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Justin's POW
«ora tu mi spieghi cosa cazzo succede » dice Ryan fissandomi con un viso tutt'altro che normale.
Non posso non alzare gli occhi al cielo.
«ma quella era..?» non conclude,aspettandosi da me una risposta.
«si si si,è lei. Quante altre persone dovranno chiedermelo?» alzo le braccia al cielo.
«e come è che vi parlate, che viene qui e ti urla addosso,insomma vuoi dirmi qualcosa o ti sei trovato un altro miglior amico?!» è buffo il modo in cui quasi si arrabbia,e riconosco che non gli ho detto nulla a riguardo,ma spesso non so che dire. Mi perdo,vorrei solo che il tempo avesse aggiustato tutto.
«È la figlia del miglior amico di papà. I suoi genitori sono fuori, lei doveva già venire a lavorare da me come maestra di pomeriggio per i bimbi. Poi l'occasione ha voluto anche che restasse proprio a vivere.»

«Quanto?»

«un mese circa, a quanto so.»

«Aja» dice ironico serrando i denti.

«guarda lasciamo stare,non è nemmeno una settimana che sta da me e me ne ha dette più lei che tu e mio padre messi insieme. Non la sopporto. Mi sta sulle palle.»

«Amico forse è anche un po' giustificabile,no?!» dice retoricamente.

«ma che fai,ti schieri?» urlo incredulo.

«no però, beh..diciamo che la comprendo. Certo che è diventata carina. Non che prima non lo fosse.» ragiona tra se e se.
«Alla fine non ho mai capito perché non ti andasse proprio a genio. Cazzo,era innamoratissima di te.»

«ma ti prego, è odiosa. Preferisco la gallina a lei. Ho detto tutto.»

Ed è vero. Preferisco stare con Taylor,nonostante non la ami minimamente, che provarci con lei.
So di aver sbagliato, so di essere stato alquanto stronzo.
Ma sono ragazzate.
Forse per lei è stato qualcosa in più,ma io ero solo un bimbo non ancora cresciuto.
Ho provato a fare l'uomo e a scusarmi,ma non è andata a buon fine.
Chi si crede di essere? Insomma,tutti sbagliamo.
Che se ne restasse col suo pregiudizio e non mi rompesse le palle.
(....)
Ieri sera ho tardato, stamattina è stata dura alzarsi. Ho un durissimo allenamento e sono già esausto alle otto di mattina.
«buongiorno tesoro!» dice Taylor prima di baciarmi. Le rispondo sorridendole. Ha un buon profumo ed è molto elegante.
«dove vai a quest'ora così?! » chiedo inarcando un sopracciglio.
«stamattina ci sarà una sfilata importantissima. Sono tra le prime fole. Forse,se Michelle mi noterà, potrò sfilare il mese prossimo!» dice entusiasta mentre mi accarezza i capelli.
«Michelle chi?!» chiedo curioso mentre infilo la maglia. «Oh amore,la stilista. Sei proprio imbranato.» dice mentre finisce di infilare l'altro tracco.
«Sai una cosa?ll padre della sgualdr..cioè di Selena, è un grande commerciante. Ed ha una linea di abbigliamento per niente male. Forse se le di diventassi un po più amica...» dice con un ghigno malefico,facendomi intuire il finale del suo discorso.
«Hey hey hey,no!» affermo distogliendola dai suoi pensieri cattivi. «Ascolta, non voglio stare in mezzo a nessun casino,ok? Lascia stare, se è la tua strada troverai lavoro,non hai bisogno di Gómez.»
«Ma è la mia strada.» dice in modo arrogante,quasi offesa.
«Taylor,NO!» la guardo negli occhi.
«Uffi e va bene..lo faccio solo per te.» stavolta sembra addolcirsi.
Mi viene incontro e mi cinge in collo con le sue braccia sottili. Mi stampa un bacio nell'incavo tra la spalla e il collo.
«mi raccomando,vinci. Così poi stasera ti premio io.» mi sussurra all'orecchio,mordendomi il lobo.
Dopo un verso di approvazione mi giro e la bacio.

«Giù la colazione si sta freddando!vi accoppiate dopo,dai! »
urla Maya facendo capolino ed andandosene subito dopo.

Cazzo,in questa casa c'è un tempismo pazzesco.

Dopo essermela tolta di dosso,me ne vado giù a fare finalmente colazione.
Mamma già è uscita,i bimbi sono a e scuola e mio padre in azienda.
È tutto così tranquillo.
È raro che capitino momenti così sereni in questa casa.

Alle 9:30 sono in campo. Dopo aver salutato il mister, inizio la mia giornata lavorativa.
Verso le 13:30 vado a farmi la doccia negli spogliatoio. L'allenamento è terminato.
Questo mese si può considerare di ritiro,abbiamo lavorato sodo per sei mesi. Nonostante tutto però, non ci si riposa mai del tutto.
«Vieni con noi dai,oggi c'è anche Marcus» mi dice Harry al telefono mentre sento gli altri ridere in sottofondo «non puoi perdertelo»
«D'accordo,inviami la posizione.»
«non serve,siamo al Mc vicino casa tua.».
••••
Verso le 18:20 torno a casa.

Siamo stati prima al campo di basket a giocare e dopo ci siamo visti con gli altri al ritrovo.

Entro e già sento eccheggiare le voci dei bimbi in cucina.

Vado a salutarli notando che stanno indossando i giubbini.

«dove andate di bello?»
chiedo abbassandomi,dando le spalle all'antipatica

«dobbiamo uscire con papà. » rispondono all'unisono,aggiungendo poi ognuno qualcosa,perdendosi in mille chiacchiere.
«Justin,vieni qui.» mi chiama papà.
Oh signore,che vorrà ora?!

Lo raggiungo in soggiorno.

«dimmi.» lo incito tenendo la giusta distanza.

«perché ti stai comportando così?!» quasi urla. Ha il volto serio.

«ma così come?! Cos'altro ho fatto?!» chiedo con lo stesso tono,non riuscendo a capire a cosa si riferisca.

«ah tu non fai mai niente, per carità! »dice alzando le mani.
Sospiro.
«senti se hai tempo da perdere me ne vado,ciao.»
«no no no,tu non vai proprio da nessuna parte!» afferma bloccandomi per il polso.
«come mai hai trattato male Tony? Cosa ti ha fatto? »
Non può non uscirmi una risatina isterica.
«giusto..non poteva non essere questo. » dico.
«non c'è nulla da ridere,Justin. » dice con tono più calmo.
«come mai fai così, papà?» chiedo con tutta la calma possibile.
«ci tengo alle tue amicizie,tutto qui.» quasi si giustifica.
«No,caro. Tu non tieni alle mie amicizie,tu tieni ai tuoi affari » lo vedo irrigidirsi e provare a bloccarmi. Ma mi dispiace, non starò zitto.
«a te interessa concludere i tuoi affari, importa fare bella figura con i tuoi soci. Tony è il figlio di uno di questi,quando concluderai le tue cose,magicamente smetterà di importanti di questa amicizia che tu stesso mi hai imposto!»
dico additandolo.
Mi guarda e tace.
«non ti riconosco più.»mi dice facendomi provare una brutta sensazione dentro.
«io mi sa che non ti ho mai conosciuto.» rispondo con tutta onestà.
Dopo uno sguardo di disprezzo,richiama i bimbi e li porta fuori,dopo aver salutato Selena ed essersi scusato con lei per i toni.

Come faccio ad essere suo figlio? Non me lo spiego ancora.

«Forse dovresti calmarti un po'. Gli rispondi troppo male.»
Dopo cinque minuti la voce di Selena interrompe il silenzio.
Passo nervosamente una mano tra i capelli,cercando di ignorarla.
«Vabbeh,è inutile darti anche un consiglio »
Mi alzo per rincorrerla in cucina. Le blocco un braccio e la fosso negli occhi.

«Senti,tesoro bello,ora mi hai stufato. Ieri hai parlato tu,ora parlo io. Hai tutte le regioni del mondo ad essere incazzata con me,va bene?ti capisco,ok? Hai ogni motivo. Però ti prego,non permetterti mai più di parlare di me in questo modo.» la vedo imbarazzarsi quasi.
«sei tu che me ne dai modo.» dice senza cambiare minimamente atteggiamento.
«No no no,ti sbagli cara mia. Io te ne do modo?e come,sentiamo?.. Non sai cosa dire,eh?eh gia,perché tu non mi conosci. Tu non sai un cazzo di me,e smettila di fare la vittima. Ma chi sei per giudicarmi? Chi cazzo ti credi di essere? Tu non sei perfetta,non crederti migliore di me. Non hai nessun diritto. Capito?nessun fottuto diritto.» dico a tre centimetri dal suo viso. Sento gli occhi pizzicarmi.
Questa ragazza non mi fa un buon effetto.
È questo un altro dei trecentesimi motivi per non starle vicino.
Perciò,mi giro e me ne vado in camera mia. Senza ascoltare niente più.
Selena's pov
Sento il cuore battere all'impazzata. Avere il suo viso a tre centimetri dal mio non è la cosa più normale del mondo,per me.
Mi hanno ferito le sue parole,devo riconoscerlo.
I suoi occhi mi fanno ancora effetto.
No,no,no che cazzo ho detto? Come ho potuto solo pensare una cosa simile? Che mi succede? No,tutto questo è follia.
Fino a poche ore fa stavo bene,fino a qualche fottuta ora fa rimuginavo sull'uscita con Jamie e sul mio primo vero filone. Su quanto fosse stato eccitante e preoccupante al tempo stesso. Non è possibile che come arriva lui tutto cambia. Non è possibile che riesce sempre a cambiarmi l'umore.
«che cosa è successo,tesoro?» mi chiede la cornacchia, notando probabilmente il mio stato di trance e le mie gote arrossate.
Non rispondo delle mie azione
Un fuoco di vendetta e rabbia mi pervade.....
Un sorriso malefico prende spunto sul mio viso per pochi secondi...

Al di là degli occhiWhere stories live. Discover now