Capitolo 17

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CAPITOLO 17: L'accampamento.

Eravamo finalmente arrivati, stavo scrutando il paesaggio non appena lo vidi: sembrava quasi un accampamento militare, pieno di camper, macchine dell'esercito, depositi di armi.. Sembrava di essere davvero in un posto dell'esercito, era quasi fantastico.

Fui terrorizzato nel sapere chi era quell'uomo, sapevo che era pericoloso, ma non pensavo cosi tanto pericoloso da controllare un gruppo di minimo 500 persone ad occhio. "Perché mi stavate cercando?" dissi ad Alexander, lui mi rispose facendomi salire un'ansia incredibile: "Lo scoprirai se mi seguirai all'interno dell'accampamento. Seguimi all'interno". Ovviamente non potevo dire di no, quindi lo seguì senza dire se e ma. "Come puoi vedere Kyle," iniziò lui "Siamo in pochi, anzi in pochissimi, sembriamo tanti, ma se ti mettessi a contarli uno ad uno, scopriresti che siamo davvero in pochi... Noi siamo i pochi sopravvissuti all'esplosione, solo perché quello che voi chiamate Gene Z si è evoluto, tramutandosi nella sua forma finale. Siamo immortali, come te". Ovviamente lui, non sapeva niente ancora dei poteri, io non gli dissi nulla, volevo rispettare la scelta di Yubo. Entrammo finalmente nel accampamento, l'aria che si respirava era piuttosto pesante, all'interno si trovavano un sacco di persone ferite da tutte le parti, da chi non aveva una gamba, a chi aveva un buco nella pancia, insomma.. C'era un sacco di sofferenza, ma quello che mi colpì di più fu nel vedere una famiglia,forse l'ultima famiglia sopravvissuta. Mi commossi nell'istante che questa famiglia si abbracciò tutti e tre insieme, madre, padre e figlioletto di quasi 5 anni a occhio e croce, erano felici di essere insieme.

La visita all'interno dell'accampamento: "Qui, come potrai vedere si trova l'infermeria, dove vengono soccorsi i nostri soldati da come puoi vere dalle persone ferite". Ci spostammo di una trentina di metri e si trovavano due camper: "Qui e dove si mangia tutti assieme, nessuno mangia senza un compagno.. Siamo un gruppo molto unito, siamo quasi cone una grande famiglia" la mia mente era completamente piena, mi stava scoppiando, però ero rilassato nel vedere un gruppo di persone che collaboravano così duramente per la sopravvivenza, "ed infine l'ultima attrazione del nostro accampamento, questo immenso tendone, dove vengono svolti due compiti:

-il primo è organizzarci per i vari piani;

-il secondo serve come laboratorio di ricerca, ovvero dove lavorerai tu.".

Ero impietrito, quest'uomo voleva già comandarmi a bacchetta? Come si permetteva? "Come puoi tu comandarmi in questo modo, non sono il burattino di nessuno!" dissi, nel frattempo la mia mano si racchiuse in un pugno che era diretto alla sua brutta faccia, ma lui con una mossa strana devio il mio colpo e mi mise al tappeto con un altro pugno diretto nella mia pancia: "Kyle, tutto questo è il tuo destino". Ero stordito, ma allo stesso tempo incuriosito su ciòche voleva dirmi, ero per terra, ancora stordito dal pugno, ma volevo ascoltare esattamente quello che mi stava dicendo in quel momento "Adesso come adesso, i sopravvissuti, quelli che non si sono trasformati sono all'incirca in 15 mila persone in tutto il mondo. Ci sono due fazioni di sopravvissuti, la nostra, che come puoi vedere siamo pochi, ed alcuni inesperti in un campo da guerra, con molti ragazzi, mentre la maggior parte sono con un'uomo, un certo Ener Dortmast, che ha dichiarato apertamente che questo potere, questa immortalità era una cosa dovuta da Dio, e quindi perché ritornare quei poveri "sfigati" che eravamo prima? Quella è la sua idea, quella fazione oltretutto, ha preso il nome di <T.C.N>, il loro compito, come avrai capito e di sbarazzarsi di noi, o comunque di tutti coloro che non accettano questo dono. Invece noi siamo i P.L.L. Una società che vuole riportare tutto alla normalità, e per farlo ci servi tu Kyle, tu e le tue ricerche, e la tua fantastica intelligenza". Rimasi impietrito, sul come mi volevano all'interno, ma soprattutto, perché proprio me: "Perché tra tutti gli scienziati proprio io, perché non un altro?" gli chiesi io con aria turbata, ancora per terra. Alexander mi lascio rialzare, avevo un male al braccio incredibile, aspettò un momento e mi rispose: "Perché te sei l'unica persona di cui possa fidarmi, oltre a Yuno... Mi conoscevi già da un bel po', ma come prevedevo ti hanno fatto il lavaggio del cervello e ti hanno fatto dimenticare tutto quanto, ma sono sicuro che prima o poi ti ricorderai di tutto. Per adesso posso dirti solamente che io e te un tempo eravamo amici, migliori amici, eravamo come fratelli. Più di questo non posso dirti adesso". Rimasi sconvolto da quello che mi aveva detto, come mi avevano fatto il lavaggio del cervello, ma soprattutto chi e perché.. La testa mi stava scoppiando, non sapevo a chi credere, se alla vita che avevo vissuto oppure a loro due, Ale e Yuno, due persone a me sconosciute, ma gia viste da qualche parte. "Ebbene Kyle, cosa decidi? Ti vuoi unire a noi?" io prima di rispondere, abbassai lo sguardo in direzioni delle mani davanti a me, che si stavano chiudendo in un pugno, di conseguenza rialzai lo sguardo con degli occhi determinati e sinceri e risposi: "Va bene Ale, accetto di unirmi a voi, ma solo ad una condizione. Dovete dirmi chi e cosa ero. Ok?" lui sorrise, anzi, sorrise in realta anche Yuno e mi disse: "D'accordo, ora sei ufficialmente un membro dei P.L.L".

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