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Spalanco gli occhi: << Cosa? >>
Mi guarda nervoso: << Sposami. >>
Scoppio a ridere e gli poggio le mani sul petto: << Stai scherzando, vero? >>
Mi guarda interdetto: << Si. >>
Sospiro di sollievo: << Se invece stessi dicendo sul serio? >> chiede un tratto lasciandomi di sasso.
<< Daniel, no. >>
Prendo le distanze e lui mi viene dietro: << Perché no? >>
Mi fermo voltandomi verso di lui e per poco non mi finisce addosso.
<< Daniel, credevo stessi
scherzando. >> scoppio in una risata nervosa.
<< Kristeen... >>
<< Daniel, no. Ti prego vai via. >>
Indico la porta, e lui con la delusione sul volto, raccoglie le sue cose e va via.
Resto seduta sul divano, ancora sorpresa, scossa da questa sua inaspettata proposta.
Qualunque donna desidererebbe ricevere una proposta del genere, ma non così presto.
Ci conosciamo da sei mesi e stiamo insieme da nemmeno due.
Desidero scacciare questo pensiero e comincio a fare qualcosa, qualsiasi cosa: cucinare, parlare al telefono con Dan, guardare la TV, ordinare la camera.

Apro gli occhi e guardo fuori la finestra, un'altra giornata è iniziata.
Questa mattina al lavoro vedrò Daniel, ieri dopo che l'ho cacciato di casa non l'ho più sentito per tutta la serata.
Sospiro, prevedo una lunga giornata.
Mi alzo dal letto e vado in cucina per fare colazione.
<< Buongiorno, papà. >>
<< Buongiorno. >> mi sorride lievemente.
Sta ancora male per aver rotto con Hanna. Dice di stare meglio, ma io non ci credo. Glielo leggo in faccia che sta soffrendo.
<< Hai già fatto colazione? >> chiedo e lui scuote la testa.
<< La fai con me? >> gli sorrido ma lui niente. Resta impassibile.
Scuote la testa.
<< Vado a sdraiarmi sul letto. Buona giornata. >> dice e con le spalle curve, testa bassa e con passo lento, attraversa il corridoio per poi scomparire nella sua camera da letto.
Sospiro e prendo un po' di succo di frutta dal frigo, un po' di biscotti e faccio colazione.
Dopo aver messo tutto in ordine in cucina, vado a lavarmi e poi a vestirmi, e una volta pronta esco di casa.

Arrivo all'edificio leggermente in anticipo, il che significherebbe che se solo incontrassi Daniel per i corridoi, potremmo parlare, e ora non ho voglia di parlare di quello che è successo ieri a casa.
Tiro un profondo respiro ed entro aspettandomi di tutto.
<< Kristeen! >>
Non ho ancora messo piede dentro e già sento la sua voce. Mi volto e lo scopro a corrermi incontro con la sua borsa contenente la macchina fotografica.
<< Daniel... >> sussurro.
Quando ormai mi è vicino, il mio cuore comincia a battermi forte nel petto.
Mi prende la mano e io la tiro via, non perché lo volessi, ma perché è stata una cosa istintiva.
Daniel mi guarda con occhi tristi.
<< Se per quello ho rovinato tutto, sono un gran coglione, e scusami. Ti prego. >> mi supplica e questa volta sono io a prendergli la mano e lui me la stringe.
Mi avvicino a lui e avvolge le braccia attorno alle mie spalle, mi stringe forte, poi mi bacia sui capelli e mi dice:
<< Sono stato un idiota. L'ho capito solo dopo essermene andato. Ho capito di aver sbagliato a dire quella cosa, è stata una cosa senza senso. Ti prego perdonami. >>
Fisso le sue labbra e muoio dalla voglia di baciarlo, così seguo il mio istinto e mi alzo sulle punte per baciarlo.
Lui porta una mano dietro la mia nuca e con l'altra mi tiene per un fianco, cosicché non possa allontanarmi da lui, e infila la lingua nella mia bocca giocando con la mia, facendoci l'amore ogni volta che la sfiora.
D'un tratto ricordo di essere davanti l'entrata dove potrebbe vederci qualcuno o Freddy, così con una mano sul suo petto lo spingo indietro interrompendo il bacio.
<< Dobbiamo stare attenti. >> dico e lui annuisce. Si sistema la borsa sulla spalla e mi prende per mano e insieme entriamo.
<< Elizabeth si sposa. Siamo stati invitati al matrimonio. >>
Inarco un sopracciglio: << Elizabeth chi? >> chiedo.
<< La figlia di Freddy. >> spiega.
Spalanco gli occhi: << Freddy ha una figlia? >>
Annuisce. << Non lo sapevi? >>
Scuoto la testa e Daniel ridacchia.
<< Ora lo sai. >>
<< E perché ci avrebbe invitato? >>
Fa spallucce: << Non lo so. Forse gli stiamo simpatici. Ha invitato solo noi qui dentro. >>
<< Davvero? >>
Annuisce con la testa due volte.
<< E quando sarebbe? >>
Fa una risata nervosa e si gratta in testa.
<< Oggi. >>
Spalanco gli occhi. << Come oggi? >> esclamo esterrefatta.
<< Oggi. Cioè questa sera. Sarà una cosa veloce, il bello è la festa, no? >>
Alzo gli occhi al cielo. << La cerimonia è importante, non la festa. >>
Fa spallucce.
<< Ma un preavviso no? >>
<< Volevi l'invito? >>
Annuisco e incrocio le braccia al petto.
<< È così che si fa, no? >>
Sbuffa: << Dai, tesoro. Cosa vuoi che importi. >> mi abbraccia e io avvolgo le braccia sui suoi fianchi stringendomi a lui.

Sono quasi pronta, ho indossato un vestito nero lungo con le spalline e una scollatura dietro che lascia la schiena scoperta, quasi tutta, è stretto in vita e scende morbido a terra, ho messo le mie care décolleté nere, una piccola borsetta argentata dove posso metterci solo il cellulare per quanto è piccola, e un copri spalle.
Suonano il campanello e io so già chi è. Vado ad aprire e mi ritrovo un Daniel del tutto diverso.
Uno smoking nero, che gli sta una meraviglia, da sotto indossa una camicia bianca.
<< Niente cravatta? >> chiedo squadrando da capo a piedi.
Scuote la testa. << Non mi
piacciono. >>
<< Ma non puoi andare al matrimonio senza cravatta. >>
Annuisce: << Si che posso. >>
<< Posso darti una cravatta di mio padre. Ce n'è una che potrebbe starci molto bene. >>
<< Io non ti dico come vestirti, giusto? Quindi non rompere il cazzo. La cravatta non la metto. >> sbotta e io resto di sasso. Non mi ha mai parlato in questo modo.
Mi acciglio. << Vattene via! >> strillo e indico la porta.
<< Dai, andiamo. >> dice, ma io scuoto la testa.
Fa per prendermi un braccio ma lo tiro via. Allora lui fa un passo verso di me e io uno indietro.
<< No. Io vado da sola. Tu vai per conto tuo. >>
Sventola le braccia in aria dal nervoso: << Smettila di fare la bambina e andiamo. >>
Scuoto la testa: << Non mi hai mai parlato in quel modo, Daniel... >>
Si rabbuia e si scusa, ma io non posso dargliela vinta ogni volta, quindi scuoto la testa e incrocio le braccia al petto aspettando che se ne vada.
<< Ma che cazzo! Kristeen! >> sbraita, ma io ormai ho deciso.
<< Mi hai rotto. Fa' come vuoi. >>
Mi volta le spalle e va via uscendo dalla porta e chiudendola violentemente.
Sussulto per il rumore forte e sospiro esasperata.
Non può credere di potermi parlare in quel modo e poi credere di potersi fare perdonare, così da un momento all'altro.
Prendo la mia roba ed esco di casa diretta in chiesa.
La cerimonia dovrebbe iniziare tra mezz'ora e io sono a piedi, con un vestito lungo fino a terra e un paio di tacchi alti dieci centimetri. Spero di arrivare in tempo.

La cerimonia è stata fantastica; d'altronde come tutte i matrimoni. Spero un giorno di poter realizzare anche io il mio sogno di indossare un abito bianco e un velo, di poter percorrere la navata e arrivare all'altare, sedermi accanto all'uomo che diventerà mio marito e scambiarci le promesse di amore eterno.
Ora sono in macchina con... Credo sia un cugino della sposa. Molto carino, capelli biondi e occhi castani, una carnagione né troppo chiara, né troppo scura. Un fisico da urlo - credo sia un atleta - e un sorriso che ti fa sciogliere.
Daniel per tutta la cerimonia non mi ha tolto gli occhi di dosso, ogni volta che mi voltavo verso di lui, lo scoprivo a fissarmi.

Dopo un immenso buffet e antipasto, la mia vescica mi chiede di essere svuotata. Ho resistito fino a quanto ho potuto, ma proprio ora non ce la faccio più.
Mi alzo e mi allontano dalla sala per trovare il bagno.
Attraverso il corridoio e trovo la scritta "Toilette" con una freccia che indica la direzione da seguire.
Tiro un sospiro di sollievo, sono finalmente riuscita a trovarli, ora l'impresa più difficile sarà fare pipì con questo lungo vestito. Beata la sposa che ha chi l'aiuta; ne servirebbe uno anche a me. Non sono molto pratica di vestiti e la cosa è a mio svantaggio.
Faccio un passo, e prima che io possa entrare, qualcuno mi afferra per il gomito.

Fotografandoti{COMPLETA}Where stories live. Discover now