Non è finita?

3.4K 203 0
                                    

In breve tempo termino di vestirmi e verso le 20:00 esco finalmente dalla mia camera. Chiudo lentamente la porta, cercando di non far il minimo rumore per destare la bestia di Jace. La sfortuna però si è innamorata di me in quanto il mannaro mi afferra saldamente da dietro e subito inizia la sua piacevole tortura. Mi bacia il collo con una dolcezza innata tanto da farmi apparire come un debole ed innocuo fiore di campagna. Il mio corpo viene pervaso da scosse alquanto potenti mentre tutti i miei muscoli si rilassano al suo dolce tocco. Le gambe diventano molli ed il respiro comincia a mancare.

«Jace.» Lo richiamo ansante.

«Mmh?» Mugola continuando a lambirmi il collo.

«Dobbiamo cenare.»

Jace non mi ascolta, proseguendo la sua dolce ed incredibile tortura, mentre il mio corpo sta cedendo sempre più alla tentazione idilliaca, ma fortunatamente la mia mente rimane lucida nonostante tutto.

«Jace, il piatto si fredderà.»

Possibile che tu pensi costantemente alla cena quando il ragazzo più bello che hai mai visto ti sta concedendo delle coccole?!

Sì ma mi sento un po' in soggezione ed il mio corpo non è d'aiuto.

Tu hai bisogno di un bravo psichiatra. Seriamente...io se fossi in te ci farei qualche pensierino.

Alzo gli occhi al cielo esausta del lato perverso della mia vocina interiore, divincolandomi con energia. Finalmente libera, non perdo tempo, correndo in cucina, e di conseguenza lui mi segue a ruota. Inutile dire che è molto più veloce di me ed infatti in pochi istanti mi ritrovo a nuotare nei suoi occhi azzurri. Mi afferra per il punto vita in maniera sempre morbosa e dominatrice per poi prendere possesso delle mie labbra. Dopo un po' cedo e ricambio il bacio con la stessa intensità mentre le mie budella si contorcono per le troppe emozioni ed il cuore scalpita prepotentemente in petto. Alle 20:30 ci sediamo a tavola e ceniamo insieme.

«Jace, che ne sarà dei ragazzi catturati?»

«Non credo li vedremo per un po'. I beta del branco di mio fratello stanno dando loro la caccia.»

«Quanti ne hanno presi?»

«Dodici su venti.»

Noto che subito si incupisce così faccio decadere l'argomento, terminando così di cenare per poi lavare i piatti. Lui al posto di esser utile, va nella sua stanza ancora in assoluto silenzio. Dopo che termino il mio "lavoro", mi volto verso il salone sbuffando preoccupata. Sospiro per poi dirigermi verso la camera del licantropo e bussare di conseguenza alla sua porta.

«Avanti.» Dice a gran voce.

Apro lentamente, forse anche troppo lentamente, la porta per poi entrare. M'incammino verso il suo letto e mi siedo composta accanto.

«Jace, che è successo? Sei pensieroso da quando quei lupi ci hanno attaccato.»

Si volta lentamente nella mia direzione, guardandomi con occhi spenti per poi scuotere energicamente la testa. Si avvicina velocemente a me, avvolgendomi tra le sue braccia possenti. Avverto il suo respiro calmo ed il battito regolare del suo cuore mentre poggia il mento sulla mia testa, annaspando poi il mio profumo.

«Torneranno.» Annuncia con voce roca. «Non si fermeranno finché non ammazzeranno me e mio fratello.»

Volgo la testa e lo guardo spaventata come non mai. Adesso capisco il perché di questo suo cambiamento d'umore e l'attacco dell'altro giorno. Mille informazioni si fanno spazio nelle mia mente mentre le lacrime mi pizzicano gli occhi ed un groppo mi si crea in gola. Improvvisamente lo stringo forte a me come per fargli capire che non lo abbandonerò e resterò con lui fino alla fine.

«NO!» Esclamo di getto.

«Mia Luna, sono un osso duro e mio fratello è altrettanto forte. Non si sbarazzeranno facilmente di noi. Ci vuole ben altro per distruggerci, piccola.»

Ho sentito bene?! Lui mi ha chiamata PICCOLA?

Bleah! Mi viene da vomitare! Da quando ti comporti come una bambina del latte?

Ma sta' zitta! Sbaglio o eri tu quella che voleva che io sbavassi dietro Jace?!

Sì, ma così perdi proprio di stile.

Lascio perdere la mia vocina interiore, guardando attentamente il licantropo dinanzi a me.

«Allora mi addestrerai!» Esclamo sicura.

Jace mi osserva non capendo.

«Lotterò al tuo fianco che tu lo voglia o no.»

«Ma tu sei solo un'umana e non voglio che rischi la tua vita per me.»

«TU NON HAI CAPITO NULLA! TU SEI TUTTO PER ME!» Esplodo urlando mentre una lacrima solitaria mi solca il volto.

Che diamine ho detto?!

Si chiama rivincita, mia cara.

Per un momento la mia vocina ha avuto la meglio ed ora di conseguenza le mie guance stanno letteralmente andando a fuoco. Per fortuna c'è solo una piccola lucina accesa altrimenti che figura avrei fatto! Improvvisamente Jace scoppia a ridere di vero cuore. Leggermente e fintamente infastidita, gli tiro una gomitata nello stomaco.

«So che in me scorre anche il tuo sangue e so anche che potrò sviluppare due vostre abilità.»

«D'accordo, d'accordo. Mi hai convinto. Ti addestrerò però tu non scenderai mai, e ripeto mai, in campo di battaglia.»

«E va bene!»

L'importante è che lui ne sia convinto, poiché mai e poi mai lo lascerei combattere senza di me. Non avrebbe senso allenarsi per poi star chiusi in casa. Non voglio dire che mi piace lottare, ma stare al suo fianco in un momento del genere, sicuramente mi renderebbe più tranquilla. Quel giorno sceglierò io cosa fare e certamente non resterò con le mani in mano. Improvvisamente veniamo interrotti dallo squillare incessante del mio cellulare. Rispondo, notando il mittente.

«Ana, come stai?»

«Adesso benissimo.» Mi rivela con tono ammiccante.

Mi alzo dal letto di Jace, allontanandomi di conseguenza dal licantropo.

«Raccontami tutto.»

Mi dirigo verso porta, ma prontamente Jace mi raggiunge. Gli dò un bacio sulla guancia e gli faccio ciao con la mano. Corro via, chiudendomi poi in camera a chiave e sentendo di conseguenza il mio ragazzo imprecare ad alta voce.

«Lay stai per caso ammazzando qualcuno?» Domanda ridendo la mia amica.

«Certo che no! Mi sono chiusa in camera ed addio notte di coccole.»

«Allora stiamo crescendo!» Esclama con fare malizioso.

«Non quel tipo di coccole.» Affermo imbarazzata. «Stavi dicendo che Robert ti ha aiutata a curare le ferite?»

«Sì. È stato così attento e dolce! Mi toccava le ferite come fossero petali di una rosa. Tu invece come hai fatto?»

Adesso sì che sono bordeaux.

«Mi ha aiutato Jace perché il taglio arrivava fino a metà clavicola e comunque non farti strane idee.» La interrompo prima che possa insinuare altro.

Chiacchieriamo fino alle 23:00 per poi inviare un sms a James ed uno ai miei genitori. Stremata e spossata mi stendo sul comodo letto, abbandonandomi in poco tempo alle braccia di Morfeo. Che giornata!

Il figlio della Luna (Da revisionare)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang