Cap. 31

481 33 10
                                    

"Tu?"

"Angelica"

Mi alzo da terra rifiutando il suo aiuto

"Lasci perdere quella ragazzina sbadata, abbiamo poco tempo per sentire proposte e motivazioni, non credere che sia scontato per te entrare a far parte di questa scuola, nel quinto anno e quando siamo già a due mesi di scuola" quasi la bidella mi spinge fuori dalla stanza e quando ha chiuso la porta mi abbandona a me stessa ad aspettare che la preside si liberi.

Lui...può veramente esserci un nuovo alunno? Nell'ultimo anno del liceo?

Pov. Leonardo

"Tu?"

"Angelica?" Avevo previsto che ci saremmo incontrati prima o poi, ma non credevo accadesse addirittura prima di entrare in classe.

"Lasci perdere quella ragazzina sbadata, abbiamo poco tempo per sentire proposte e motivazioni, non credere che sia scontato per te entrare a far parte di questa scuola, nel quinto anno e quando siamo già a due mesi di scuola"

Vedo Angelica essere spinta fuori dalla classe e quando mi volto, la preside è già seduta al suo posto

"Cosa aspetti? Ho detto che abbiamo poco tempo"

"Si, certo" dico raggiungendola

"Dimmi, perché credi di presentarti qui e in un solo anno prendere la maturità? Mi sembra più un miracolo che un sogno."

"Ecco, il fatto è che ho sbagliato tanto in questo ambito, ho cambiato molti licei in soli 2 anni e alla fine ero stanco e ho abbandonato tutto."

"Quindi è tutta colpa tua, non ci sono motivazioni valide per ammetterti, malattie, trasferimenti di città in città...niente."

"La prego mi dia una possibilità"

"Conosco la tua famiglia, puoi benissimo permetterti una delle migliori scuole a pagamento, perché vuoi venire proprio qui?"

"Lei e mio padre avete passato 5 anni della vostra vita in questa scuola, nessuno meglio di voi può sapere quanto vale"

"Non hai risposto alla mia domanda"

"Io e mio padre non siamo in buoni rapporti da quando c'è stata la separazione, io lavoro, vivo e mi mantengo da solo, non ho bisogno di lui."

"Quindi tu che dici di avere un lavoro e una casa da mantenere vorresti convincermi che riusciresti a dare tempo anche allo studio"

"Tutto è possibile"

"Allora sei ammesso" cosa?

"Porta alto il nome di tuo padre" quindi fino ad ora non ha cercato di dirmi che in poche parole sono spacciato? Sembrava mi volesse buttare fuori a momenti

Quando la vedo alzarsi imito i suoi movimenti, la seguo fuori dallo studio e mi fermo quando lo fa lei.

"Ragazzina, lui è un tuo nuovo compagno di classe, cerca di fargli conoscere le poche cose che sai su questo posto e quando sentite la campanella raggiungete la vostra classe, tutto chiaro?" Quasi a bocca aperta Angelica annuisce passando lo sguardo da me alla preside, sembra quasi che non creda a quello che sente

"E Leonardo" mi richiama prima di tornare dietro la sua scrivania

"Salutami tuo padre" annuisco sorridendo, non lo farò mai.

Pov. Angelica

"Cosa ci fai qui?"

"Provo a prendere la maturità"

"Ma tu sei troppo grande"

"Ho solo 3 anni in più di te"

"Ho capito però..."

"Però?"

"Niente"

Niente...tutto questo non è niente di buono.

Questo caro barista non mi ha mai ispirato fiducia, dopotutto lavora nel pub più in del paese.

Non vorrei che dopo ieri sera creda in una potenziale amicizia perché io voglio essere lasciata in pace, sapevo che non sarei dovuta tornare lì dentro.

"Allora? Cos'è successo poi ieri sera?"

"Niente di importante"

"Eppure ti ho vista arrampicarti su un albero per entrare in camera tua da una finestra" sorride " la prima volta che ti ho vista non credevo che tu fossi il genere di ragazza che la sera scappa di casa per andare in un bar a ubriacarsi con le amiche"

"Ma se non ho bevuto un goccio ieri"

"E certo, la tua amica ha bevuto anche per te" ride

"Senti, mettiamo in chiaro le cose. Tu non mi conosci per niente e io non ho intenzione di farmi conoscere, noi siamo conoscenti e non amici, quindi cerca di trovare un modo migliore per parlare con me, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto ieri sera ma ho accettato solo perché non avevo altre opzioni. Non sto dicendo che non ti voglio tra i piedi o che ti odio, sto solo dicendo che tu conosci me tanto quanto tutti gli altri della nostra classe, quindi dato che non conosci bene la mia situazione qui dentro, fatti altri amici." Finalmente prendo fiato dopo aver parlato e lo sguardo del barista è quasi pietrificato.

Sarò stata crudele e diretta, ma almeno le mie parole sono state d'effetto.

La campanella suona spezzando il pietoso silenzio che si era creato e mi dirigo verso la classe senza neanche assicurarmi che lui mi stia seguendo.

"Buongiorno" dico entrando.

Ovviamente le prime 2 ore consecutive li italiano, prospettano un'altra orrenda ora infinita piena di battute che ovviamente riguarderanno me e il nuovo arrivato.

"Quindi tu sei viva?" Chiede prima di vedere che non sono sola "e torni più in compagnia di prima?" dice sghignazzando, è la fine

Abbandono il barista sulla porta e raggiungo il mio posto, starò al centro dell'attenzione per tutta l'ora, tanto vale risparmiare i primi 10 minuti.

"Chi sei?" Gli chiede il prof

"Mi chiamo Leonardo e sono il nuovo alunno"

"Leonardo, come DiCaprio" ride

Ha ha ha.

"Magari" risponde lui ricambiando la risata, fantastico, si capiscono.

"Siediti pure accanto alla nostra Angelica, è così sola e depressa da quando il suo amico è partito, falle pure qualche lavoretto" dice facendo cominciare una risata collettiva

"Cosa?" Chiede lui, e già, è difficile abituarsi al lato perverso di un prof

Amore || Riccardo MarcuzzoWhere stories live. Discover now