Tutto il resto è amore - (Serie: Secretary Series #1)

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AUTORE: Melanie Marchande

PAGINE: 286

CASA EDITRICE:  Newton Compton

TRAMA: Sto per lanciare un posacenere in testa al mio capo. Sì, perché ho appena scoperto chi c'è dietro i miei bollenti romanzi d'amore preferiti, quelli che leggo solo quando sono da sola, l'unica via di fuga dopo una lunga giornata alle prese con il Capo Infernale. A scriverli non è la dolce Natalie McBride, casalinga di campagna con un talento particolare per le storie piccanti. È lui. Esatto: il mio capo, Adrian Risinger, trentatré anni, sexy da impazzire, irritante miliardario e ragazzaccio che pensa di controllare la mia vita, è anche l'autore di tutte le mie fantasie più profonde e segrete. E, come se questa rivelazione non fosse già abbastanza scioccante, ora il bastardo vuole che impersoni "Natalie" in occasione di una serie di firma copie e incontri. Solo se tengo al mio posto di lavoro, ovviamente. Ora che ci penso, mi servirà qualcosa di più pesante di un posacenere.

RECENSIONE: Non ho molto da dire riguardo a questo libro, anche se mi aspettavo una storia leggermente diversa, che mi sarebbe anche piaciuta di più.
Un punto a favore, però, va allo stile della narrazione, ironica e scorrevole, che permette al lettore una piacevole lettura a tutte le ore.
E questo per me è sempre una nota positiva.
Ma veniamo a noi e a questo spumeggiante racconto.
Meg è la segretaria in uno studio (o in un'azienda, ma l'autrice non ha speso manco due pagine a parlare di cosa tratta il lavoro) e il suo capo è il classico uomo giovane, tutto giacca e cravatta e molto barboso e prepotente. I due passano le giornate a battibeccare, tanto la ragazza ha "le chiappe parate", dato che Adrian non la licenzierebbe mai, dato che è l'unica in grado di sopportarlo e di reggere in quel posto.
Tutto viene stravolto quando la nostra dolce ragazza inizierà a leggere una trilogia molto famosa e si appassionerà a questi libri, diventandone una fan e provando anche a scrivere all'autrice tramite e-mail, ma le carte in tavola verranno cambiate quando scoprirà che lo scrittore di questa serie non sarà "Natalie", come scritto sulla copertina dei romanzi, ma il suo datore di lavoro! 
OK, e qui ho iniziato a pormi delle domande.
Perchè un uomo d'affari, con la sua vita dovrebbe scrivere romanzi erotici?
E su questo punto, c'è un particolare che non vi ho detto, infatti, nella serie, intitolata "La segretaria", i due protagonisti sono appunto un uomo e la sua dipendente, e questo trattiene a stento il suo "volere" che la ragazza diventi sua. Mi sono spiegata da cani, ma vedo se riesco a semplificarvi tutta questa manfrina: Adrian è innamorato folle di Meg e scrive un libro per scommessa, impersonandosi nel personaggio di Dirk che sta con la sua segretaria.
Per dirla breve, questo romanzo è un'analogia unica.
Ma perchè mi sono persa in questo mondo? Ecco, quando Meg scoprirà che il suo capo è "Natalie", lui le propone di fingersi lei per degli incontri con le fan. E poi, da cosa nasce cosa, fino al lieto fine in cui i due stanno insieme. 
Una parte che non mi è piaciuta più di tanto, è il fatto che nel libro, la protagonista viene descritta come una cozza fatta e finita, ma per qualche motivo ad Adrian, piacciono le cozze fatte e finite e pure in sovrappeso, che vanno a fare la spesa nei negozi per taglie forti.
Allora, vorrei precisare un punto.
Capisco che adesso vanno di moda i protagonisti che sono "uomini comuni", che è anche un fatto molto positivo, ma non penso che questo sia un dettaglio su cui fare una tiritera che dura tutto il libro! Non so se mi sono spiegata, ma penso che questo argomento sia stato trattato in modo superfluo. Mi spiego meglio: la metà delle battute di Meg, quando era sola con Adrian, erano riguardo al suo peso e al suo modo di essere.
Basta! Se piaci al tipo mettici una pietra sopra. 
E con questo vi lascio, consigliando questa storia a chi ama, ovviamente, questo genere.

Avete letto questo libro o volete leggerlo? Vi è piaciuto? Scrivetemi nei commenti!!

CITAZIONI: Vi riporto solamente un mega pezzo, in cui la nostra protagonista descrive il suo capo, con ironia, che è anche la parte che preferisco di più dei libri che appartengono a questa collana:

"Il mio capo è un tipo veramente insopportabile. Un bastardo di serie A chiuso in una torre d'avorio con un ego grande quanto un grattacielo e una Lamborghini parcheggiata in garage. Ha talmente tanti di quei soldi che anche il suo maggiordomo ha un maggiordomo. Potrebbe comprarsi tranquillamente tutti gli uomini politici che gli pare e crede fermamente nell'importanza del duro lavoro, nonostante sia un concetto col quale ha ben poca dimestichezza. Passa le giornate a offrire drink a destra e a sinistra, accecando i suoi fortunati interlocutori con quel meraviglioso, falsissimo sorriso di circostanza che sfodera ogni volta che vuole conquistare qualcuno. Quindi non quando è con me, naturalmente. Ah, giusto... Vi ho già detto che sembra il modello di una pubblicità di biancheria intima? Be', questa è la mia vita. Sto seduta dietro a una minuscola, deprimente scrivania davanti all'ufficio di Adrian Risinger, smistando la sua posta, rispondendo alle sue telefonate e organizzando la sua agenda. Quando sono fortunata mi ignora, ma la maggior parte delle volte mi chiama nella sua Fortezza della Solitudine per darmi delle strigliate epocali durante le quali infila sempre qualche tagliente frecciatina sulla mia vita privata."  

VOTO: 3/5 mi immaginavo qualcosa di più, storia carina, ma nulla di eccezionale

GIUDIZIO SULLA COPERTINA: 2/5 la trovo anonima e se mi fermo a questo punto non avrei iniziato questo romanzo

ETA' DI LETTURA: dai 16 anni

CLIFFHANGER: no

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