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L'ansia.
Solo quella sento.
È l'unica cosa che riesco a percepire.
Sento le mie gambe tremare.
Mi avvicino a passi molto brevi,poi mi volto.
Mordo le mie unghie torturandole,mentre cerco conforto in qualcuno che in realtà non c'è. Nessuno è con me.
Ma lascio perdere. Ricordo le parole di Clara,la mia miglior amica. "Selly provaci,non si può mai sapere. Può darsi che con questo gesto lo addolcisci.".
Me le ripeto mentalmente,mentre cerco di aggiustarmi alla meglio. Come saranno i miei capelli?come sarò io?
Con tremila dubbi e paure,mi avvicino.
Eccolo li,lui.
Il ragazzo dagli occhi color nocciola. I più belli che io abbia mai visto.
Si accorge di me solo dopo alcuni secondi e mi guarda con espressione interrogativa.
Una volta a pochi centimetri da lui,porgo la lettera che ho in mano allungando il braccio,con tutto il coraggio possibile.
Per me è davvero importante.
Lo vedo sorridere appena.
Non ci credo, forse avrà gradito?
Dio,a momenti svengo.
Tace per alcuni secondi,evitando in ogni modo il mio sguardo imploratore.
Dopodiché la prende.
<È per te.> riesco appena a dire. Con voce tenera e bassa.
Scoppia così in una fragorosa risata, che attira tutti gli amici intorno a lui.
Sono davvero confusa.
<Ed io cosa dovrei farci con questa,me lo spieghi?!> dice.
E prima che io formuli qualsiasi pensiero per  far si che la cosa non degeneri,lui continua.
<Ahh,giusto!> quasi urla,come ad essersi ricordato di qualcosa. <potrei farne tante belle palline di carta,con cui giocare a basket> dice fieramente,come ad aver trovato la soluzione ad un enigma.
Il mio cuore credo che si sia spezzato in quell'esatto momento.
La apre davanti a me,ormai incapace di fare qualsiasi movimento,solo ferma li ad assistere alla mia umiliazione.
Spiega il foglio e in men che non si dica lo strappa in più parti.
Tutti scoppiano in una fragorosa risata. Sento delle voci pesanti sussurrare "ops,povera bambina".
Sembra poi ritornare serio.  Io non riesco più a guardarlo in faccia. Cosi come non riesco a fare qualsiasi gesto.
<Ora levati dai coglioni una volta e per sempre,okey?>
Qualche divinità mi da finalmente la forza di girarmi ed andare via tra sguardi di pietà, risatine e facce stupite.
Con le lacrime fin dentro l'anima mi incammino verso casa.
•••••••••
Mi sveglio di soprassalto, con il fiatone e la fronte letteralmente gocciolante. Mia madre,che stava riordinando qualcosa in camera,si gira incuriosita e mi fissa. <amore,è tutto ok?!> mi chiede con un sopracciglio inarcato,palesemente stranita dal mio risveglio " insolito".
Annuisco semplicemente, dopodiché controllo l'orario. 17:03. Cavolo,per le sei devo vedermi con Sophia e la tipa,Taylor.
Sono letteralmente crollata dopo il pranzo, sprofondando nel sonno più profondo.
Mi fa strano. Non so perché ho sognato quell'avvenimento. Il più traumatico del mio percorso liceale. Ho rivissuto tutte quelle emozioni,quegli attimi ed ogni sensazione. Una lacrima scende lungo la mia guancia mentre fisso il vuoto. Scende senza che io lo volessi,ma non ho potuto trattenerla. Qualcosa in me ha dominato,sovrastando la razionalità. È cosi stupido. Per una cosa di due anni fa. Non ne vale la pena.
Credo che quella sia stata la volta in cui ho perso più autostima in me, al tempo stesso la volta in cui ho amato di più. Per quanto potesse definirsi amare a sedici anni eh,ma ero davvero pazza di lui. Di uno stronzo che amava farsi ammirare e desiderare. Ho sprecato pomeriggi interi e notti insonni a quell'individuo.
Ah,che idiota che sono stata. Proprio perché ha sempre infierito sul mio essere ,a parer suo, "bambina", e mai troppo abbastanza grande per lui,che voglio una sorta di rivincita. Ma non per lui,per me stessa. Perche davvero,per mesi interi,mi sono sentita cosi. Un peso sulle spalle di chiunque,una bambina mai pronta a crescere. Ah dio,quando voglio lavorare extra e sentirmi finalmente grande , non permettendo a me stessa di pensare lontanamente di non essere abbastanza.
Pazzesco però, se penso che il mio cuore dopo di lui non si e più aperto a nessuno.
Ma questo è ormai accantonato,non fa più parte della mia vita. Anzi,mi fa tanta rabbia il fatto di averlo sognato e di aver permesso a me stessa di farmi ancora del male anche per solo mezz'ora. Anche se fosse un solo attimo. Non merito quello che ho passato,e non lo meritavo nemmeno prima,quando forse ero troppo innamorata per capirlo.
Ma ora basta,ho già pensato troppo.
Distogliendomi da questa 'selva ' di pensieri,scendo al lato di sotto per bere un goccio d'acqua. Dopodiché risalgo per lavarmi e prepararmi. Alle 18:05,sono fuori casa,mi incammino verso l' Hollywood street coffee ed incontro finalmente le ragazze.

Al di là degli occhiWhere stories live. Discover now