CAPITOLO 1

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TRAILER ⤴️⤴️

Tre, due, uno e...

"Driiiiiiiinnn!!!!"

E' incredibile quanto io sia cosi' intelligente da svegliarmi sempre quindici o venti minuti prima che suoni la sveglia, per poi non riuscire più ad addormentarmi e rimanere a fissarla.

Mi alzo molto pigramente per andare a spegnerla, che se non l'avessi messa lontana dal mio letto non mi sarei nemmeno presa la briga di alzarmi,"tipico". Mi sollevo dal cuscino, a passo di bradipo vado in cucina a bere un po d'acqua dalla bottiglia e ritorno in camera .

< Ahi ahi Ahi! Accidenti! > dico a denti stretti, per poco non scivolo in qualcosa, che però mi causa un forte dolore al piede costringendomi a saltellare per tutta la stanza.

Appena vedo di cosa si tratta inizio a chiamare immediatamente mio fratello.

< Luca!! > dico sedendomi sul letto per massaggiare il piede "ma perché capita tutto a me"

< Adesso non posso >

< No, vieni subito qua! >. Dieci anni cagati e pensa di averne già sedici; è abbastanza introverso infatti non da molto retta alla famiglia preferisce starsene chiuso in camera a giocare ai videogiochi o a disegnare, una delle cose che sa' fare veramente bene.

< Sto giocando a un videogioco, non mi rompere...sto-quasi-per vincere...e dai ci sono! Ci sono! E faccio goal! Sono un genio > sta blaterando.

< Adesso potresti venire qua un attimo! > dico a denti stretti.

< Cosa c'è? > arriva piazzandosi davanti alla porta. Indossa una tuta grigia bucata in entrambi i ginocchi e non per moda, una maglia che raffigura un supereroe e un calzino diverso dall'altro. < Scusa ma come sei vestito? >

< Mi hai chiamato per questo? > mostrandomi una faccia da prendere a schiaffi.

< Raccogli immediatamente le tue tempere dal mio pavimento > dico indicando i cinque pennelli che si trovano per terra.

< Non potevi farlo da sola? > e si china per raccoglierli.

< La roba è tua perciò fai tu!...guarda cosa mi hai fatto! > dico mostrandogli il tallone del piede.

< Ma se non hai niente > si avvicina per vedere meglio

< Si invece è rosso,ma ora esci dalla mia stanza ... Chiudi la porta! > la socchiude "dopo mi sente"

Cerco di prepararmi psicologicamente per il primo giorno di quarta superiore, non perché sia il primo, ma perché devo essere pronta a ricominciare un altro lungo anno di scuola. Tre mesi di vacanza e oltre ad essermi praticamente scordata tutto il programma dell'anno scorso a momenti faccio fatica a ricordarmi anche la strada per andare a scuola.

Prendo i vestiti che ho posizionato la sera prima sulla sedia e mi dirigo verso il bagno.

< E' occupato > dice mia sorella.

< Dai Alison, muoviti che mi devo preparare > mi appoggio alla porta iniziando a dargli dei colpi col pugno. Ogni mattina facciamo i turni per occupare per prima il bagno e oggi tocca a lei.

Se dovessi descrivere mia sorella con una parola penso che la etichetterei come, affettuosa "tranne che con me ovviamente", solamente con papà a dire il vero. Noi discutiamo quasi su qualsiasi cosa, ma in comune abbiamo la testardaggine, infatti i nostri litigi possono durare per giorni e alla fine entrambe rimaniamo nella nostra posizione.

Invidio mia sorella per i capelli, a dire il vero invidio un po tutti i miei fratelli, tutti loro hanno i capelli chiari mentre io ce li ho neri "Neri! Oh andiamo...nemmeno un castano chiaro?"

< Recel! > mi chiama mia madre dalla cucina. < Potresti venire a darmi una mano!?>

< Dai ma! Mi devo preparare o arriverò tardi il primo giorno > mi lamento.

< Fai per favore il latte a tuo fratello che io non ce la faccio con una mano >

< Mamma ormai Jonas ha tre anni, potresti anche smetterla di tenerlo sempre in braccio > dico raggiungendola in cucina. Jonas è il più piccolo, sta crescendo uguale a Luca sia caratterialmente, cosa che preoccupa abbastanza tutti noi, e sia fisicamente.

< Ecco tieni > dico dando il latte a mio fratello.

< Il bagno è libero! > urla mia sorella sbattendo la porta dietro di se.

Come una saetta mi ci chiudo dentro per evitare che qualcun' altro mi precede. Mi faccio un bagno caldo, che mi occupa ben dieci minuti di tempo e una volta uscita dalla vasca poggio i piedi su un morbido asciugamano posizionato per terra , avvolgo i miei lunghi capelli neri in un asciugamano e inizio a sfregare l'accappatoio sulla mia pelle per asciugarmi.

Mi metto a testa in giù e strofino i capelli per poi pettinarli, gli do una veloce asciugata con il phon e subito dopo mi avvicino allo specchio per mettermi qualche filo di mascara e lucidalabbra

Indosso un jeans scuro attillato che risalta le mie forme e una maglia bianca a maniche corte .

< Mamma, papa' io vado! > mi chino prendendo la borsa da terra, portandomela in spalla.

< Si, sta attenta alle lezioni > grida mia madre

< Si mamma > dico sbuffando. < Oggi esco all'una > le ricordo.

< Aspetta, aspetta e a me non mi saluti? > dice Luca bloccando la porta che stavo chiudendo alle mie spalle.

< Si si vieni >lo saluto chiudendomi la porta alle spalle .

Corro velocemente per arrivare alla fermata del pullman per poi vedermelo sfrecciare davanti " accidenti".

Aspetto il prossimo che mi porta a scuola con un ritardo di quindici minuti.


MI RIMANI IN MENTE (Completa)Where stories live. Discover now