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Dopo aver fatto colazione insieme, dato che per andare a lavoro mancano ancora due ore, decidiamo di fare un giro in città.
<< Guarda, Daniel! >> esclamo indicando una macchinetta dei pupazzi.
<< Vuoi un pupazzo? >> chiede divertito.
<< Riusciresti a prenderlo per me? >> gli faccio gli occhi dolci e lui annuisce, poi alza le mani.
<< Non è detto che ci riesca, ma ci posso provare. >>
Incrocio le braccia al petto: << Lo so che è un'impresa difficile, ma fallo per me. Prova a prenderlo pensando che quel pupazzo sarà destinato a me.
Daniel scoppia a ridere. << Okay, ma come ho detto ci proverò. Tu intanto scegli il pupazzo. >> dice ed io mi concentro cercando il pupazzo prescelto.
<< Quello! >>
Indico una scimmietta sorridente, ma buffa. Sembra vera per quanto è fatta bene.
<< E scimmietta sia. >>
Daniel prende alcuni spiccioli dalla tasca dei pantaloni, poi li inserisce nella macchinetta. Il braccio prende a muoversi e io mi concentro su di esso, e Daniel fa lo stesso.
<< Prendilo per me. >>
<< Tesoro, se mi distrai il pupazzo non lo prendiamo neanche per l'anno prossimo. >> dice sospirando esasperato.
Lo so, ma io con i pupazzi torno almeno di quindici anni indietro, il che significa che torno ad avere dieci anni; ed io a dieci anni uscivo pazza per i pupazzi. Come ancora oggi d'altronde.

Dopo il settimo tentativo, dico a Daniel di rinunciare e di non spendere più soldi. Rischierà di impoverirsi così facendo. Lo sapevo, di certo non mi aspettavo una cosa diversa dal fatto che quelle stupide macchinette sono fatte solo per rubarti soldi.
<< Ti va un gelato? >> mi chiede, ed io annuisco perché non si può dire di no ad un gelato.
Mi prende per mano e ci incamminiamo diretti verso la gelateria, e quando entriamo,
Daniel mi porta una mano dietro la schiena accompagnandomi al banco per decidere il gusto.
<< Che gusto vuoi, tesoro? >>
Guardo attentamente i gusti di gelato, poi i miei occhi cadono sulla macchina dello zucchero filato.
I miei occhi si illuminano.
<< Daniel! >> strillo come una bambina.
Lo vedo sussultare e avvicinarsi a me con il sorriso sulle labbra.
<< Tesoro...? >>
Punto il dito sullo zucchero filato:
<< Voglio quello! >> faccio gli occhi dolci.
Scoppia a ridere, mi abbraccia e mi bacia i capelli.
<< Sei proprio una bambina,
tesoro. >>
Si volta verso la signora e ne prende uno. Ne prende un po' e me lo porta alla bocca.
Chiudo gli occhi e poi li punto su di lui: << Mmmh... >> è ciò che riesco a dire.
Ne prende un altro po' e se lo porta alla bocca. Annuisce mentre manda giù:
<< Buono. >>
Si lecca le dita e io sorrido, poi mi bacia
lentamente, poi bramoso. Le sue mani mi sfiorano le guance; poi una scivola giù fino al mio sedere, mi sfiora delicatamente, poi mi colpisce.
<< Ahi! >> frigno.
Daniel mi si avvicina: << Ti sei fatta male? Non è stato provocante? >>
Ridacchio e lo spingo via. << Sei un delinquente. >>
Daniel scoppia a ridere: << Cosa? Io un delinquente? >> continua a ridere a crepapelle e io mi sciolgo completamente.
<< Per una sculacciata? >>
Faccio spallucce: << È pur sempre una sculacciata. >>
<< Ti farei ben altro... >> dice con voce seducente e avanzando verso di me autoritario.
Con una mano sul suo petto lo blocco, ancora.
<< Dobbiamo andare a lavoro. È
ora. >>
Alza gli occhi al cielo e sbuffa.
<< Andiamo. >> mi porta un braccio sulle spalle e insieme andiamo alla macchina.
Si può desiderare che passi l'intera giornata per arrivare al momento in cui saremo in compagnia della persona amata? Il momento che aspettiamo più di tutto?
È questo che desidero. Che il tempo passi all'istante e che quando saremo finalmente soli, si fermi. Ma il tempo scorre e non possiamo farci niente.
Il tempo scorre decidendo il nostro destino, quello che saremo, quello che ci accadrà, e niente e nessuno lo potrà impedire.

Questa volta la fortuna è stata dalla mia parte e la giornata è passata in fretta. Così in fretta che non mi sono nemmeno resa conto di essere a fine giornata.
<< Kristeen, posso parlarti? >> Freddy mi chiama dal suo ufficio non appena mi vede passare. 
Entro e chiudo la porta alle mie spalle.
<< Si, Freddy. Volevi dirmi
qualcosa? >>
Porto le mani dietro la schiena e resto in piedi alla porta, ma lui mi fa segno di sedermi.
Scuoto la testa e rifiuto gentilmente.
<< Hai da fare? Se hai da fare possiamo parlare anche domani, non è una cosa importante. >>
<< No. Cioè si, ma dimmi pure. Non ti preoccupare. >> gli sorrido e lui ridacchia.
<< Mi piaci ragazza. Sei un tesoro. >>
Sorrido. Daniel mi sta aspettando al piano di sotto e non l'ho avvertito che lo raggiungerò tra un po'.
Prendo il cellulare e comincio a digitare un messaggio che lo avverte che Freddy mi ha trattenuta in ufficio e che arriverò tra pochi minuti.
<< Kristeen, cara... Non voglio che tu faccia tardi. Vai pure, come ho detto non è una cosa importante. >>
Scuoto la testa: << No, ma... >>
D'un tratto la porta si spalanca e compare Daniel con il fiatone.
<< Freddy! >> esclama.
Ma cosa gli è preso? Perché è salito?
<< Daniel, cosa succede? >> Freddy si alza preoccupato dalla sedia e gli va incontro.
<< Lo puoi dire anche a me. >> dice cercando di prendere fiato.
Freddy inarca un sopracciglio e io lo guardo confusa.
<< Cosa? >> chiede Freddy.
<< Quello che le devi dire. >>
<< Non è niente di importante. Volevo chiederle come andava a casa, a
lavoro. >> detto questo Daniel sembra rilassarsi.
<< Ah, okay. Io però la stavo aspettando. >>
<< Ma io le ho detto che se voleva poteva andare. >>
<< Bene. Andiamo? >> Daniel si volta verso di me.
<< Okay. >>
Una volta arrivati a casa di Daniel, entriamo e io mi siedo sul divano, accendo la TV e comincio a girare qualche canale.
Daniel fa il suo ingresso in salotto e mi si avvicina. Mi posa un bacio sulle labbra, poi si posiziona davanti a me con le mani sul divano ai due lati del mio corpo.
<< Sai, io sono un egoista. >> dice con estrema sicurezza.
Ridacchio perché la cosa mi sembra alquanto buffa: << Perché? >> chiedo.
<< Perché ti voglio tutta per me. >>  mi accarezza la guancia e io chiudo gli occhi.
No, sbagliato. Non è buffa. Se pensa questo, allora la pensiamo proprio uguale: << Anche io sono egoista allora. >> dico e lui mi bacia.
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Buona domenica e buona lettura! ♥️

Fotografandoti{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora