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Justin's pov

Una volta arrivato al ritrovo,l'aria è agghiacciante. Fortunatamente Chad e Marcus mi vengono incontro. Se non fosse stato per loro,credo che mi avrebbero ucciso. Ci sono da un lato Sophia,Sara,Victoria,Daniela,Jamie,Charlie e Demi. Ormai sono una comitiva affiatata. Leggo la tristezza nei loro occhi,nonostante si ostinino a fare i duri,soprattutto con me. Mi scrutano da lontano,borbottii vari e facce storte,dopodiché tornano ad ignorarmi. Senza Ryan che sta dalla mia parte e mia sorella che nonostante li frequenti è decisamente più neutrale,mi sento alquanto indifeso..ma mi avvicino lo stesso.
<<Ciao..>> dico con non so quale coraggio,infilando le mani nelle tasche dei miei jeans. Mi dondolo su me stesso mentre guardo i loro volti cupi,in bilico tra il far finta di non avermi sentito o prendermi a cattive parole.
<<Ciao!>> risponde Demi con tono stizzito e fintamente sereno. Ci avrei scommesso. Lei è la più forte ed orgogliosa,non mi darebbe mai la soddisfazione di vederla abbattuta.
Tutti gli altri mi lanciano occhiate fredde,chi si limita a fare un cenno veloce col capo e chi addirittura si allontana.
Decido di mollare e tornarmene indietro,tanto non ne vale la pena.
Continuo a camminare dopo aver salutato i ragazzi,e me ne vado lentamente a casa di Ryan,stringendomi nella mia felpa. Ricordo solo dopo alcuni minuti di non avere le birre con me,allora decido di fermarmi al primo market della zona.
Dopo essere entrato,supero il primo reparto e mi trovo direttamente nel lato dell'alcool.
Rovisto tra le bottiglie per qualche minuto,dopodiché mi decido e vado convinto alla cassa. Sono quasi le 19 e devo necessariamente sbrigarmi. Ryan mi sta contagiando con la sua insopportabile puntualità.
Non appena svolto a destra mi scontro con una ragazza bionda,e con le mie mani le faccio cadere delle piccole confezioni di quelle che sembrano patatine.
<<oh,hm,scusami.>> dico per poi chinarmi a raccoglierle i pezzi.
Lei fa lo stesso,dopo avermi rassicurato di non preoccuparmi.
La cosa che mi balza agli occhi è una polaroid di due ragazzi che sembrano essersi scattati un selfie. Evidentemente è modificata con qualche effetto,dato che sembra quasi sfocata e retrò. Avvicinandola di più ai miei occhi,noto che la ragazza in foto è Selena.
Si,proprio lei. Non sono pazzo o cosa,è proprio lei.
La tengo sotto i miei occhi per un minuto,incredulo.
Guardo lei,stranita dal mio atteggiamento,e poi torno a fissare la foto.
Mi alzo d'un tratto,tenendo sempre salda in mano La polaroid,lei fa lo stesso. Le ributto in mano quasi con forza i suoi sacchetti mentre continuo a fissarla in maniera gelida.
<<come hai questa foto?>> domando shockato.
<<cosa ti importa ?>> domanda lei stupita e sulla difensiva,inarcando un sopracciglio.
Respiro qualche secondo,e d'un colpo mi viene un'idea geniale.
<<Nulla..era un pretesto per non farti andar via. Sei molto..carina.>> affermo con tutta la sfacciataggine che mi contraddistingue.
Lei sembra essere comunque sorpresa,ma sicuramente non spaventata.
Fa un profondo respiro,dopodiché si sposta una ciocca di capelli dalla fronte.
Mi ringrazia timidamente,mentre io non so più che cazzo escogitare.
<<lascia che ti accompagni,ti ho già dato abbastanza fastidio.>> dico dolcemente,mentre sorrido.
È imbarazzata al massimo.
Mi acciglio ed abbasso di poco la testa per poterla guardare negli occhi.
<<c'è qualche problema?>> domando ironico.
Lei fa cenno di 'no' col capo. <<è solo che nemmeno ti conosco.>> fa spallucce,mentre vaga con lo sguardo.
Dal suo abbigliamento e dalla felpa posso intuire una sola cosa,e credo che sia l'unica carta da giocare.
<<anche a te piace il tennis?>> domando entusiasta.
Lei sembra riaccendersi,e mi guarda entusiasta.
<<sei serio?ti piace?>> chiede calmandosi subito dopo.
<<beh io ci gioco a tennis..è diverso!>> esordisco con un occhiolino finale,sperando che mi dia retta.
Apre la bocca per lo stupore,dopodiché si risistema i capelli.
<<che bello!sai,quando dico della mia passione a qualcuno,vengo sempre presa poco sul serio..sembra che il tennis non importi a nessuno!>>
Vorrei urlare anche io che non me ne frega un cazzo ma non posso,e devo cercare di sedurla.
<<non capiscono niente!Allora..lo accetti un passaggio?>> chiedo il più dolce possibile.
Sto fremendo dalla curiosità e dall'ansia tanto da non controllarmi più.
<<magari facciamo due chiacchiere qui fuori,okay?solo perché sembri un tipo interessante!>>
propone con un sorriso ammaliante.
Non mi resta che annuire ed affidarmi al destino.
Estraggo il cellulare dalla tasca e noto tre chiamate perse da Ryan. Spengo e rimetto nei jeans. Mi spiace amico,ora c'è qualcosa di più importante che devo risolvere.
(...)
Siamo qui seduti,io e Samyra,ormai da dieci minuti passati. Le ho offerto un succo ed abbiamo aperto un pacco di noccioline. Volevo portarla ad un bar,ma è una tipa estremamente semplice da aver rifiutato. Da una parte la comprendo,chi si sarebbe mai allontanato con uno che ti chiede di accompagnarti solo per essersi scontrato con te al supermercato? Quindi per non sembrare un pazzo psicopatico c'è solo una tesi da sostenere: la sua bellezza mi ha fulminato subito e sono molto istintivo.
Devo quindi calarmi nei panni del personaggio.
Mi mancava solo fare l'attore,porca miseria.
Spaziando da argomenti in argomenti,mi rendo conto che chiacchiera molto. E l'assist me lo da lei stessa,tirando fuori dalla felpa la polaroid di prima. Noto subito che la sua espressione cambia.
<<Ora sono serio..chi è questo ragazzo?>> domando senza sembrare troppo interessato alla vicenda.
Sorride amaramente.
<<lui ormai non fa più parte della mia vita. Dovrei trovare il coraggio di buttarla,ma non ci riesco.>>
Mentre parla continuo a fissare il volto di Selena in quella cazzo di foro che non mi spiego.
Ha un sorriso smagliante,ma gli occhi tristi. Si intravede la maglia e la riconosco subito. L'ha messa più volte quando era a casa. È per forza e senza alcun dubbio lei. Piuttosto il tizio biondo che le appoggia il braccio sulla spalla mi festa qualche sospetto.
<<è di qualche anno fa..me l'ha inviata la sorella tramite mail. E riguardo lei,beh..io non l'ho mai conosciuta di persona. So solo che è sua moglie.>>
Quelle parole arrivano fredde e gelide alle mie orecchie.
Chi diavolo è quest'uomo?un maniaco che ha rubato una foto di Selena o qualcuno che davvero la conosce?
La seconda opzione mi mette i brividi.
La situazione è surreale.
<<ah..e come si chiama ?dove si trova ora?>> parlo fingendo indifferenza.
Sospira dolcemente e con occhi sognanti guarda il cielo. Le si legge in faccia che è innamorata.
<<Lui è Lucas. Ora è a Jersey City..prima abitavamo insieme a Manhattan. D'un tratto le cose si sono complicate ed abbiamo deciso di lasciarci. Io sono tornata qui,nel mio paese d'origine mentre lui è tornato dai suoi a Jersey City.>> dice con la voce rotta dal pianto.
Mi sembrerebbe quasi disumano continuare a farla parlare,sarebbe di buona educazione cambiare argomento,ma io devo sapere. La curiosità e la gelosia mi stanno divorando. Fortunatamente lei lo fa senza che io le debba dire niente,alleggerendomi di poco i sensi di colpa.

<<All'inizio ero più che d'accordo,ma poi man mano mi è iniziato a mancare sempre di più. Sai com'è..dopo due anni di convivenza,non è semplice lasciarsi tutto alle spalle. Ed allora l'ho tartassato,lo ammetto. Chiamate anonime ed email in continuazione,volevo che mi desse un'altra possibilità. Ma lui dieci giorni fa mi ha spiazzata. Questa foto,ecco. È questa foto che mi ha mandato,dicendomi che ormai è sposato.>>
Ascolto sempre più con cuore in gola.
Era Jersey City il paese in cui è andato via Jeremy con la sua famiglia..le cose coincidono,ma non capisco l'assurdità di questa storia.
Selena sua moglie?
Questa cosa è del tutto surreale.
<<Lui mi ha minacciata..ma lo ha fatto perché l'ho assillato ed ha ragione...ha pienamente ragione.>> dice chinando il capo.
<<che tipo di minacce,Samyra?>> domando dubbioso,sentendomi man mano più confuso.
<<Ha detto che verrà a picchiarmi se oserò dargli fastidio ancora una volta. Ma non mi meraviglia,sono abituata.>> dice con un sorriso amaro,mentre si sposta i capelli su un'altra spalla.
Rabbrividisco a quelle parole.
Un idiota ha fatto del male a questa ragazza e potrebbe farne a Selena.
Mi sento carico di adrenalina,vorrei spaccargli la faccia. Devo darmi una mossa e fare qualcosa.
La riaccompagno a casa davvero,stavolta. Mi scuso per averla fatta deprimere e le consiglio di lasciarlo stare,sperando che mi ascolti. Ho saputo soltanto che abita nella zona sud della città,non ho potuto fare di più.
Forse sto viaggiando con la mente,forse mi sono solo illuso e allarmato inutilmente,ma qualcosa dentro di me mi dice di dovermi muovere.
Torno a casa e faccio una doccia veloce,ormai non c'è tempo da perdere.
Ceno e vado su in camera,ormai sono le 23:30 e domani mattina mi aspetta una giornata faticosa.
Forse sto delirando,tutto questo potrebbe essere una follia,ma il mio istinto è stato sempre messo da parte,stavolta voglio che sia lui a dominare.
Nonostante l'ansia,riesco a calmarmi e concentrarmi:devo dormire e riposarmi.

Sono le 6:55 quando apro gli occhi. In casa sono ancora tutti a letto,ed il telefono è ancora spento.
Mi alzo di scatto e mi vesto di fretta. Scendo giù ed addento un toast già preparato,dal dubbio gusto. Mando giù senza fare storie,bevendo poi un po' di succo. Torno su a lavarmi i denti e sistemarmi i capelli,cercando di far meno rumore possibile.
Mi sento come se dovessi dare un esame tra cinque minuti,e non è per niente piacevole.
Prendo dei soldi e li sistemo nel portafogli,porto tutti i documenti e prendo le chiavi dell'auto.
Esco silenziosamente e metto in moto.
Dopo aver impostato il navigatore,sfreccio veloce ed esco dall'isolato.

Al di là degli occhiWhere stories live. Discover now