CAPTOLO 10

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E' lunedì e alla prima ora di diritto non riesco proprio a restare con gli occhi aperti, devo mettercela tutta dato che lo scorso anno ho rischiato di essere rimandata. Mi sento improvvisamente scuotere la spalla,sollevo la testa, una figura davanti a me mi sta fissando, sgrano gli occhi cerco di mettere a fuoco il più velocemente possibile "E' solo Alice" < Che c'è? > le domando.

< C'è che? ti sei addormentata e la professoressa ti ha messo una nota per esserti persa la sua lezione >

< Ma scusa tu non potevi svegliarmi? > dico abbastanza irritata

< Ci ho provato toccandoti un piede ma ho rischiato di prendere una nota anche io > alzo gli occhi al cielo.

Usciamo fuori a fare l'intervallo. Intravediamo Thom e Ivan con in mano una sigaretta, circondati da ragazze. Appena Thom incrocia i nostri sguardi fa un sorriso a trentadue denti e si avvicina.

<Hey ragazze > mi guarda < Allora? >

<Allora Cosa? > corrugo la fronte.

< Con Ivan...>

< Ivan cosa ? > mi agito. "Se ne è accorto! È la fine, è la fine ;ci faccio una figura di merda colossale se rimango qua facendo la tonta che pensa di essersela scampata"

< Oh avanti non fare la finta tonta sai di cosa sto parlando...> "ecco appunto" Alice scruta prima me e poi lui.

< Scusa potresti dirci di che diavolo stai parlando? > dice Alice.

< Vi siete baciati o no? > chiede Thom

< Come? Cioè no > faccio un lungo respiro di sollievo "quindi non sa niente...o meglio Thom non sa niente"

< Ah ok > dice.

< Bene, noi ora saliamo che incomincia la lezione> dice Alice.

Ci voltiamo dopo aver salutato Thom e percorriamo il cortile il più in fretta possibile.

La giornata di scuola passa molto lentamente e faccio il possibile per non incrociare Ivan.

Sono le due del pomeriggio e alle quattro dovrò andare a fare un turno in più a lavoro.

< Mamma oggi vado al locale > dico raggiungendola in camera da letto

< Come mai? Non vai solo il weekend? > e appoggia il libro che stava leggendo sulle sue gambe.

< Si, ma ho chiesto se avevano bisogno e mi hanno chiamato >

Mi preparo e raggiungo il locale con cinque minuti di anticipo e con mia grande felicità Diana mi informa che oggi faccio bancone.

< Ma quello non è Ivan? > sono troppo presa a lavare i venti bicchieri che ho nel lavandino per accorgermi di chi sia appena entrato

<Eh, Cosa? > Alzo di scatto lo sguardo e lo vedo abbracciato a Stefania, "ti pareva!!! mi sembrava quasi strano non averli ancora mai visti uscire insieme."

Stefania, la ragazza con più qualità sia mentali che fisiche "in realtà solo fisiche", la ragazza più popolare e bella di tutta la scuola " o almeno secondo quello che dicono le voci"

< Hey "Girl"...non lavori solo il weekend? > dice sedendosi su uno sgabello.

< Si e tu sei sempre qui? > con mio tono scocciato.

< No, non sempre, solo quando ho qualche ragazza a portata di mano >dice sottovoce

< Lo vedo!!! > e rivolgo lo sguardo verso Stefania che mi fa' quel suo finto sorriso da prendere a schiaffi. I suoi vestiti la fanno sembrare una balena, indossa una maglia larga messa dentro ad una gonna attillata nera.

< Cosa vi porto? >

< Due Mojito > < ....come mai te ne sei andata subito la scorsa mattina? >

< Avevo fretta... dovevi dirmi qualcosa? > dico agitata

< No no > risponde secco

< Hai dormito bene? non ti sei accorto di nulla? >

< Di cosa mi sarei dovuto accorgere? > dice sorridendo

< No nulla, nulla > dico abbassando lo sguardo

< Ah sì, ti sei addormentata profondamente e non facevi altro che urlare il mio nome nel sonno!! > ride

< No! Solo ti ho dato una gomitata in faccia senza rendermene conto > "stupido, egogentrico!"

< No fortunatamente non me ne sono accorto, ora scusami ma devo proprio andare, Giulia mi aspetta >

< Veramente quella è Stefania >

< Ah si? Allora Giulia era quella di ieri > dice facendomi l'occhiolino. Alzo gli occhi.

Ormai sono le sette di sera e percorro la strada verso casa. Fuori si sta davvero bene, e' buio ma i lampioni emettono abbastanza luce da poter illuminare le vie, alcuni locali stanno per aprire mentre altri stanno chiudendo, c'è un' aria davvero fresca e cerco di coprirmi per non peggiorare il mio mal di gola stagionale. Sono quasi sotto casa quando avverto un forte male alla testa. Mi appoggio su una panchina sedendomi, faccio respiri profondi e chiudo per un istante gli occhi.

FLASHBACK

< Papa'? >

< Si? >

< Ma secondo te, se scappassimo di casa, mamma se ne accorgerebbe? > dico sorridendo mettendo in bella vista i miei due denti mancanti.

< Ah non lo so, ma vuoi lasciare la mamma da sola? > dice con tono triste.

< No, se vuole può venire con noi >

< E sentiamo dove vorresti andare? > mi prende in braccio.

< Via, in un posto moooolto lontano >e allungo le mie braccia.

< Ah in Australia? >

< Si oppure in Francia >

< Sarebbe fantastico piccola >

L'unica cosa che mi fa riaprire gli occhi e' la suoneria che proviene dal mio telefono.

< Pronto? >

< Recel sono io, dove sei? Qua è pronto, sono le sette e quaranta > mi rimprovera mia madre.

< Come, le sette e quaranta? > dico sorpresa.

< Sì, vedi di muoverti >

< Arrivo sono qua sotto >

" Cosa mi è successo? Ho chiuso gli occhi per un solo istante , ho sognato? Ho immaginato? Parlavo con mio padre ma è sempre cosi' tutto sfocato..."

< Ti sembra l'ora di rientrare? >

< Mamma il lavoro finisce alle sette a che ora sarei dovuta rientrare? >

< E' qua dietro, sono solo dieci minuti a piedi >

< Mi sono messa a parlare e non mi sono resa conto del tempo > sbotto.

Decido di non dire nulla a mia madre." sarà la stanchezza, mi rimproverebbe sicuramente!"

MI RIMANI IN MENTE (Completa)Where stories live. Discover now