Segreti svelati

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Layla Pov's

Sbadiglio rumorosamente, alzandomi controvoglia e camminando per casa come un mammut inferocito. Mi concedo una doccia calda e rigenerante, divorando poi in pochi istanti il mio croissant del sabato. Subito dopo però faccio una cosa insolita: mi dirigo, prima che potessi rendermene conto, nella casa di legno di Jace. Busso più volte fino a quando non viene ad aprirmi un ragazzo con il volto assonnato, i capelli arruffati ed il busto in bella mostra. Noto che ha ancora gli occhi impastati dal sonno, comprendendo bene che molto probabilmente fino a pochi minuti fa stava beatamente viaggiando nel regno di Morfeo. Entro in casa timidamente e lui chiude la porta alle mie spalle senza troppe cerimonie. Prende una maglietta e la indossa in pochi secondi. Subito dopo mi raggiunge in cucina e mi domanda: «Che ci fai qui? Ho da fare.»

«Sono venuta per scusarmi.» Ammetto, chinando leggermente il capo.

«Scusarti per cosa?»

«A dire il vero non lo so, però mi hai mandata fuori dall'aula ieri e quindi...»

Improvvisamente mi ritrovo tra il muro e lui. Mi guarda negli occhi con uno strano luccichio e senza preavviso il mio cuore comincia a scalpitare nel petto ed il respiro mi si mozza in gola quando si avvicina a me ancora un po'. Le gambe mi tremano ed il mio corpo riceve spasi impercettibili dall'esterno.

«Non lo sai?» Soffia a pochi centimetri da me.

Accenno un timido no con la testa, chinando poi il capo dato che ho le guance tinte di tutti i colori dell'arcobaleno. Che mi prende? Diamine Layla! Riprenditi! Jace continua ad osservarmi ma i suoi occhi sono ora concentrati sulle mie labbra. I nostri respiri si sfiorano, si toccano ed ora il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Improvvisamente si allontana da me con uno scatto deciso.

«Non lo sai? Non capisci il motivo per il quale ti ho cacciata? Bene! Sono il tuo docente ed il tuo comportamento non lo ritenevo opportuno!» Ringhia.

«Opportuno? Stavo chiacchierando con i miei amici. Non ti sei mai comportato così con gli altri, Jace!» Urlo di rimando.

Mi afferra prontamente per un gomito, gettandomi poi fuori dal suo appartamento.

«Da oggi in poi mi chiamerai Professor Moon.»

Mi sbatte la porta in faccia senza darmi l'agio di potergli rispondere come si deve. Infuriata come non mai, busso ripetutamente alla sua porta, ma il professore non accenna a farmi entrare nuovamente nel suo appartamento. Emetto un gridolino di frustrazione per poi correre fino al mio appartamento e crollare a terra. Lui non ci tiene a me, non gli sono mai importata veramente. Sono stata stupida a credere altro!

Invece no! Questa è solo la conferma che lui...

Sta' zitta per una buona volta! Tu mi hai confuso ancora di più le idee e mi hai fatto credere, anche se per poco, che lui fosse interessato realmente a me. Stavo infrangendo tutte le regole per...per...cado in un pianto disperato, stringendo il busto con le braccia. Jace Moon che cosa mi hai fatto?!

Il mese passa in fretta ed oggi è il 21 dicembre. Domani partirò per le vacanze natalizie e rivedrò finalmente i miei genitori e mio fratello. Che bello! Questa sera farò una sorpresa alla mia amica e le porterò il mio regalo di Natale anche se in anticipo. Sono le 20:00 e sia Robert che Jake bussano alla mia porta.

«Buona sera, perché ci hai inviato un sms con scritto S.O.S?» Domanda sorridente Jake.

Li faccio accomodare raggiante come in poche occasioni e li spiego il mio piano. Al posto di essere d'accordo con me, mi dicono di rimanere a casa. Capisco che c'è sotto qualcosa così affermo: «Va bene però domani mattina con o senza il vostro consenso andrò da Anastasia per darle il mio regalo. Questi sono i vostri.»

Il figlio della Luna (Da revisionare)Where stories live. Discover now