Scontro/Incontro

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Layla Pov's

Dopo quattro ore seduta in macchina, arriviamo finalmente a destinazione, entrando così nella cittadina. Osservo curiosa il paesino dal finestrino dell'auto, constatando con gioia che è molto grazioso. Il colore che primeggia è il verde, poiché quasi tutte le case hanno grandi giardini e le strade sono tappezzate con aiuole sempre verdi. Al centro della minuscola città c'è una piazza con un'enorme fontana con al centro la statua di una grande lupo con le fauci spalancate e le zampe anteriori levate dall'invisibile suolo. Dalla bocca dell'animale esce l'acqua chiara e pura, zampillante all'interno della fontana. Tutto ad un tratto James accosta bruscamente.

«James che fai?»

«Vuoi magiare qualcosa?»

«James arriveremo in ritardo!» Lo rimprovero.

«In ritardo per cosa? Io ti conosco e so per certo che appena entreremo nel campus, ti precipiterai nel tuo dormitorio e non socializzerai.»

«Non è vero! E poi dovrei avere una coinquilina.»

«Non si divide sempre una camera con qualcuno. Allora vuoi scendere?» Domanda retoricamente, chiudendo la portiera.

«Sì.»

Esco dall'auto sbuffando mentre James la chiude velocemente. Subito dopo aver attraversato la strada, entriamo in un bar ed ordiniamo due espressi e due cornetti. Mangiamo insieme, chiacchierando del più del meno mentre la mia attenzione vaga indisturbata oltre il grande vetro del negozio. Dopo aver consumato il dolce pasto, camminiamo un po' in giro per la piccola città per poi ritornare in auto. Dopo circa dieci minuti arriviamo finalmente a destinazione.

«Devo dire che sei fortunata. Il centro della città dista poco più di mezz'ora a piedi dal campus.»

«Meglio no?»

«Tanto non uscirai!» Ribatte divertito.

«Invece uscirò e avrò degli amici.» Metto il broncio.

«Sai, forse hai ragione.»

«Davvero?!» Mi luccicano gli occhi.

«Sì. Adesso ti ritrovi in un città dove mille fate hanno vomitato. Sicuramente qualche persona svitata come te la troverai!» Ride di gusto.

Scende dall'auto prima che possa ribattere per poi prendere i bagagli. Sospiro divertita, uscendo di conseguenza dall'autovettura. Aiuto James, prendendo alcune delle mie valige, incamminandoci poi verso il dormitorio.

«Ringrazia il fato. Se fossimo stati soli, ti avrei staccato la testa a morsi.» Lo minaccio, lanciandogli uno sguardo assassino.

«Ma davvero? Non lo faresti mai!»

«Io non ne sarei tanto sicuro se fossi in te.» Faccio la vaga.

«Io invece sono sicurissimo.»

«Illuminami!» Lo sfido.

«Io sono bellissimo, intelligentissimo, gentilissimo...»

«Stupidissimo, pigrissimo e rompi scatole.» Concludo io con un ghigno stampato in volto.

Lui mi lancia un'occhiata di fuoco senza però obiettare. Faccio finta di aver paura ed inizio a correre, trascinandomi dietro la valigia con il rischio di cadere e capitombolare a terra ogni mezzo passo. Mi volto per vedere se James mi sta seguendo, ma mi accorgo compiaciuta che ha già il fiatone.

«Allora fratellone sei già a secco? Stai diventando vecchio!»

«Non sono vecchio! Sto portando con me le tue due valigie e ti assicuro che non sono leggere!»

Il figlio della Luna (Da revisionare)Where stories live. Discover now