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L'aria è gelida,il tempo sembra essersi fermato,immobile qui,intorno a me. Il cuore a momenti mi esplode e penso di non essere mai stata così instabile in vita mia. Più fragile di una foglia che vola via con una folata di vento.
Demi mi guarda,essa stessa sconcertata,sicuramente dubbiosa su cosa dire.
Sono passati minuti interminabili,credo sia stata sotto shock per un po',quasi quanto me.

<<Cosa hai intenzione di fare?>>

sussurra con voce debole,quasi sussurrando.

Prendo due forti sospiri,la risposta non la conosco nemmeno io.

<<ok,rettifico,forse questa non è la domanda giusta..>>
si corregge,forse dopo aver notato la mia espressione.

Anche lei sospira,so che è in difficoltà.

<<Non so come sia potuto succedere. Forse nemmeno me ne sono accorta,ma ho prenotato una visita per accertarmene. Ma sai..beh,sai quando una cosa la senti? In qualche punto indefinito,la percepisci?>>

La vedo annuire,guardando nella mia direzione.

<<ma magari potrebbe soltanto essere impressione.>>
alza le spalle.

<<insomma Sel,questa è decisamente una notiziona. Tu sei ancora una ragazza,stai per finire il college,non so nemmeno cosa poterti consigliare. Quello che sai di dover fare è seguire il tuo istinto.>>

Rido leggermente,in maniera spontanea.

<<Non è questo il punto,Demi. Non sta tutto qui. Hai idea di quello che diranno i miei? Hai minimamente idea di come reagiranno?e Justin? A lui ci pensi? Potrà amarmi quanto vuole,ma un figlio è una responsabilità. Un figlio è una scelta di vita. Ed io ho paura. Ho terrore di tutto questo. Non è solo l'istinto a contare,credimi. >>

Scuote il capo,fissando un punto del vuoto.

<<se cinque mesi fa mi avessero detto che la mia miglior amica sarebbe rimasta incinta del ragazzo che amava al primo anno,gli avrei riso in faccia.>>

Ed un po' sorrido anche io,per quanto sembri surreale questa situazione.

<<Ora vado,non voglio tenerti ancora impegnata.>>
faccio per sollevarmi dal divano.

<<non scherzare Sel,tu non mi disturbi mai. Anzi,chiedo a papà di accompagnarti perché non esiste che torni a casa da sola in qualche pullman.>>

Inutile ribattere e contraddirla,in meno di mezzo secondo già è in cucina a fare ciò che ha detto.

Così,pochi minuti dopo, mi trovo in macchina con Junior,ormai il mio secondo padre.

Guardo fuori dal finestrino,sospiro più volte,e fatico a spiaccicare qualche parola.

<<Sel,va tutto bene?>>

Junior forse mi conosce anche più di Demi.

<<Sisi,è tutto apposto. Non preoccuparti. Sono solo tanto stanca.>>

accenno un sorriso,sperando che se la beva.

Dall'espressione non direi,ma lo conosco abbastanza per sapere con certezza che anche se ha capito che qualcosa non va,sta in silenzio e non mi chiede altro.

Fortunatamente non c'è traffico,e dopo 20 minuti,sono sotto casa.

<<Perché non sali,Junior? Dai,mi dispiace averti fatto arrivare fino a qui.>>

Lui mi sorride ma rifiuta,nonostante glielo stia ripetendo più volte.

Dopo averlo salutato,rientro in casa.

Al di là degli occhiOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz