                                    

Erano le tre di notte e Draco non riusciva a prender sonno. Ripensava e rimuginava a tutto ciò che aveva detto a Potter quella mattina. E più ci pensava, più se ne vergognava. Come aveva potuto dire quelle cose? Cose che, tra l'altro, aveva difficoltà ad ammettere persino a sé stesso. Come aveva potuto asciugare le sue lacrime? Come aveva avuto quell'impulso irrefrenabile? Non si capacitava di ciò che aveva compiuto. E più ci pensava più stava male.

Tutti quei pensieri e quelle emozioni lo rendevano nervoso, tanto che si ritrovò a torturarsi le mani, sprofondando sempre più sotto le coperte.

Avrebbe tanto voluto avere un interruttore per spegnere quel rumore e quei pensieri che aveva in testa. Avrebbe desiderato tantissimo poter spegnere il suo cervello come si spengono le luci nel mondo babbano, con uno di quei piccoli e bianchi interruttori.

Draco decise che non si sarebbe mai più alzato da quel letto, e men che meno avrebbe rivolto la parola a Potter.

* * * * * * * *

Dal canto suo, Harry non sapeva cosa pensare. L'incotro con Malfoy gli era sembrato un qualcosa di surreale, come se lui stesse osservando tutta la scena dall'esterno, come se fosse stato solo uno spettatore di qugli strani attimi. Attimi che però avevano un po' turbato Harry, mandandolo in confusione.

Ne avrebbe voluto parlare con Hermione, ma scartò subito l'idea. Si sarebbe sentito molto imbarazzato e avrebbe sicuramente combinato un casino.

Decise che ci avrebbe pensato il giorno seguente. Come si sa, la notte porta consiglio.

Il mattino seguente Harry si era svegliato di buon umore, e sembrava del tutto indifferente agli eventi del giorno precedente. Sembrava che non fosse successo niente, e che l'incontro con Malfoy fosse stato solo un sogno.

Harry era convintissimo che anche l'altro fosse scombussolato e imbarazzato riguardo gli avvenimenti accaduti il giorno prima, perciò sarebbe bastato ignorarlo ed evitarlo per un po'. Non per sempre, ovvio, non ci sarebbe mai riuscito, ma quel tempo che bastava per far passare l'imbarazzo che si era creato.

Ad Harry sembrava un ottimo piano. Il difficile stava nel rispettarlo.

* * * * * * * *

E se Harry pensava che Malfoy l'avrebbe evitato a tutti i costi, il biondo prese la temeraria decisione di affrontarlo e di parlarci, almeno per assicurarsi che quello non spargesse la voce, nemmeno ai suoi amichetti.

Era stata una decisione sudata, molto sudata, da parte del Serpeverde, ma alla fine aveva deciso. Lo avrebbe affrontato civilmente, senza mettersi a minacciarlo di tacere.

Era sicuro che lo avrebbe incontrato vicino ai bagni durante l'ora di pozioni, ben sapendo che non era una delle materie preferite del Grifondoro e che quindi vi sfuggiva rifugiandosi in bagno.

Si fece dare il permesso dalla McGranitt, dopodiché, indugiando non poco, si diresse ai bagni. Appena spinse la porta, quella cigolò un po', e Draco pensò subito di essersi fatto sgamare da Harry, ma non vide nessuno affacciarsi e non sentì alcun rumore di passi.

Perciò si diresse verso i singoli bagni, trovandone uno chiuso. Bussò. Silenzio. Decise di provare, al limite avrebbe fatto una figuraccia, ma ormai tutti lo consideravano la feccia della scuola, perciò si disse che esser preso in giro per una figuaraccia fosse di gran lunga meglio dell'essere chiamato mangiamorte ed essere evitato da tutti. Perciò si avvicinò di più, se possibile, alla porticina del bagno, dicendo: "Potter so che sei lì dentro. Esci. Dobbiamo parlare."

La serratura della porticina scattò e apparve il Grifondoro, i capelli scompigliati come al solito e la cravatta storta.
A Draco stava venendo da ridere per l'aspetto buffo dell'altro, ma si trattene in tempo da non ridergli spudoratamente in faccia.

Harry era arrossito violentemente, preoccupato da ciò che gli avrebbe detto l'altro, ma si stupì al contempo di vederlo piuttosto rilassanto e non molto teso.

"Riguardo quel che è successo ieri-" iniziò Draco, ma fu subito interrotto dall'altro.

"Cos'è successo ieri? Niente. Mettiamoci una pietra sopra. Faremo finta che non sia successo niente e non ne faremo parola con nessuno." disse Harry tutto d'un fiato.

Il biondo si stupì di ciò che gli aveva appena detto, anche perché' in fondo, molto in fondo, tanto in fondo che non l'avrebbe mai ammesso nemmeno a sé stesso, un po' ci sperava nel fatto che per l'altro quello che era successo contasse almeno un pochino, anche solo pochissimo.

"Bene." disse Draco.

"Bene." aggiunse Harry.

"Ottimo." il Serpeverde mosse un passo verso l'altro.

"Magnfico." un alto passo.

"Fantastico." i loro nasi quasi si sfioravano, le loro guancie erano rosse, si potevano percepire i battiti accellerati dei due.

Rimasero così per secondi che sembrarono infiniti, con i respiri irregolari, guardandosi negli occhi.

Harry aveva una scuola di danza nello stomaco, Draco si sentiva le ginocchia molli, come se stesse per cadere da un momento all'altro. Nessuno dei due aveva intenzione di muoversi.

Poi fu un attimo.

Un attimo che stravolse entrambi.

Un attimo in cui Draco si rese conto di aver fatto l'errore più bello e devastante della sua vita.

In un attimo, Draco fece combaciare le loro labbra.

Harry fu preso alla sprovvista, e d'impulso si scostò, ma non appena guardò l'altro, non provò altro desiderio se non quello di provare di nuovo quella sensazione.

Afferrò Draco per la camicia e lo tirò a sé, facendo nuovamente combaciare le loro labbra.

All'inizio fu un bacio lento, delicato. Molto lentamente il biondo chiese accesso alla bocca di Harry, e quest'ultimo, timidamente, gli diede il permesso. E a quel punto la delicatezza lasciò il posto ad emozioni più forti e passionali.

Entrambi così diversi, eppure così simili. Volevano le stesse cose, si desideravano, uno voleva l'altro.

Harry passò una mano tra i capelli del Serpeverde e quello gli accarezzò delicatamente la schiena, con una dolcezza che non pensava di possedere.

E ad Harry sembrò di essere in Paradiso, gli sembrò di sentire gli Angeli cantare.

Era come se tutto fosse sparito e ci fossero solo loro due, in quel bagno, in quel preciso istante.

Quando si staccarono, ormai a corto di fiato, si guardarono negli occhi, consapevoli di aver commesso un madornale errore.



MY SPACE!

Buonasera (o forse dovrei dire buonanotte) a tutti. So che è un po' tardi, ma finalmente sono venuta a capo di un mese in cui i compiti e le interrogazioni si susseguivano uno dietro l'altro. E devo dire che fino ad adesso sono piuttosto soddisfatta dei miei voti (spero di non essermela gufata ahahahah).

E voi? Che mi raccontate? Com'è stato il rientro a scuola? Traumatico?

BY THE WAY, FINALMENTE I DRARRY SI SONO BACIATI E DEVO DIRE DI ESSRRE ABBASTANZA SODDISFATTA ANCHE DEL CAPITOLO😍

Ditemi se vi è piaciuto e come pensate si evolverà la storia!

Buona lettura,

Kiss, kiss

Ginevra🌈

Dopo la Guerra |Drarry|Where stories live. Discover now