MI RIMANI IN MENTE (Completa)

CAPITOLO 17

Non vedo e sento Ivan da tre giorni "forse meglio così...chissà quante altre ragazze si sarà fatto nel mentre"

< A che ora vai al locale? > mi chiede mia madre sbucando dalla porta di camera mia, con una vestaglia blu, turbante addosso e una maschera rosa in volto.

< Tra....quindici minuti, adesso scendo > osservandola < scusa? Ma che stai facendo? > dico indicandogli il viso

< E' una nuova maschera....fortunata te che non ne hai bisogno > dice mentre esce da camera mia.

Indosso la giacca di jeans e con le cuffie alle orecchie esco di casa < Vado! > urlo.

Come ogni mese Diana mi consegna la divisa nuova, si tratta di pantaloncini neri a vita alta stivali neri in tessuto lucido che arrivano fin sopra al ginocchio e una canotta verde scuro da infilare all'interno dei pantaloni.

Per un' ora non faccio altro che andare avanti e indietro per i tavoli soddisfando le richieste di ogni cliente, quando finalmente prendo una pausa andandomi a sedere dietro al bancone .

< Recel! C' è qualcuno che ti cerca! > urla Diana mentre si divincola per i tavoli, con due vassoi in mano. Alzo lo sguardo e vedo Thom e Ivan. "cavolo Ivan sembra molto più bello dell'ultima volta"

indossa dei jeans scuri strappati al ginocchio e una maglia nera attillata " Ivan che mi vuole parlare? Forse vuole chiarire le cose" mi avvicino a lui < Si? > gli domando

< Cosa c'è? > mi fissa mettendomi in soggezione

< Non volevi parlarmi? > chiedo imbarazzata

< No, non io è Thom > fa un ghigno verso di lui che si è seduto in uno dei tavoli "ah...che imbarazzo, e mo?"

< No, infatti immaginavo...ti devo comunque parlare io vieni? > usciamo fuori dal locale e con un cenno della mano faccio capire a Thom di aspettare

< Dopo ciò che è successo fra noi non mi hai minimamente calcolata, perchè?? > dico tutto di un fiato osservando le sue scarpe.

< Non volevo che ti facessi finte illusioni >

< Illusioni? > incrocio le braccia al petto

< Si, è successo e basta....mica adesso dobbiamo sposarci >

< Non sto dicendo questo, sto solo dicendo che non puoi baciarmi e poi far finta di niente >

< Hai avuto modo di conoscermi, sai come sono fatto, è colpa tua se hai accettato >

< Ma se sei tu che mi hai baciata! > urlo

< E tu ti sei scansata? > scruta il mio sguardo < Senti facciamo finta che non sia successo nulla va bene? > "facciamo finta che non sia successo nulla? no che non mi va bene, brutto stronzo" vorrei solo dirgli le peggio cose e tirargli uno schiaffo in faccia

< Va bene > riesco solo a dire "è vero io sapevo come sarebbe andata a finire, sono stata una stupida!" entro bruscamente dentro il locale

< Hei Recel ascolta....>

< Scusami davvero, ma non ora Thom > vado dritta senza neanche guardarlo.

Arrivo a casa che sono le sei e venti, poso le chiavi sul tavolo da cucina, mi levo le scarpe, il giubbotto e vado in bagno a sciacquarmi il viso per poi mettermi qualcosa di comodo. Mi dirigo verso il letto di camera mia e mi ci butto a capofitto. Mi guardo allo specchio, " dovrei fare qualche cosa ai capelli, fanno schifo" dico osservandoli cadere fin sotto le spalle "me li taglio....si....no! se non ci sto bene poi? Chissene ricrescono...."

Decido di chiamare Alice per un suo parere e magari anche, per raccontargli cosa sta succedendo con Ivan e Thom. Non risponde "accidenti!" al terzo squillo risponde ma mi attacca subito dicendo che ha da fare e riesco a sentire in sottofondo la voce di Stefania "fottiti!" lancio il mio telefono sul letto.

E' mattina presto e sto andando dalla parrucchiera.

Arrivo davanti alla porta con stampata l'insegna "NiNa" alla mia sinistra due poltrone arancioni, alla mia destra cinque postazioni con specchi e in fondo alla stanza tre lavandini per lavare i capelli. Aspetto quindici minuti buoni e alla fine dopo diversi "No...non cosi! Ahaii la testa! Levami sto phoon dalla faccia che mi sta ustionando" detti tra me e me, mi guardo allo specchio ammirando i capelli che mi arrivano fin sopra le spalle "adesso si!"