Capitolo 3

3.6K 174 139
                                    

Il tanto atteso giorno era giunto.

Harry, Hermione, Ron e Ginny avevano appena attraversato il binario 9 3/4 e, con i loro bagagli, si stavano dirigendo verso l'Hogwarts Express, che con un fischio ed una fumata stava preannunciando l'imminente partenza.

Presero posto in uno dei pochi scompartimenti rimasti liberi, mentre Ginny si diresse verso quello già occupato da alcune sue amiche e compagne, tra cui Luna, un'altra Grifondoro e una Tassorosso.

Un ultimo assordante fischio, dopodiché la locomotiva lasciò la stazione, partendo alla volta della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

"Ragazzi sono così emozionata...non vedo l'ora di aprire nuovamente quei libri e di andare a lezione!" Esclamò Hermione dopo appena cinque minuti di viaggio.

I due ragazzi la guardarono come se avesse appena confessato di aver ucciso qualcuno, poiché né Ron né Harry avevano tutta questa grande voglia di rimettersi a studiare, anche se, nel profondo, sapevano che la Scuola e quelle aule gli erano mancate più di quanto volessero davvero ammettere.

Alla faccia dei due, la Granger scoppiò in una fragorosa risata, a cui si aggiunsero anche Harry e Ron.

Avevano già percorso circa metà viaggio quando, tutta sorridente, bussó al loro scompartimento la signora anziana che ormai vedevano ogni anno, chiedendogli se volessero dei dolcetti dal carrello.

Harry prese delle cioccorane, mentre Ron prese le Gelatine Tuttigusti+1.

Chiacchierando animatamente e mangiando schifezze, in un batter d'occhio arrivarono a destinazione.

* * * * * * * *

Draco sedeva da solo in uno dei tanti scompartimenti dell'Hogwarts Express. Ogni studente che era passato davanti alla sua postazione vi si era allontanato all'istante. Ciò non poteva che peggiorare lo stato d'animo del mago.

Sapeva che tutto ciò sarebbe successo, ma prepararsi mentalmente ad una cosa e viverla realmente è ben diverso.

Sarebbe stato un anno duro, questo lo sapeva, ma non pensava che sarebbe stato così difficile rimanere indifferente agli sguardi delle persone.

Tutti lo giudicavano per le sue precedenti azioni. E come dargli torto?

Anche Draco sarebbe stato alla larga da sé stesso, se solo avesse potuto.

E in quel preciso istante Draco capì che avrebbe dovuto faticare moltissimo per riuscire a riscattarsi. Per riuscire a rimediare alle sue cattive azioni. Ma lo voleva veramente.

L'unico problema era che non sapeva come fare.

* * * * * * * *

Quando Harry varcò la soglia del Castello, un turbinio di emozioni invasero il suo corpo e la sua mente. Lì aveva vissuto i momenti migliori e peggiori della sua vita. Aveva fatto stupende amicizie, si era fatto molti nemici, ma alla fine ne era uscito vincitore. Ma era sempre in quel luogo che aveva conosciuto le persone a lui più care, ma che adesso non c'erano più, quali Silente, Sirius, Remus, Piton.

La nostalgia e la tristezza erano in guerra con la gioia dell'essere ritornato nella sua casa. Ed Harry, per una volta, lasciò vincere la gioia.

Insieme ai suoi migliori amici si diresse nei dormitori di Grifondoro, dove sistemarono i loro bauli e scelsero i propri letti. Harry e Ron scelsero un letto a castello, e a Ron toccò il letto di sopra. Non ne era molto felice, consapevole del fatto che sarebbe cascato una quantità infinita di volte. Già si vedeva nel bel mezzo della notte a terra, con Harry che se la rideva di gusto.

"Dai amico, facciamo cambio!" Lo implorò il rosso.
"Ron sei arrivato dopo di me, ti prendi il letto di sopra. E poi, non ci tengo molto a cascare." Rispose Harry, divertito.
"E perché secondo te io ci tengo a sfracellarmi al suolo ogni benedetta notte?" Sbuffò Ron.
Harry rise, mentre l'altro mise su un broncio che, dopo pochi minuti, era già sparito, lasciando posto ad un sorriso, mentre si dirigevano nella Sala Grande per la cena.

"Prima che le portate siano servite, vorrei dire due parole." Esordì la Preside McGranitt. "Ci tengo a ringraziare ognuno di voi, per aver aiutato nella Grande Battaglia e per averci aiutato nel restauro della Scuola. Abbiamo subito molte perdite, dai professori più anziani agli alunni più giovani, ma andremo avanti con il loro ricordo nel cuore, vivendo anche per tutti quelli che non potranno più farlo. Perché quelli che ci amano non ci lasciano mai veramente, e possiamo sempre trovarli, dentro al nostro cuore." Concluse la nuova Preside, ormai con le lacrime agli occhi, come la maggior parte degli studenti e dei professori.

Terminato il discorso, un fortissimo applauso si levò dai tavoli degli studenti, commossi dalle parole della McGranitt. Perché quel discorso toccava ognuno di loro.

Dopodiché, sui lunghi tavoli comparvero ogni tipo di pietanze, e gli studenti ci si fiondarono all'istante, in particolare modo Ron, che subito si mise nel piatto una quantità allucinante di cosce di pollo.

Sul volto di Harry spuntò un piccolo sorriso. Forse sarebbe davvero riuscito a superare quei tristi ricordi che riaffioravano nei momenti meno opportuni.
Forse sarebbe davvero riuscito ad andare avanti.

* * * * * * * *

Draco era in un angolino del tavolo della Sala Grande, ma si sentiva profondamente a disagio. Così tanto che, finito lo splendido discorso della Preside, uscì dalla Sala, diretto nelle cucine, dove avrebbe sicuramente cenato con più calma e si sarebbe sentito meno a disagio.
Anche se ormai ovunque andasse si sentiva fuori luogo.

Sarebbe mai riuscito ad andare avanti?
Avrebbe mai dimenticato quei terribili ricordi che lo tenevano sveglio la notte?

Lo desiderava tanto. Desiderava tanto poter azzerare tutto. Ritornare al suo prima anno ad Hogwarts. Ma sapeva che non sarebbe potuto succedere. L'unico modo per sopravvivere era guardare avanti, senza mai più voltarsi indietro.

* * * * * * * *

Mentre Ron ed Hermione erano immersi in una conversazione di cui Harry non aveva capito minimamente nulla, sentì la porta della Sala Grande aprirsi, e vide Malfoy uscire, con un'aria estremamente angosciata e a disagio.

Con la scusa di andare in bagno, liquidò i suoi amici, che, tutti presi dalle loro chiacchiere si accorsero a malapena che Harry se ne era andato.

Non sapeva neanche lui perché avesse mentito a Ron ed Hermione, fatto sta che voleva seguire Malfoy.

Sembrava così diverso dall'anno precedente. Sembrava distrutto.

Tenendosi a debita distanza, lo vide andare nelle cucine. Per non destare sospetti, decise di aspettarlo fuori da esse, nascosto in un angolino, ad osservare tutto.

Dopo circa venti minuti uscì il Serpeverde, e Harry uscì dal suo nascondiglio improvvisato.

Fece per andarsene, ma ormai Draco lo aveva visto.

"Potter?"

Il diretto interessato si irrigidì sul posto. Lentamente, si girò a guardare il suo secolare nemico.

"Malfoy."

MY SPACE!

Finalmente i nostri ragazzi si sono incontrati. Non vedo l'ora di scrivere il seguito, ho un sacco di idee in testa e tra tre settimane sarò super libera per scrivere, visto che la scuola finirà (e finalmente aggiungerei)!
Come sempre, fatemi sapere se ci sono errori.

Con questo, vi auguro buona lettura!

Kiss, kiss

Ginevra🌈

Dopo la Guerra |Drarry|Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα