Capitolo 30

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CAPITOLO 30: Il ritorno.

Quel brivido improvviso... Non significava niente di buono. Nessuno se ne accorse della mia proccupazione, nessuno tranne Yuno che mi vide piuttosto turbato, come non lo ero mai stato fino ad ora, dovevo essere felice, contento per la straordinaria vittoria, invece niente, avevo uno sguardo piuttosto preoccupato, quasi perso nel vuoto: "Kyle, che hai?" disse Yuno, piuttosto preoccupata, io risposi semplicemente: "Niente, stai tranquilla" e finì con un sorriso piuttosto beffardo, da bugiardo.

Ci fu un'attino di silenzio totale, successivamente Yuno mi disse: "Non ci credo, oramai ti conosco fin troppo bene Kyle", finito di parlare mi prese per il braccio, strattonandomi da una parte all'altra, poi mi sbattè dietro a un camper dicendomi: "Forza, ora siamo da soli... Parla". Non sapevo veramente che dire, era una sensazione troppo strana, stavo proprio per dirgli della mia sensazione, quando un boato, come di una creatura immensa, si fece sentire. Fu un suono cupo, oscuro, quasi diabolico, talmente cupo che mi mise il terrore non appena lo sentì. Fu un suono davvero tanto immenso e pauroso, io e Yuno, appena sentimmo quel suono, ci girammo nella direzione del suono, o meglio dalla parte in cui pensavamo venisse, perché sembrava venisse in tre punti diversi e notammo il cielo. Era di un colore rosso, quasi sull'arancione con diverse chiazze, penso che si trattavano di nuvole, di un colore nero scuro. Yuno mi prese la mano, per la paura penso, e io, gliela strinsi più forte che potevo, per dimostargli che non c'era niente di cui avere paura, che c'ero io, pronto a proteggerla qualsiasi cosa ci avrebbe attaccato.

Arrivarono immediatamente Ale, Isaai e André, per colpa del frastuono. "Cosa diavolo sta succedendo? Cos'è questo rumore?" disse Ale appena arrivato, io gli risposi, contemporaneamente con Yuno: "Non lo sappiamo Ale, è stato piuttosto improvviso e..." mentre parlavo mi rigirai verso il luogo in cui pensavamo arrivasse il boato e notai uno stranissimo corpo, o meglio, essere, che stava arrivando verso di noi, sembrava puntasse proprio l'accampamento.

Aveva una forma piuttosto strana, era pittosto muscoloso e aveva su una spalla una specie di spuntone, mentre la testa era di una forma, quasi ovale, aveva dei denti da carnivoro con delle zanne immense. Mentre il resto del suo corpo sembrava quasi putrefatto. Era la prima volta che notammo un'essere così, di quella forma. Non sapevamo nemmeno se era umano.

"Ma che diavolo..?" disse Yuno, totalmente spavenata nel vedere quell'orrore, poi, questo stesso essere alzò la testa in direzione del cielo, allargò le braccia, quasi a invocare una divinità e, ripropose quasi lo stesso boato di prima, però questa volta fu molto più acuto e potente, infatti ci dovemmo tappare le orecchie, per non rischiare di perdere l'udito. Finito di gridare, dissi in modo pensante, scattando la curiosità di tutti: "Quel grido strano, sembra quasi come se...", tutti volevano sentire la mia teoria infatti: "Cosa... Come se, cosa?" disse Yuno preoccupata più degli altri, "Come se stesse chiamando qualcuno, un grido di richiamo per altri esseri come quelli". La mia teoria ebbe successo, infatti da dietro di lui, sbucarono una miriade di zombi. Ma non solo davanti a noi erano comparsi tutti questi, ma anche dietro di noi con a "capo" un altro di questi esseri. Ci trovavamo in mezzo a due eserciti di zombi. Alzai la testa in cerca di una soluzione, di una strategia, ma iniziò semplicemente a piovere, come se dovesse succedere qualcosa di brutto, come un brutto presagio per qualcosa che sarebbe successo.

Mi rigirai verso l'esercito davanti e a noi e... "Tu?!" dissi io con gli occhi spalancati, quasi come se non potevo crederci, anche Yuno, aveva capito chi era, infatti rimase alibita, terrorizzata nel vedere ciò che avevo visto io.

Quell'essere che avevamo riconsciuto scomparve improvvisamente, lasciando come un'ombra dietro di se, successivamente, Ale ci chiede: "Kyle, chi era?" rimasi in silenzio per un breve istante, poi, proprio mentre stavo per rispondere ad Ale, un'altra voce rispose per me: "Quell'uomo era Erick, colui che ha iniziato tutto questo... È questo che volevi dire, vero Kyle?" mi girai improvvisamente, era dietro di noi. Era cambiato un sacco dall'ultima volta, pensavamo io ed Yuno che fosse morto dentro al bunker per quell'attacco di Yuno. Aveva una cicatrice sull'occhio destro, capelli lunghi neri con delle ciocche di un colore bianco e il braccio che non doveva avere più, era di un colore nero, proprio come il suo potere. "ERICK!?" dicemmo io e Yuno contemporaneamente con una paura negli occhi, perché sapevano perfettamente quello che era capace di fare. "Si Kyle, Yuno... Sono proprio io, pensavate di sbarazzarci du me cosi facilmente, vero? AHHAHAH" e concluse la frase con una delle sue risate veramente diaboliche.

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