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Ero uscita per fare un giro per la città, e ora mi sono ritrovo nella zona di Daniel. Mi chiedo se si trovi nelle vicinanze ora.
<< Kristeen! >> sussulto nel sentirmi chiamare.
Mi volto. Ecco come non detto. L'ho pensato e me lo sono chiamato.
Sorrido: << Daniel... >> la mia voce è un sussurro. Mi si avvicina.
<< Come stai? >> mi domanda e me lo ritrovo sempre più vicino.
Faccio un passo indietro e lui rimane dov'è. Faccio spallucce: << Diciamo bene. >>
Inarca un sopracciglio: << Come. Diciamo? >>
<< Ho avuto una discussione con mio fratello. Diciamo. >> abbasso lo sguardo e lui mi si avvicina di nuovo. Con un dito sotto il mio mento mi costringe ad alzare la testa.
<< Ti va di parlarne? >> chiede dolcemente.
Sospiro e annuisco lievemente.
<< Vieni. >> dice e mi porta una mano dietro la schiena accompagnandomi dolcemente a sedermi su una panchina.
<< Raccontami tutto. >> mi prende la mano e io la tiro via.
<< Scusa. >> dice. << Dai, raccontami cosa è successo. >>
Annuisco e sospiro ancora, poi comincio a raccontargli tutto.

<< Però, Kristeen... Non puoi decidere con chi debba stare. >>
<< Lo so perfettamente. Ma il problema è che è la figlia della nuova compagna di nostro padre. Non potrebbe funzionare. >>
Dico esasperata e lui mi chiede il perché.
<< Lascia perdere Daniel. >> faccio per alzarmi ma lui mi trattiene prendendomi per un braccio.
<< Spiega. Scusami... >>
Mi risiedo accanto a lui e mi guarda dritto negli occhi. E in essi per un attimo mi perdo.
<< Se mio padre e Hanna lo venissero a sapere di Vincent e Roxy, la loro relazione finirebbe e mio padre resterebbe da solo. Di nuovo. >>
Annuisce: << Devi lasciare che le cose vadano come devono andare. Non puoi impedire a quei ragazzi di amarsi, e non è detto che tuo padre e la compagna si lascino solo perché i figli sono innamorati. >>
Scuoto la testa: << Io voglio che siano felici entrambi, ma non così. So già che uno dei due ci rimetterà e so già che sarà mio padre... Non permetterebbe mai che uno dei suoi figli sia infelice. Sarebbe capace anche di rinunciare alla sua di felicità per la nostra. >>
Daniel mi abbraccia non sapendo cosa fare e io lo lascio fare perché ora è di questo che ho bisogno.
Resto tra le sue braccia per un paio di minuti, poi mi tiro indietro, mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorrido timida, poi mi guardo intorno non sapendo che fare.
<< Kristeen, possiamo parlare? >> mi prende la mano e serra la presa.
Scuoto la testa: << No, Daniel. Devo tornare a casa e sistemare le cose con mio fratello. >>
Mi alzo e lui con me, sempre tenendomi per mano.
<< Daniel... >>
<< Ti prego Kristeen. >> mi implora e serra sempre di più la presa.
<< Daniel. Mi fai male! >> dico con tono sempre più alto.
Mi lascia andare e mi chiede scusa. Mi dice che aspetterà, che aspetterà a parlarne, ma che ne parleremo.
<< Questo è sicuro, Kristeen. Come il fatto che tu ora sia qui davanti a
me. >>
Tiro via la mano e lo saluto freddamente.

Torno a casa e cerco mio fratello:
<< Vincent?! >> urlo il suo nome in mezzo al corridoio. Se è a casa sicuro mi sentirà.
Okay, forse sarà in camera. Cammino a passo svelto verso la porta della sua camera e senza bussare entro.
<< Vincent... >> sussurro.
Resto allibita, immobile, fisso mio fratello e poi sposto lo sguardo sulla ragazza che dovrebbe essere Roxy, poi di nuovo su mio fratello.
<< Kristeen, lei è Roxy. >> dice indicandola facendo finta che non abbia visto niente.
Mi chiedo quando sia diventato così sfacciato e menefreghista.
<< Ciao. >> saluto la ragazza e poi chiedo a mio fratello di uscire un secondo.
Mi allontano e lui mi segue sbuffando.
Entro in cucina con le braccia incrociate al petto e furiosa? No. Non lo  so. Non credo. Forse più delusa da quello che è diventato nel giro di pochissimo tempo.
<< Cosa c'è? >> chiede annoiato.
Mi poggio alla penisola con la schiena e sempre con le braccia incrociate al petto guardo mio fratello dritto negli occhi.
<< Coraggio spara pure. >> dice con noncuranza.
Mi raddrizzo: << Vincent, ma come puoi fare questo?! Ti rendi conto?! L'hai portata qui! >>
Fa un passo verso di me: << Prima di tutto, parla a voce bassa, non voglio che senta che tu non la vuoi qui. >>
Chiudo gli occhi e respiro profondamente per cercare di ritrovare la calma.
Prendo le mani di mio fratello:
<< Vincent... Io sono felice che tu abbia trovato qualcuno che ti piaccia... >>
Annuisce. << Si, ho notato. Sei davvero felice. >> borbotta tirando via le mani e portandosele al petto.
<< Sono felice, ma è... >>
<< La figlia di Hanna. >> mi interrompe. << Lo so. Quante volte me lo vuoi dire? Lo so perfettamente. Ma mi piace tanto e non posso rinunciare solo perché sua madre sta con nostro padre. Non siamo mica fratello e sorella? >>
Alzo gli occhi al cielo e sospiro.
<< Hai mai pensato che se le cose tra papà e Hanna vadano bene, un giorno potrebbero pensare di sposarsi? >>
Annuisce: << Non vedo dove sia il problema. >>
Allargo le braccia e poi me le lascio cadere lungo i fianchi. << Vincent! Proprio non capisci! >>
<< Capisco solo che ti fai troppi problemi. Pensa alla tua di vita, alla mia ci penso io. >> dice e se ne va.
Faccio respiri profondi per ritrovare la calma.
Prendo il cellulare e digito il numero di Dan.
"Hei bellezza."

"Dan... Ciao."

"Vengo da te."
È proprio questo che mi piace del mio amico. Non c'è bisogno che io dica qualcosa, lo capisce subito quando ho bisogno di lui.

"Grazie."
Riattacchiamo e nel frattempo che aspetto il suo arrivo, preparo già da bere per entrambi: un succo d'ananas per lui e un succo a pera per me.

<< Vincent non si comporta male, Kristeen. Si è innamorato. >>
<< Ma come fai a dire che è amore? Si conoscono da poco. >>
<< Basta. Kristeen, ti preoccupi troppo. Le cose andranno come devono andare e tu non puoi farci niente. >>
Anche lui ora è contro me.
<< Mi dispiace, ma ora devo andare. Mi aspetta Mary. >> dice e si alza dal divano e io con lui.
<< Grazie per essere venuto. Ci sei sempre quando ho bisogno di te. >>
Mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio.
<< Dovresti parlare con Daniel. >>
Un sussulto e mi si mozza il fiato.
<< Lo so benissimo. >> dico.
<< Tra te e Mary come vanno le cose? Siete sempre appiccicati. >> lo guardo facendogli il sorrisetto furbo.
<< Siamo solo buoni amici. Siamo cresciuti insieme... >> dice.
Faccio spallucce e annuisco.
<< Cosa fate domani sera? Avevo voglia di invitare un po' di amici. Voglio fare una piccola festa. >>
<< Io e Mary ci siamo. >>
Sorrido al mio amico e poi lo guardo andare via.
Non appena la porta di casa si chiude lasciandomi sola con i miei pensieri, quest'ultimi viaggiano fino ad arrivare a lui: a Daniel. Dobbiamo sul serio parlare.

Fotografandoti{COMPLETA}Onde as histórias ganham vida. Descobre agora