Infermiera privata

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Layla Pov's

DRIN! DRIN! DRIN! DRIN!

La sveglia suona come ogni mattina alle 7:00 in punto. Ogni dannatissimo giorno questo arnese mi ricorda che inizia un'altra giornata di fuoco. Mi alzo sbadigliando come se non ci sia un domani dopo aver scalciato le coperte ai piedi del letto. Opto poi per una doccia veloce e fredda in modo da riprendere subito lucidità. Indosso una t-shirt color ambra e dei jeans attillati. Mangio una ciotola ci cereali con il latte in tutta fretta, andando subito dopo a lavarmi i denti in bagno. Sistemo i capelli in un'alta coda ed esco finalmente di casa con una borsa-studio a tracolla stracolma di libri. Mi dirigo in classe a passo svelto e noto con mia gran sorpresa Anastasia è tornata. Mi avvicino velocemente a lei e la abbraccio, stringendola forte a me. La mia amica rimane immobile e rigida per qualche istante per poi ricambiare con titubanza.

«Ana mi sei mancata tantissimo! Come mai non ha seguito i corsi durante l'intera settimana?»

«Mia madre mi ha portata con sé in uno dei suoi innumerevoli viaggi di lavoro e questa volta ha trascinato con noi anche Jace.»

«Il professore di chimica di laboratorio?!» Domando stupita.

«Sì, proprio lui. A proposito...»

Anastasia viene interrotta a causa dell'entrata in classe della docente che subito comincia a spiegare le funzioni lineari. Infastidita dall'interruzione e curiosa fino al midollo, mi avvicino all'orecchio di Anastasia e le sussurro: «A proposito di cosa?»

«Niente. Parliamo dopo.»

Subito dopo la professoressa ci richiama, invogliandoci al silenzio con estrema autorità. Sbuffo sonoramente, volgendo poi la mia attenzione sul libro di matematica. Cosa mi stava per dire Anastasia? Sono troppo curiosa!

Dì la verità!

Quale verità?! Illuminami!

Vuoi sapere di Jace. Ammettilo!

Perché non dici mai una cosa sensata?

Perché non accetti quello che provi?

Sentiamo la cavolata del secolo. Cosa dovrei provare nei confronti di quello lì?

Ti sei innamorata.

Taci! Io non mi sono innamorata di Jace. Uno: è il mio professore. Due: l'ho visto sì e no tre volte pertanto è impossibile che il mio cuore batta da un momento all'altro. Tre: lo reputo come un ragazzo dalla grande intelligenza ma anche dall'ego smisurato.

Quattro per la precisione. L'hai incontrato quattro volte.

Quattro volte. Contenta?

Soddisfatta.

Quattro: non lo conosco bene. Non posso innamorarmi di una persona di cui non so praticamente nulla e per di più detesto già da primo acchito.

Ma l'hai visto? È uno strafigo della madonna!

Grazie dell'informazione e ti ricordo che non sono ceca. Ammetto però a mio malgrado che è carino.

Carino?! Quello è una bomba sexy. Hai visto i suoi addominali scolpiti?

Diciamo che quando parlo con le persone le guardo in faccia e non studio altre parti del corpo. Vengo richiamata alla realtà dalla professoressa di matematica, notando con irritazione che la maggior parte degli occhi in classe sono rivolti alla sottoscritta.

«Signorina Black mi dica cos'è una funzione lineare.»

«Ecco...ehm...non lo so. Ero distratta. Mi scusi.» Ammetto.

Il figlio della Luna (Da revisionare)Where stories live. Discover now