Luna piena

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Layla Pov's

Sono passati otto giorni, precisamente sono le 20:00 di giovedì sera. Ho trascorso parecchio tempo con la rossa e devo ammettere che Anastasia è una ragazza tutta da scoprire e di certo non le manca l'ironia. È sempre sorridente e gioiosa quando usciamo, ma nel collage, in particolar modo in classe, è spesso spenta ed assente. Mi rammarico nel vedere il suo scudo, ma ciò comunque non la fa passare inosservata. Qui ha così tanti "nemici" ed essere invisibile per lei sarebbe un vero e proprio sogno.

«Io vado.» Saluto la bibliotecaria.

«Ci vediamo la settimana prossima.»

Sorrido come risposta per poi incamminarmi verso il mio appartamento quando lentamente volgo la testa al cielo. Osservo ammaliata lo spettacolo naturale che mi si presenta e noto con mio gran stupore che questa sera c'è la luna piena. Il satellite appare come una regina dalla bellezza ineguagliabile mentre le sue figlie danzano intorno a lei felici e spensierate. Ho sempre creduto che il suo fascino derivi dalla luce che emana anche se si sa che la Luna riflette solo la luce solare. Arrivo nella mia nuova "casa" verso le 20:30. Lancio lo zaino a tracolla sul sofà per poi intrufolarmi in cucina e riscaldare la suddetta cena. Mangio del pollo al forno con patate, emettendo un gridolino di sorpresa quando mi rendo conto che sono mangiabili. C'è da specificare un dettaglio importante: io e la cucina non siamo mai andate d'accordo, ma adesso sono costretta a conviverci e chissà...magari un giorno diventerò una chef di fama mondiale! Scuoto il capo, rendendomi conto che sto vaneggiando da troppo tempo e che forse il troppo studio mi sta già dando alla testa. Decido di uscire in veranda poiché ho intenzione di ammirare ancora una volta lo spettacolo notturno. Anche se siamo a fine settembre, l'aria è leggermente pungente ma piacevole. Mi siedo con calma sulla sdraio ed osservo ammaliata il cielo. La Luna mi strega, catturando non solo i miei occhi ma anche i miei pensieri. Passo così una mezz'oretta quando mi ricordo della mia famiglia. Accendo il cellulare e li chiamo immediatamente.

«Scommetto che stai osservando la Luna come una babbea.» Mi prende in giro James.

«Direi che hai vinto la scommessa.»

«Tu sei matta.»

«Non è colpa mia se mi piace osservare il cielo.» Ribatto fintamente offesa.

«Adesso esprimerai anche un desiderio?»

«No!»

«Luna, mia cara Luna vorrei un bel pony rosa!» Mi fa il verso mio fratello.

«Uno: l'ho detto solo una volta quando ero più piccola. Due: ringrazia che stai a New York, poiché nessuno ti avrebbe levato qualche ceffone da parte mia. Tre: ingegnati a trovare frasi migliori la prossima volta.»

«Pardon! Allora riformulo il tuo desiderio: Mia cara Luna vorrei un fidanzato bello e dolce

«La vuoi finire di prendermi in giro?» Domando irritata.

«UE, UE, UE! Il mio fratellone mi prende in giro!» Esclama James con voce estremamente acuta.

«James considerati un uomo morto.» Lo minaccio divertita.

«Uh che paura!»

Scherziamo per una buona mezz'oretta e più di una volta i miei occhi si sono intrisi di lacrime a causa delle stupidaggini che sta dicendo mio fratello. Spengo il cellulare e continuo ad ammirare il cielo stellato ancora per qualche istante. È davvero uno spettacolo meraviglioso! Se non fosse che non si trova lavoro come scienziata, beh...avrei sicuramente preso una laurea di astronomia.

Terra chiama Layla!

Che vuoi adesso?

Devi andare a dormire perché domani sarà una giornata stressante.

Il figlio della Luna (Da revisionare)Место, где живут истории. Откройте их для себя