Capitolo 8

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Midoriya fece in modo di far muovere il cavallo, ma questo decapitato da una lastra di ghiaccio cadde a terra, facendo incontrare il suolo al suo cavaliere.

Agli occhi del ragazzo ogni cosa sembrò essere sfocata, la montagna, il fango, le figure che di fronte a lui combattevano la bestia e la presenza fulminea che gli trucidava.

"la mia montagna, non è per i deboli" se poté, quella voce, fu molto più devastante del ruggito del drago.

Izuku provò ad alzarsi in piedi, mettendo a fuoco la situazione, non sarebbe morto senza far nulla, doveva ancora evitare la profezia che riguardava Shouto.

Sapeva che non ci sarebbe mai riuscito da morto.

E lo vide, il bandito che gli stava decapitando uno a uno, piegato sulle ginocchia, con due lame affilate impugnate come fossero unestensione di se stesso, il capo chino.

Finché non lo alzò in sua direzione, di scatto, con un sorriso insano e gli occhi che brillavano rossi come rubini, mentre i capelli, color del grano, si muovevano lenti, sporchi della cenere dei suoi invasori.

Midoriya impugnò la propria arma, tremante, mentre lo vide fiondarsi da lui.

Credendo che fosse la fine, Midoriya chiuse con forza le palpebre.

Ma oltre esse, la visuale si illuminò e aprendo gli occhi vide un turbine di fiamme provenire dietro le sue spalle.

Izuku voltò il capo e vide Todoroki, con il volto in una smorfia di preoccupazione e sforzo.

Midoriya non udì urla dalle fiamme, neppure il minimo movimento vide, se non la sua sagoma a braccia aperte, in una posizione di quasi contemplazione.

"è lui" si alzò in piedi, al fianco di Shouto, Midoriya.

Todoroki placò le fiamme, respirando quasi a fatica.

"l'ultimo divoratore del fuoco" rimase ad osservare, come paralizzato, la pelle di quello che era solo un ragazzo, assorbire come una spugna le fiamme che lo avvolgevano minacciose.

"l'erede del bastardo al trono" la sua voce, ancora una volta, fece accapponare la pelle di Midoriya.

"abbiamo bisogno del suo aiuto, i draghi minacciano il nostro popolo" con coraggio avanzò verso di lui, Izuku.

"non sono un addestratore di draghi, idioti" fece mentre minacciò un soldato a terra con la sua lama "ora andatevene, prima che vi faccia bruciare tutti quanti" tornò a guardare Midoriya, poi Shouto.

"questa guerra coinvolgerà tutto il Sud, compreso la sua montagna" procedette senza timore.

"le vostre politiche mondane" si avvicinò a Izuku, puntandogli la punta di una delle sue lame alla gola "possono importarmi quanto la merda del mio Drago" fece più prepotente la pressione dell'acciaio contro la pelle di Midoriya.

Todoroki fremeva, volendo ogni parte del suo corpo colpire il ragazzo che minacciava il suo compagno

"la strega ci ha condotto da te" furono le sue ultime parole, mentre un rivolo di sangue sgorgava lungo la base del collo.

Il ragazzo sembrò essere stato preso alla sprovvista, per poi contorcere il suo viso in un'espressione di rabbia, tanto pari a quella di Shouto.

"quella vacca dagli occhi a palla" imprecò, portando le braccia all'aria "le avevo risparmiato la vita se manteneva il segreto della mia esistenza" parlò al vento "Eijiro" gridò.

Dalle grandi montagne delle Catene apparve il drago che con terrore devastò le loro armate, rosso come il sangue che scorre nelle arterie.

Esso atterrò alle spalle del ragazzo, finché non si avvolse in una tempesta di fiamme, le quali rendevano la sua sagoma sempre meno imponente, a Izuku quella visione sembrò la personificazione di ciò che disse il capitano, le Porte dell'Inferno.

Il fuoco si estinte e da esso un uomo, o meglio un ragazzo, dai capelli color del rubino, ne uscì.

"cosa vuoi?" chiese Eijiro al biondo, mentre dalle proprie labbra del fumo fuoriusciva.

"cosa vuoi una merda" sbraitò "trova la ragazza dal volto rotondo e bruciala viva" impartì.

Ma da Eijiro alcuna risposta o movimento.

"beh? cosa aspetti?" gli chiese sgranando gli occhi.

"i draghi verranno dal Nord, non ti ascolteranno, Bakugo, se rimani emarginato in questa montagna" lo guardò con gli occhi neri come ossidiana.

"non ho scatenato io questa guerra" gli puntò la lama contro, ma Eijiro sembrò non esserne sorpreso.

"è tuo dovere come ultimo discendente" gli fece il drago in un sussurro.

"tu, sei il mio unico dovere, non m'interessa il popolo di questi mondani" spiegò al rosso.

"prima fermerai i draghi, prima torneremo a casa" il volto di Eijiro guardava Bakugo con una luce che Midoriya credeva di aver già visto.

La luce che sosteneva si insediasse in lui quando vedeva il principe e senza volere la sua mano slittò in quella si Shouto, alla sua destra, sentendolo stringere con la sua la propria.

Bakugo si voltò verso di loro "portatemi dal uomo che voi chiamate sovrano, incapace di placare una guerra che lui stesso ha generato" più che una richiesta, sembrò un ordine.

Todoroki camminava accanto al proprrio scudiero.

I cavalli erano deceduti o si erano feriti agli arti, i quali vennero soppressi dai soldati, ormai inutili e solo di peso, rimanendo il battaglione privo di destrieri.

"dimmi che altro ti è stato detto dalla strega" fece Shouto allo scudiero senza staccare mai lo sguardo dal castello in lontananza.

"All Might morirà" abbassò lo sguardo.

Shouto deglutì.

"null'altro?" sembrò non averlo colpito abbastanza l'informazione precedente.

"no" mentì.


spero che l'introduzione di Bakugo e Kirishima vi faccia piacere.
La Kiribaku in questa ff è già canon, quindi, beh, spero non sia un problema.
Spero vi piaccia ♡ al prossimo capitolo.

Flightless Bird // TODODEKUWhere stories live. Discover now