Capitolo 1

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            -Uno sguardo al futuro-

Correva l’anno 2147, l’umanità dopo migliaia di anni stava entrando in una nuova fase evolutiva, si stava adattando al nuovo territorio. Molte persone, o meglio, molti sapiens stavano iniziando ad evolversi, ovvero si stavano “trasformando” in una nuova specie, la specie che prenderà il controllo del pianeta prima o poi.

Solo in pochi, anzi, in pochissimi sapevano di questo fatto, di questa trasformazione genetica, i migliori sul campo scientifico, quindi pure io. Non per vantarmi, ma sono uno dei migliori scienziati americani presenti sulla terra. Sono Kyle Foresth, ho 33 anni e sono uno dei pochi scienziati capaci presenti qui dentro. Sono gentile, coraggioso, fuocoso, ma anche molto fifone. Si, sono molto fifone e ho paura di tutto. Sono terrorizzato da tutto ciò che mi circonda. Però sono anche determinato nel raggiungere un obbiettivo, perché qualunque cosa che io voglio fare in qualche modo, la faccio. Sono abbastanza alto, magro, con capelli corti e marroni che stanno lentamente diventando bianchi.

Noi tutti eravamo rinchiusi all’interno di un bunker militare sottoterra, a causa delle interferenze quasi assenti  nelle ricerche e nei test per la ricerca e lo sviluppo. Il bunker, al contrario di quanto possiate immaginare, era un posto magnifico! Esso sembrava quasi una navicella spaziale, tutta illuminata, piena di cose futuristiche. Le ricerche da fare erano rese molto semplici data la qualità e la quantità di apparecchiature scientifiche all'avanguardia . Il bunker si estandeva su diversi piani: più il piano era in alto, meno importante era la ricerca, ma più si avvicinava al basso, verso il centroterra, più le ricerche si facevano pericolose e importanti.

Sopra era un schifezza. Il fuori dal bunker era un ammasso di desolazione, paura, povertà e rabbia, tanta rabbia. La rabbia era dovuta alla tragica sconfitta in una guerra contro i Giapponesi all’incirca 10 anni fa, dove mori anche mia moglie, l’amore della mia vita. Grazie a questa distruzione, l’umanità si era arretrata un casino e le innovazioni tecnologiche le avevamo tenute tutte noi per i nostri esperimenti. Era tutto distrutto, niente case in piedi, niente alberi, niente prati.. sembrava quasi quasi il deserto del Sahara, solo con qualche struttura barcollante. La gente dormiva se poteva nei dormitori, i quali erano pochi e per lo più affollati sempre di famiglie benestanti che si potevano permettere il prezzo di listino di questi. Gli unici che riuscivano a cavarsela in qualche modo furono quelli che lavoravano all’interno del bunker, dove avevano un letto e una camera, i politici, che con gli ultimi disastri si erano radunati tutti e si erano nascosti da qualche parte e tutti coloro che lavoravano alla NASA, perché grazie a questa società potevano affittare un dormitorio tutto per loro.

Noi scienziati stiamo lavorando per capire il perché, il come mai l’umanità si stava evolvendo proprio adesso, del come si stava evolvendo e soprattutto del perché. Questi “prescelti”, cosi li chiamiamo noi, non sono proprio la fase evolutiva, ma semmai la chiave dell’evoluzione del genere umano, la chiave mancante tra noi e la prossima specie evolutiva. Non sono tanti questi “prescelti”, sono all’incirca un migliaio, massimo due, e lavorano tutti quanti in ambito scientifico, ingegneristico e nucleare, questo perché sono molto intelligenti rispetto a noi.

Il nostro compito? Cercare di usare questi prescelti per riformare il mondo, per rendere migliore il mondo e ricostruirlo, farlo ritornare ai suoi antichi splendori.

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