<<Io lo chiamo come voglio,okay? Te ne sei venuta qui e nemmeno ora riesci a stare in santa pace?è incredibile.>>

sussurra quasi tra se e se,come ad essere sotto shock.
Manco avessi detto loro di essere un unicorno.

Tiro un lungo sospiro,cercando di calmarmi,anche se è impossibile.

<<non giudicarlo,non lo conosci.>> tuono fredda,guardandolo dritto negli occhi.

A quel punto subentra mia madre che,come ad esserci risvegliata dal sogno,affianca mio padre.

<<ma ti ascolti?ti ascolti o no,Selena?Oi!ci sei?sei sulla terra?>> dice sventolandomi una mano davanti al viso.
<<stai parlando dello stesso ragazzo che ti ha spezzato il cuore e che ti ha fatto richiudere in una stanza per mesi,a marcire e a piangere!un po' di dignità per te stessa,santi iddio!>>

Stavolta non ne posso davvero più,questa umiliazione è incontenible.
Loro non mi capiscono,non ci provano nemmeno. Ma l'idea di seguire il mio istinto è ferma e non si cambierà per nulla al mondo,nonostante tutto il mondo mi sia contro.
Quando la vita mi regala un attimo di felicità,c'è sempre qualcosa che me lo impedisce o mi rende triste.
Le parole di mia madre mi risuonano in testa,anche durante la corsa veloce che ho fatto per raggiungere camera mia,dove mi sono buttata a peso morto sul letto.
Perché è tutto così difficile?
Sto vivendo bene,sto provando cose nuove e mai vissute.
E loro mi remano contro.
E tutto il mondo mi rema fottutamente contro.
Le lacrime mi rigano il viso,mente le parole cattive e fredde mi risuonano in testa.
Nonostante mi sia ripromessa di non star più male,lo sto facendo.

Dopo qualche minuto in questo stato, mi rialzo e  penso alla scuola che ,a differenza di quel che dicono loro,non ho abbandonato.

Apro i libri e cerco di concentrarmi,nonostante mi risulti difficile.
Passata mezz'ora,che ho impiegato per studiare solo due paragrafi,sento vibrare la tasca posteriore dei miei jeans ed estraggo l'iPhone.
Non appena leggo il nome sul display,mi affretto  a rispondere.
<<Hey>>
La sua voce è come un  antidolorifico,che subito scaccia via quelle brutte sensazioni alla pancia.
Un brivido mi recorre la schiena.
<<Hey>> rispondo di rimando e con la stessa dolcezza.
<<non ho resistito,dovevo sentire la tua voce. Come è andata con i tuoi?tutto okay?>>  domanda curioso e preoccupato al tempo stesso,e non posso far altro che ripensare alla scena di prima.
Sospiro.
<<Tutto bene.>> deglutisco a fatica.
<<Dimmi la verità,piccola.Cosa è successo?>>
Amo il modo in cui mi capisce anche solo attraverso  un cellulare.
Un sorriso spontaneo mi si crea sul viso,ma poi torno alla realtà.
<<Sono soltanto superficiali,lascia perdere. Tu piuttosto,com'è andata con Ryan?>> dico ripensando alla scena che ancora mi procura un po' di imbarazzo.
Lo sento sospirare e ridere,già immagino il suo bellissimo sorriso.
<<beh è rimasto sorpreso..forse ancora realizza. Ah,Charlie ha saputo del tuo ritorno ma non è arrabbiato,anzi avrebbe voluto abbracciarti.>>
Un sospiro di sollievo e la mia mente già ritorna ad essere più leggera,almeno qualcuno che non mi rinnega o mi odia. Ed è il mio miglior amico. Non potrei essere più felice.
<<Che bello!appena torno allora ci vediamo.>> esulto come una bimba.
<hm,io avrei un'idea a riguardo.>>
dice con voce misteriosa.
<<ovvero?>>
chiedo con il cuore in gola e l'eccitazione a mille.
<<Se domani passassi a prenderti fuori scuola e dopo sushi io,tu,Charlie e Ryan?>>
Quasi strillo per la gioia.
<<Si,si,si!>>
Lo sento ridere e non può che rallegrarmi ancor di più.
<<amore io ora vado,ho una partita e devo anche allenare i più piccoli. Ci sentiamo stasera,ok?>>

Al di là degli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora