Cap. 28

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Casa dolce casa.

Dopo 2 giorni infernali bloccata su un lettino d'ospedale, finalmente la libertà. Non avevo mai notato quanto fosse bello andare in bagno da sola.

"Sicura di stare bene? il dottore ha detto che il viaggio in aereo poteva destabilizzarti" chiede mia madre.

Ma certo che sto bene, sto benissimo.

Corro in camera giusto per lanciarmi sul mio comodo letto, altro che quell'ammasso di ferraglia dell'ospedale.

Poggio il peluche dell'elefantino sul comodino proprio come negli ultimi 2 giorni che ho passato. Vederlo mi faceva sentire meglio, forse perché mi dava speranza o forse perché mi faceva passare il tempo a sognare ad occhi aperti, è incredibile come un semplice oggetto possa in futuro essere il punto di riferimento di tutto questo periodo e portare con se tanti ricordi.

L'incidente, l'ospedale, Riccardo ad Amici, il bacio...il bacio...Riccardo mi ha baciata.

Ancora non ci credo e non riesco a fare il punto della situazione, ho solo tante domande che mi frullano per la testa e non ho passato abbastanza tempo con Riccardo per capire come stanno le cose.

Quando sento il campanello suonare quasi mi fiondo alla porta e vedo mia madre far spazio a Paola per farla entrare, avevo inconsciamente sperato che fosse un altro messaggio del ragazzo misterioso, chi sa quando si farà sentire di nuovo.

"ehi" dice prima di abbracciarmi "come stai? Sono corsa qui appena ho saputo che eri tornata"

E a questo punto la mia domanda è: "come hai fatto a sapere che ero a casa?" a quanto pare in questa città ci sono più stalker di quanto credessi

"hai voglia di prendere un po' d'aria stasera? o preferisci che ti faccia compagnia qui?"

A dire il vero preferirei assimilare le cose successe ultimamente ma tra le sue parole non ho scorso l'alternativa "ti lascio in pace"

"Ecco, forse è meglio se..."

"Si, sono d'accordo, dovresti prendere un po' d'aria, chiusa in quell'ospedale 48 ore...sarebbe meglio uscire, puoi andare a prepararti che io ti aspetto qui"

Ma cosa...

Mi spinge incitandomi a salire in camera, ma con chi sono finita? Se per 18 anni sei rimasta chiusa in camera a studiare non è colpa mia.

Costretta a prepararmi prendo l'unica decisione che mi rimane: prendermi tutto il tempo possibile.

Non mi sarei mai aspettata che Paola venisse a bussare anche nel bagno in camera mia.

"Stai bene? Tranquilla, se non te la senti fa niente"

Stavo quasi per urlare dall'emozione, ma infatti sembrava strano...

"Ci sediamo nel locale dell'altra volta"

E certo, alternativa fantastica, a questo punto mi cambio e mi metto il pigiama rosa con le orecchie da coniglio, giusto per farmi riconoscere.

"Se invece stai bene beviamo qualcosa"

Le avrei riso in faccia se non ci fosse stata la porta a dividerci, in pratica stai bene? Andiamo nel pub più stressante della città. Stai male? Andiamo nel pub più stressante della città.

Grande alternativa.

Mi limito ad uscire dal mio rifugio.

"Sisi, sono pronta" dico e esco dalla stanza prima di lei spegnendole anche la luce.

Amore || Riccardo MarcuzzoWhere stories live. Discover now