Capitolo 2

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Erano i primi giorni di luglio quando arrivarono le lettere per Harry, Hermione, Ron e Ginny.

I fratelli Weasley e la Granger mandarono subito i loro gufi per avvisare che avrebbero frequentato l'anno più che volentieri, anche se Ron non era della stessa opinione.

Harry, però, il gufo non l'aveva più. Così, una mattina di metà luglio, lui, Ginny, Ron ed Hermione si recarono a Diagon Alley per comprare tutto il necessario.

Per prima cosa andarono al Serraglio Stregato, per trovare ad Harry il suo gufo.

Appena entrato, il ragazzo fu investito da un'ondata di nostalgia al solo pensiero dell'ormai defunta Edvige, ma si fece forza e iniziò a scrutare i vari animali nelle gabbie.

Nel frattempo, gli altri stavano facendo il resto delle commissioni, che non erano molte, in quanto avevano già buona parte del materiale.

Appena Harry vide quel gufo reale, fu amore a prima vista. Possedeva orecchie molto vistose e grandi occhi giallo-oro; il piumaggio era fulvo, più scuro sul dorso, macchiettato e striato di bruno. Sopra le orecchie, vi erano due ciuffi di penne.

Lo comprò per 8 galeoni, e raggiunse gli altri al Ghirigoro.

* * * * * * * *

Draco non aveva esitato nemmeno per un attimo sulla decisione da prendere.

Avrebbe fatto ritorno a scuola, ne era più che certo. Non aveva nulla da perdere, in fondo.

Spedì il pomeriggio stesso il suo gufo, e una mattina di metà luglio andò a Diagon Alley per le ultime compere.

Era entrato nel Ghirigoro per comprare i libri di testo.

Stava accuratamente osservando tutti gli scaffali per cercare il libro di pozioni, la sua materia preferita, quando sentì una voce familiare.

Poi la riconobbe.

Era la voce di Harry. Harry Potter.

Non avrebbe certamente avuto la sfacciataggine di andare da lui, chiamarlo "Sfregiato" e fare qualche battuta di poco gusto. Non dopo la guerra. Non dopo aver commesso così tante azioni sbagliate.

Cercò di nascondersi alla meglio tra le varie scaffalature, ma Ron lo vide, iniziando a bisbigliare cose poco carine insieme agli altri.

La Weasley se la rideva, e anche la Granger. L'unico che non trovava simpatici quei commenti era Harry, che, dopo aver sentito l'ennesimo insulto contro Malfoy, dando una spallata al suo migliore amico uscì, indignato, senza nemmeno acquistare un libro.

Draco mise su un ghigno e, pagati i vari libri, uscì dal negozio, camminando a testa alta davanti ai tre.

Fuori vide Harry con in mano un gufo. Era stupendo. Il gufo era stupendo.

Gli passò davanti fingendo di non vederlo.

E Harry fece lo stesso.

* * * * * * * *

Ad Harry non erano piaciuti per niente gli insulti che Ron aveva rivolto a Malfoy.

Certo, era stato davvero cattivo con loro negli anni precedenti, ma alla fine la guerra gli aveva insegnato a non giudicare le persone senza prima conoscerle per davvero.

E lui non conosceva davvero Draco.

Era certo che la guerra avesse cambiato anche lui, che mai avrebbe perso occasione per insultarli.

Così era uscito dal Ghirigoro, infastidito da quel comportamento di Ron.

Dopo pochi minuti lo vide uscire con i libri in mano. Fece finta di niente, e anche Draco parve non prestargli attenzione.

Passarono circa una decina di minuti, dopodiché uscirono anche i suoi amici.

Il primo a prendere la parola fu Ron: "Harry, mi dispiace per prima. Non so cosa mi sia preso. È che Malfoy ci ha sempre insultati con i suoi amichetti e adesso vederlo da solo mi ha fatto sentire un po' più potente di lui. Mi dispiace davvero."

"Dovresti dirle a lui queste queste cose." Replicò Harry, rendendosi però conto che Ron era veramente dispiaciuto. "Comunque ho capito Ron. Davvero. Basta che tu non lo rifaccia. Non giudichiamo le persone senza prima averle conosciute davvero. L'ho fatto con Piton e poi, alla fine, è sempre stato dalla nostra parte."

Harry aveva gli occhi lucidi. Come ogni volta che parlava di qualcuno che ormai non c'era più.

"Lo so amico, lo so." Sussurrò Ron, abbracciandolo.

A quella dimostrazione d'affetto si aggiunsero anche le due streghe.

E rimasero tutti fermi per un po' in quella posizione, come a darsi coraggio a vicenda.

La guerra aveva portato via a tutti qualcosa o qualcuno, e l'unico modo per andare avanti era combattere.

Ogni giorno.

Insieme.

MY SPACE!

Hey ragazzi. Per questa settimana e anche la prossima abbiamo finito i compiti in classe, ma ci saranno comunque varie interrogazioni.
Io ancora non dormo per più di tre ore a notte, quindi se trovate errori segnalatemeli, grazie.
Non so quando avrò tempo di aggiornare, ma ormai manca poco alla fine della scuola e d'estate sarò molto più attiva.

Detto questo, buona lettura!

Kiss, kiss

Ginevra🌈

Dopo la Guerra |Drarry|Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum