CAPITOLO 14

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< Mi raccomando sta attenta e chiamami appena arrivi > dice mia mamma mentre chiudo le ultime cose dentro la valigia. Mia madre sa che vado per un weekend al mare con degli amici, ma con la presenza di due genitori " be' è la verità, visto gli elementi, praticamente i genitori siamo io e Alice"

< Si mamma stai tranquilla, ti aggiornerò giorno e notte > dico ridendo

< Ecco si' fai cosi > dice in tono preoccupato.

< Stavo scherzando ma'! Stai tranquilla non parto per un mese >mi infilo il giubbotto < mi stanno aspettando, vado >

E' mattina presto, dormono praticamente tutti, quindi saluto con un forte abbraccio mia madre ed esco silenziosamente dalla porta.

Il ritrovo è davanti a scuola, da lì poi avremmo preso i mezzi. Sono già tutti arrivati

< Oh ce l'hai fatta finalmente! > dice Alice raggiungendomi.

Finalmente partiamo, destinazione Liguria, invio un messaggio a mia madre per rassicurarla e poso il telefono in tasca.

< Staremo tutto il tempo in acqua > dice Thom tutto entusiasto.

Ho portato due costumi interi uno tutto nero con i bordi bianchi e uno verde con raffigurata una palma su tutto il davanti.

< Io prenderò il sole > dice Alice

< Io anche > dice Edward sorridendole

< E tu Recel che farai? > mi chiede Thom

< Niente, leggerò o ascolterò un po' di musica > dico semplicemente

< Ti farebbe bene un po' di sole sei pallida come una mozzarella > interviene Ivan facendo ridere tutti. Non prendo il sole ormai da anni "odio prendere il sole"

< No, sto bene così > sbotto "simpaticone"

Dopo circa due ore, tra pullman, treno e una breve camminata giungiamo davanti a una casetta di legno, a cinque minuti dal mare.

< Eccoci arrivati > dice Ivan. Fuori dalla casa c'è una piccola terrazza con un tavolo a sei posti e due sdraio abbassate che aspettano solo di essere occupate. Appena entriamo sulla sinistra c'è la cucina e un tavolo più grande a otto posti, andando diritti inizia un corridoio con stanze matrimoniali da ambo i lati, al fondo si trova il bagno.

< Noi dormiamo insieme vero? > dico rivolgendomi ad Alice e osservando le due stanze <Guarda questa è davvero carina, che dici? > indico la stanza di sinistra.

< Veramente...io e Edward volevamo dormire insieme....> mi sussurra.

< Ma davvero? > dico preoccupata < Tu mi lasci dormire con Thom e Ivan? > sbotto facendomi sentire dagli altri

< Te gusta come idea "Girl"? > mi chiede Ivan

< Assolutamente no! Mi è già bastato dormire una volta vicino a te, non succederà di nuovo! > ripenso a ciò che stava per accadere quella notte.

< Stai tranquilla abbiamo un materasso da mettere a terra per Thom > dice come se avesse risolto la situazione.

< No allora non hai capito, io non voglio stare vicino a te! > cerco di scandire le parole il meglio possibile. Alla fine non concludo niente, nessuno mi risponde e si preoccupa di me.

"grazie per la troppa considerazione"

Quindi Alice mette la sua roba nella stanza davanti alla mia e io nell'altra.

< Non guardarmi così > dice Alice mentre si sistema il pezzo di sopra del costume.

< Non guardarmi così? E come dovrei guardarti, mi stai lasciando sola con quei due in camera! > sbotto

< Recel ora ho un ragazzo! > puntualizza

< Non me ne frega un accidente! > usciamo dal bagno in costume.

< Oh finalmente, ma quanto tempo per mettere un costume!! > dice Edward avvicinandosi ad Alice per baciarla, mi volto.

< Sei davvero bella > mi sussurra all'orecchio Thom facendomi arrossire.

< Sei davvero bellaaa > dice Ivan imitando la voce di Thom < ma neanche due fidanzatini > "se non lo conoscessi penserei che si sia infastidito...mah..."

Raggiungiamo la spiaggia con in mano ombrelloni, borse con all' interno panini e asciugamani. Passiamo tutto il pomeriggio tra musica, cibo, schizzi d'acqua e discorsi poco intelligenti.

La notte è passata velocemente, mi sono addormentata subito per la troppa stanchezza e ricordo di essermi voltata verso Ivan pochissime volte.

Sono le otto del mattino, dormono tutti, mi alzo e vado in bagno, inizio a lavarmi il viso e i denti. Si apre la porta, entra Ivan con indosso solo i pantaloncini e con occhi assonnati, chiude la porta dietro di se.

< E' oppupato! > dico con ancora tutto il dentifricio in bocca.

< Eh? > dice facendo finta di non aver capito. Mi sciacquo la bocca e ripeto.

< Hai finito? > mi domanda

< No, vattene > dico in tono autoritario.

< Ok, ok > fa per aprire la porta, ma rimane ancora lì.

< Be' ti sei incantato? > dico

< No e che non si apre la porta! > dice cercando di spingerla verso l'esterno < Dannazione! Ragazzi!....>

Mi guarda < Hey "Girl" ci hanno chiuso dentro > sbuffa, ma allo stesso tempo gli scappa un sorriso.

< Cosa? levati > lo sposto, sbatto i pugni sulla porta, ma dall'altra parte provengono solo risate.

< Alice!...non ci posso credere >urlo

Passano cinque minuti,mi osserva < Bhe? Che c'è? > gli dico

< Niente, allora.... dormito bene? > mi chiede

< Si, non mi posso lamentare > dico abbassando lo sguardo. "ma come ho fatto a cacciarmi in una situazione del genere... se mi soffermo a guardarlo negli occhi ,anche solo per qualche secondo, mi viene da avvicinarmi a lui...è cosi carino"

< Bene > dice lui avanzando verso di me.

< Che fai? > dico velocemente portando le mani sul suo petto nudo "no Recel levale subito!"

indietreggio ma il lavandino non mi permette piu' di retrocedere, Ivan avanza ancora verso di me.

< Devo solo prendere lo spazzolino, rilassati > allunga la mano destra per farfugliare qualche cosa dietro di me. Il suo petto è appoggiato su di me, non smette di fissare il mio viso, abbasso lo sguardo e arrossisco. "non guardarlo, non fissarlo, accidenti non riesco a muovermi o non voglio muovermi?"

Mille pensieri mi girano per la mente e improvvisamente si apre la porta.

Ivan ed io ci stacchiamo velocemente e ci voltiamo verso i tre complici.

< Stava solo prendendo il dentifricio > farfuglio, anche se è una verità davvero poco credibile.

< Il dentifricio? > dice Thom guardandomi poco convinto

< Si il dentifricio, ora vado a cambiarmi > bofonchia Ivan, lasciandomi in quella situazione di imbarazzo totale.

MI RIMANI IN MENTE (Completa)Where stories live. Discover now