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Mi servono un paio di minuti, o forse di più per ritornare in me. La testa mi scoppia,la sento pesante ed incapace di pensare qualcosa di concreto. Sento un vuoto nello stomaco immenso. Una sensazione fin troppo familiare. È questa la cosa assurda. Che è tornata così come se ne era andata,con la stessa facilità. Sensazione del cazzo.
"Fratellonee!" Sento urlare Maya da fuori.
Ecco,ci mancava davvero solo questo.

Nonostante tutto ciò mi sembri assurdo e difficilissimo da affrontare,devo uscire da questa maledetta stanza e fare come se nulla fosse mai successo.
Non permetterò a nessuno di farmi star male,tantomeno a lui che è stato il primo e,fortunatamente,l'unico.
Forse ora inizio a capire le strane "raccomandazioni" di mia madre,troppo esagerate. Lei sa tutto di questa storia. Nonostante io non le avessi mai permesso di salvarmi da quella sofferenza che sembrava mai finire,mi è sempre stata vicina incitandomi più volte ad andare avanti.
Ma ora basta.
Non voglio più permettere alla mia mente di viaggiare a lungo e far riaffiorare tutti questi ricordi.
Basta,è uno stupido ragazzino.
Dopo un'occhiata furtiva allo specchio,prendo un bel respiro ed esco,cercando di resettare l'ultimo quarto d'ora.
"Ecco dov'eri finita!" Dice Maya venendomi incontro,e toccandomi la spalla. Annuisco semplicemente. "Posso avere un bicchiere d'acqua?" Sussurro. Sembra quasi rifletterci sopra.
"Ma ti sei rincretinita!??certo che puoi,sei libera di fare quello che vuoi. " sorrido per quanto è buffa quando gesticola.
D'improvviso sembra sbarrare gli occhi e mettersi una mano in fronte.
"Oh Dio che idiota che sono,me ne ero dimenticata...Justiiin,vieni qui,devo presentarti una pers.."
Dio santo.no.
"Maya vado a bere,sto morendo di sete."
la liquido così,bloccandola mentre parla e non dandole tempo di ribattere,fingendo che mi stia affogando.
Mi sembra di essere in un labirinto.

"Stasera ceneremo tutti insieme,ti presento il mio primo figlio che è appena tornato,che pizza prenotiamo per te?!"
Quasi mi strozzo ascoltando le parole di Pattie.
Ma cosa volevo?
evitarlo per sempre?
nonostante mi faccia accapponare la pelle il solo pensiero di doverci vivere insieme per un mese,devo accettarlo. Devo prendere di pancia questo problema come ho sempre fatto in vita mia.
"D'accordo. Per me va benissimo come la prendere voi."
Sorride e segna su un foglietto.
"Ok,allora io ora esco per fare alcune cose,ci vediamo direttamente per l'ora di cena." Dice prima di baciarmi la guancia ed andare via.
Ok,ora cosa faccio?
Mi sento così maledettamente imbambolata.
Dopo alcuni minuti scendono i bimbi chiedendomi di giocare.
Nonostante avverti la presenza in soggiorno di quell'essere che racconta chissà cosa a Maya che,come suo solito,urla e risponde entusiasta, mi concentro su di loro e li ascolto.
Dopo avermi proposto vari giochi,ne scegliamo uno solo,calmo e da poter fare in poco tempo,ed iniziamo.
Dopo una ventina di minuti l'essere viene in cucina a prendersi qualcosa da bere. Ignoro i suoi sguardi veloci e gioco il mio turno.
"Jus lo sai che lei è la notra maestra?" Dice Diego voltandosi verso di lui.

Ma Gesù mio,perché!?!?!

Lui annuisce e lo bacia in testa,chinandosi di poco.

"Certo che lo so,amore"

dice guardando poi me per pochi secondi.
Forse il coglione non ha ben capito che guardarmi mentre io non lo guardo non è una mossa giusta perché il suo sguardo addosso lo sento anche a km di distanza,senza bisogno di guardarlo anche io.
"Ed ora ta giocando co noi." Continua a dire il piccolo in maniera dolce.
"Allora è proprio brava questa maestra!" Afferma in maniera ironica e stupita al tempo stesso guardando il fratello che poi ride ed annuisce fiero di me.
Mi sta già urtando il sistema nervoso. Se non se ne va all'istante mi alzo e gli faccio una ceretta a mani nude.
Madonna,che pensieri crudeli.
Thomas,il mio angelo custode,richiama Diego incitandolo a fare la sua mossa perché è il suo turno.
Noi continuiamo e lui va finalmente via dopo aver accarezzato tutti e tre.
"Io vado a lavarmi May,a dopo!" Sento dire.
Oh no.
"Bambini aspettate un attimo." Quasi urlo.
Salgo sopra di corsa,superandolo.
Mi fiondo davanti alla porta,essendo arrivati quasi insieme.
È a tre centimetri dalla mia faccia ,Gesù mio.
Mi guarda con un sopracciglio inarcato e dopo mi squadra dalla testa ai piedi.
Deve smetterla di guardarmi.
Che cazzo. Mi conosce fin troppo bene.

"Devo recuperare delle cose mie. Due secondi ed esco"
dico seria,guardando nel vuoto.
Alza le mani a mó di difesa,dopodiché le incrocia dietro la schiena indietreggiando di poco,come ad avermi dato il permesso.
Entro chiudendo la porta alle mie spalle. Recupero frettolosamente gli assorbenti e i reggiseni in bella vista.
Menomale che me ne sono ricordata in tempo. Prendo una busta e li infilo dentro.
Esco e,sotto il suo sguardo scrutatore,mi avvio nella mia camera.

Che fatica.

Ogni cosa si rivela una fatica. Ogni mossa mi sembra falsa. Ho l'ansia per tutto. Ed è solo un'ora che è qui in casa.

"Come mai sei qui?" Mi fa sobbalzare una voce alle mie spalle,mentre esco dalla stanza dopo aver sistemato le cose prese.
Una voce fin troppo conosciuta,che mi causa anche un leggero batticuore.
È appoggiato con un braccio allo stipide della porta,mi tiene incastrata.
Ora svengo.
"Cosa ti importa!?vatti a lavare." Dico fredda. Guardandolo negli occhi per la prima vera volta.
L'effetto è lo stesso,non posso negarlo. Se non maggiore.
Si morde un labbro e mi guarda nei dettagli.
Odio questa cosa. Ho sempre pensato di essere sbagliata,mi sono sempre sentita in difetto e disprezzata quelle poche volte che mi guardava due anni fa.
"È semplice curiosità,tutto qui. Stai calma." Afferma fissandomi e leccandosi il labbro.
Questa non è una conversazione,è un parto naturale di dieci gemelli. Sto sudando freddo.
"Faccio da maestra il pomeriggio ai tuoi fratelli e da oggi vivo qui perché i miei sono fuori e non mi lasciano da sola in casa per un mese. Contento o vuoi sentirti dire altro?"
Chiedo con un falso sorriso,dopo aver detto il tutto a mo di cantilena.
"Tutto ok,Selena." Il mio nome pronunciato da lui mi procura una scossa al cuore.
Annuisco e me ne esco abbassandomi e passandogli sotto il braccio,come un serpente.
"Ti avrei fatto passare anche se me lo avessi chiesto" gli sento dire ironico.
Non rispondo e torno giù a giocare. Forse è la cosa migliore.

Justin's pow
"Mamma!" Urlo mentre lei a sua volta urla il mio nome e mi viene incontro. Butto il borsone a terra. Anche se sono fuori poco tempo mi manca tanto ogni volta. Con lei non ho mai il bisogno di sentirmi uomo,ma sempre figlio. È questa la cosa speciale che forse lega ogni madre al proprio figlio.
(...)
Vado in camera a rilassarmi un attimo.
È stato davvero stancante questo week end. In compenso,però,abbiamo vinto la partita.
Stasera avrei voluto vedere Ryan,ma ho dovuto dirgli di no perché mi hanno detto che dovrò cenare necessariamente qui .
Che sarà mai?bha.
Questa casa non ha mai un momento di tranquillità.
Apro la porta e subito una figura si materializza davanti i miei occhi.
Non posso non farle una radiografia completa,notando che non so chi sia. E notando che è quasi nuda. Notando che è in camera mia,quasi nuda.
Ha delle gambe belle,carnose. Porta delle mutandine nere semplici ed è del tutto nuda dalla pancia in su.
Ha due tette che non saprei descrivere.
Nonostante sia fidanzato mi sembra di non aver mai visto una donna nuda. Sono diventato un dodicenne che ha un'erezione per la prima volta.
Cosa cazzo mi viene?
Non sono un tipo violento o eccessivamente passione,e forse può sembrare stupido e banale,ma me la scoperei all'istante.
Riesco a darmi un contegno e a staccarle gli occhi di dosso. Quando giungo al suo volto però mi viene da morire.
Oh madonna. Ma è...Selena.
Noto la sua faccia altrettanto sconcertata e sorpresa,non la biasimo.
So cosa le ho fatto passare,ma erano i classici anni in cui non sai cosa fai e sei infinitamente superficiale.
Non saprei se sentirmi in imbarazzo o infastidito.
Non so perché,ma mi provoca dolcezza e fastidio contemporaneamente.
Ma non posso farci niente,quel che è stato è stato,mi sembra una brava ragazza,tutto quello che al massimo potrei volere è avere un rapporto di amicizia.
(..)
La guardo di sottecchi,ridendo in mente per lo spavento che si è presa.
Ha due occhi grandi e neri,che mai prima d'ora avevo notato. So che non è a suo agio quando la guardo,ma lo faccio ugualmente perché mi viene spontaneo. Ha delle labbra carnose e rosse,molto invitanti. Mi provoca una certa emozione proprio lì.
Ma che cazzo è? Sono diventato un maniaco?
Nah,sarà solo l'astinenza da Taylor. Stasera ci daremo da fare.
Che dire,Benvenuta Selena. Anche se mi sembra strano riaverla qui.

Al di là degli occhiWhere stories live. Discover now