Wtf!? 😡

211 20 9
                                    

«Oddio, ma cos-» provai a dire, ma il pupazzo mi abbracciò.
«Ciao Giorgio, sono Giulio. » mi sussurrò poi togliendosi il cappuccio. Da sotto uscì un piccolissimo esserino. Cioè era un umano, ma probabilmente non era alto più di un metro e sessanta. Mi venne da ridere, ma per lo sforzo, mi dovetti sedere.
«Ciao piccolo. Lo sai che sei adorabile?» Gli strinsi le guance, quel ragazzo, il vederlo, mi aveva reso felice come una pasqua.
«Non chiamarmi piccolo, ho la tua età. » sussurrò arrabbiandosi. A prima vita, mi venne tipo da abbracciarlo, poi ci ripensai.
«Ma che cazzo ci fai tu qui? » gli chiesi poi.
«Dio, zio, sei bipolare. Sono venuto qui per aiutarti sotto commissione del tuo medico, tua madre lo ha saputo stamattina.» iniziò giocando con le braccia di peluche.
«Ah, ecco perché spariva il cibo che mi portavano in più. » affermai calmo. Quella di quel tipo che si rotolava in difficoltà nel costume, era una visione adorabilissima.
Ovviamente chiamai il dottore per avere conferma che questo non fosse uno stupratore, e visto che volevo parlare con qualcuno, deciso di farlo restare con me.
Si tolse il costume, mostrando una T-shirt bianca, un pantalone nero, e delle scarpe con le dita. Ma come cazzo si veste?
Lo vidi accoccolarsi di fianco a me, sul letto. Si accomodò sul mio fragile petto, e mi abbracciò mettendosi sotto le coperte con me.
«Scusa se mi metto qui, ma il costume era troppo caldo, e se sto troppo in quest'aria fredda che circola nella stanza, mi ammalo.» si scusò, ma io non trovai niente, oltre Allison, di più bello.
Qualche minuto dopo, aggiunse:
«Giò, solo per avvisarti, io so TUTTO di te, anche quante volte al giorno caghi. Sappilo.»
«Ah, o-ok. Va bene. Posso farti allora delle domande?» chiesi scombussolato.
«Certo, ti è lecito.» rispose allora lui, sistemandosi sul mio petto.
«Beh, qual'è il tuo colore preferito?» iniziai, non sapevo che diamine dirgli. Però una domanda tirò l'altra e un'ora passò così, finché non gli chiesi perché faceva l'orsetto come lavoro.
«Beh, non lo so. È solo che, sapere di poter far stare bene te e altre persone, mi dà gioia, e poi è bello stare lì dentro.» disse sorridendo indicando il costume.
«Sei strano piccolo, lo sai, ma sei la persona più- non lo so, so solo che ti voglio già bene.» dissi lasciandogli un bacio sulla fronte.
«Non fare così che ti prendono per gay.» disse accucciolandosi come un cane.
«E te?»
«Io sono bisessuale. Mi piace la fica, tanto quanto questo-» disse toccandomi. Balzai sul letto facendolo quasi cadere.
«Ehy, bro, scherzavo.» rise lui rialzandosi.
«Tu sei un celebroleso.» Sussurrai.
«Scusa è che sono fatto così. E amo la tua voce.» Io arrsossì male.
«Grazie. Anche tu hai una bella voce.»
«Lo so, rappo. » rispose soddisfatto.
«Uhh, fa sentire!»
«Magari un'altra volta, Ok? Ora ho fame, e anche tu mangi.» sorrisi, poi ci ripensai.
«Giuli-»
«No, non lo faccio per tutti, solo per te. Mi piaci. Come amico. Sei speciale.» disse velocemente arrossendo, capendomi al volo.
«Giulio, sei fantastico come la schiuma da barba.»
«Barba, tu sai pure cos'è?» mi prese in giro sfiorando il mio mento pelato.
«Vaffanculo. » sussurrai.

Teddy BearWhere stories live. Discover now