Capitolo 26

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CAPITOLO 26: Ritorno all'accampamento.

Ero in ginocchio, in lacrime amare, stavo provando una paura, quasi terrore per quello che mi aveva detto Yuno. Ale si rialzò e venne verso di me, si teneva un braccio e camminava anche abbastanza zoppo, penso che era per l'effetto del colpo di Ener, già, Ener, dopo quello che era successo era ancora agonizzante per terra dal dolore, in una pozza di sangue: "Tutto bene Kyle?" disse lui con voce triste per aver perso l'opportunità di proteggerci e anche per aver perso contro il suo peggior nemico. Io non stavo affatto bene, piangevo con delle lacrimone, come se mi avessero ucciso un familiare o qualcosa del genere, avevo lo sguardo proprio perso totalmente nel vuoto, mi trovavo anzi, volevo trovarmi in un sogno bellissimo, ma la realtà era li, alla mia vista, desideravo così tanto che Yumo non mi avesse detto quelle cose, ma purtroppo era tutto vero, ero perso, senza piu niente per cui lottare, Yuno, nel vedermi quello stato, era rimasta in silenzio davanti a me, in piedi con le mani incrociate davanti al petto, ma soprattutto connla testa molto bassa, a coprire gli occhi con i suoi bellissimi capelli.

"Dai Kyle alzati" disse Ale rivolto a me, che oramai era a poco più di qualche passo: "..." non risposi, preferivo rimanere zitto,ero ancora sotto shock per ciò che era successo, Ale capì tutto e mi prese sulle sue spalle, come si faceva con un bambino quando non aveva più voglia di camminare. Sembravo morto non solo fuori perché ero senza forze, ma anche, anzi, soprattutto dentro, mi sembrava di essere un un peso morto, ero immerso totalmente nei miei pensieri, a ciò che mi aveva detto Yuno, a ciò che avrei fatto successivamente, a ciò che sarei diventato per colpa di questa mia malattia, perché in questo momento pensavo che questo Gene Z, oramai non era più un "pregio", ma un difetto, una malattia, per colpa di questo stavo cambiando e nella mia testa, non sapevo più che pensare, ero totalmente perso, con i miei occhi non riuscivo più a vedere niente, ad un tratto divento tutto buio, chiusi gli occhi perché si erano fatti pesanti, ma non mi addormentai subito, infatti per un breve preiodo riuscì solo a sentire le voci e i dialoghi che potevano fare Yuno e Ale.

"Si è addormentato Yuno, ora possiamo parlare" disse ale con un tono da capo e molto curioso, "Si, hai ragione, devo chiarire con te... Io mi sono innamorata di Kyle, Ale, questo sentimento purtroppo non posso reprimerlo come se niente fosse, è troppo forte, senza contare che io ero già innamorata di lui molto tempo fa, già da bambini". Anche lo sguardo di Ale entro nel vuoto, poi aggiunse: "Allora spero siate felici, spero che sia quello giusto e che ti faccia sempre sorridere, io ti amo, ma sapevo fin dal principio che questo non sarebbe durato, che questo giorno prima o poi sarebbe arrivato" Yuno, incominciò a piangere per quello che era successo poco prima, perche mi aveva trattato molto male, ed io ero completamente sotto shock da cio che mi aveva detto: "Ale... Quando si sveglierà, ricordati di dirgli quanto ci tengo a lui" "Perché io... Non puoi dirglielo tu? Non avrai mica intenzione di..?" disse Ale con un tono spaventato, ma allo stesso tempo curioso, i due si fermarono, Yuno si mise davanti, faccia a faccia ad Ale e gli disse: "Si, ho intenzione di andare via, il più lontano da Kyle... Ha bisogno di pensare a tutto ciò che ci è successo, e pure io" era triste, molto triste, lo riuscivo a capire dal suo tono di voce. Poi piu nulla, mi addormentai seriamente col suono delle lacrime sue per terra.

Arrivammo all'accampamento tutti indenni per fortuna, Ale mi posò con molta fatica in un lettone dell'infermertia, ero completamente ricoperto di sangue, avevo tagli e ferite da tutte le parti ed il mio corpo aveva raggiunto il limite fisico, senza parlare del limite psicologico alla quale ero arrivato.

Passarono due giorni, due giorni completamente addormentato, o meglio, in uno stato di dormiveglia, due giorni nei quali Yuno mi restò sempre accanto, giorno e notte, lo sapevo perché in qualche modo strano, riuscivo a sentire la sua voce e le sue lacrime scendere sul mio viso e su tutto il mio corpo. Si stava sentendo in colpa per tutto ciò che mi aveva detto. Il giorno in cui mi svegliai, notai subito una cosa strana, ovvero Yuno che non si trovava di fianco a me. Mi volevo alzare, ma il dolore ancora per le ferite provocate dallo scontro, era troppo doloroso, infatti non mi mossi finché per mia fortuna spacciata, la sentivo salutare tutti, proprio mentre stava iniziando ad andare via, perché aveva salutato tutti, mi alza con non pochi sforzi da quel letto. Stavo cercando di appoggiarmi a qualunque cosa pur di andare da Yuno, mi scontrai persino con Ale, ma lui mi fece passare subito, capendo forse quello che volevo fare, non riuscivo a capire il motivo, ma in quel momento avevo altro a cui pensare così, gli tirai solo un'occhiata strana, ma notai che anche lui stava piangendo. Penso che fosse perché non era riuscita a trattenerla, così capì che dovevo andare il più veloce possibile verso Yuno.

Stavo cercando di correre, ma barcollavo ogni due passi, senza contare che rifiatavo ogni 4 passi, ero ancora sfinito, stavo portando il mio corpo oltre il suo limite.

Riuscì a trovarla, o meglio, la intravidi: era un centinaio di metri fuori dall'accampamento, sapendo che non sarei mai riuscito a raggiungerla gli gridai contro con tutta la voce che mi era rimasta: "YUNOOOOOOOO!!!!" Lei, sentendo il suo nome si voltò subito, ma non si sarebbe mai immaginata di vedermi lì, sfinito, pronto a tenerla con se, completamente bendato su tutto il corpo. Cosi si commosse e io ripresi a gridare ancora più forte di prima: "NON PUOI ANDARTENE, IO TI AMO!" finito la frase, non ebbi veramente più le forze di rimanere in piedi e caddi, quasi come un sacco di patate in ginocchio. Non si Rava avvicinando neanche di un centimetro, era ferma, quasi come se fosse pietrificata, ma nel vedermi iniziare a perdere qualche lacrima dai miei occhi, si mise a correre verso di me. Io iniziai a cadere in avanti, ma lei corse con tutta la velocità che riusciva ad avere e mi prese la testa, mi girò e mi mise sulle sue cosce. Le sue mani stavano accarezzando i miei capelli, come se non lo avesse mai fatto, le sue lacrime cadevano sul mio viso, sembrava una dea, era davvero bellissima vederla sorridere per la gioia con le lacrime a fortificare questo legame: "Anch'io ti amo Kyle, ti ho sempre amato sin da quando eravamo piccoli, ma vederti in quello stato... Mi ha fatto ripensare a varie cose... A cose brutte.. Non posso Kyle, ho paura di te quando sei in quello stato" disse lei mentre singhiozzava con le lacrime sul suo viso. Io gli risposi di tutta botta: "Io l'unica cosa che voglio e proteggerti, non posso pensare di vivere senza di te" le mie parole l'avevano colpita penso, perche subito dopo con le lacrime che oramai erano arrivate alle sue labbra mi disse: "Ti amo Kyle" mentre si avvicinava alle mie labbra secche.

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