«Benissimo. Ti trovi bene con loro?»

«Una meraviglia!»

«Buono a sapersi! Sono indubbiamente dei tipi peperini, ma sono persone piacevoli e musicisti notevoli.»

«Concordo.»

«Oh, vedo che qualcuno mi fa segno là dietro, non so cosa diamine voglia ma è meglio che vada a vedere» Ozzy si acciglia un po', risistemandosi gli occhiali sul naso. «Vogliate scusarmi... ci becchiamo dopo, ragazzi» ci saluta e si affretta verso una meta ignota.

«Mi... mi avete appena presentata al famosissimo Ozzy Osbourne? Credo di star per avere un colpo» esclamo, ancora sorpresissima.

«Considera la cosa come un piccolo regalo di compleanno anticipato» scherza Daron, facendomi una linguaccia e prendendomi poi per mano.

«Uh, giusto, domani è il tuo compleanno!» rammenta Serj, ad occhi sgranati. «Dovremo pur fare qualcosa, no?»

«Beh, visto che dopodomani voi suonerete al Rock am Ring c'è da viaggiare, e certamente ci saranno altri impegni... dubito che ci sarà il tempo per fare qualunque altra cosa» rispondo, un po' mogia. «E poi non voglio costringere nessuno...»

«Però te lo meriti, quindi è deciso, si farà qualcosa» conclude Daron, poi mi tacita con un dito sulla bocca «e tu non potrai farci nulla, non potrai protestare e, cosa più importante, resterai all'oscuro di tutto fino al momento giusto.»

«E va be-» il chitarrista mi bacia senza alcun preavviso e poi mi lascia andare; resto impalata, rossa in viso, a guardarlo mentre raggiunge gli altri. Non mi ha neanche dato il tempo di "arrendermi" e ringraziare, mannaggia.

«Mi fate venire l'iperglicemia, giuro» al mio lato compare Sako, con un sorriso divertito.

«Che esagerato, Karaian» lo prendo in giro, fingendo di alzare gli occhi al cielo.

«Niente affatto, Gray» mi risponde per le rime, poi ride. «Sul serio, siete tanto carini insieme e sono felice per voi.»

«Sei gentilissimo, Sako, grazie mille davvero. Comunque, quanto manca all'esibizione dei ragazzi?»

«Non saprei, credo non molto.»

«Ti sei già accertato che sia tutto a posto?»

«Sì, tutto sistemato, pare sia tutto okay.»

Guardandomi intorno, qualcosa cattura la mia intenzione e metto a fuoco Daron che parla con un membro della crew che mi dà le spalle e, visti i capelli biondicci del tipo, si tratta quasi certamente di Paul. Per un attimo riaffiorano ricordi di marzo, di quella serata a Glasgow in cui malessere, confusione ed alcol mi crearono una situazione imbarazzante e indesiderata... non ne ho mai fatto parola con Daron e penso sia giusto così, è stato un momento di sbandamento come probabilmente ne ha avuti anche lui e non servirebbe a molto dirglielo, anche perché i miei sentimenti di allora non furono minimamente intaccati dalla cosa, però talvolta mi chiedo se lui ha mai intuito o pensato qualunque cosa al riguardo... in ogni caso vedo che sta trattando il roadie in maniera gentile e alla pari e alla fine del discorso, qualunque sia stato, gli dà un paio di pacche su una spalla in maniera amichevole. Ah, i maschietti e lo spirito di cameratismo!

Quando arriva finalmente il turno dei ragazzi di esibirsi tiro un grosso sospiro di sollievo e mi sento di colpo più contenta; fuori dal backstage il pubblico è rumoroso e il cielo, stando agli sprazzi visibili, è uguale a prima, forse il sole è diventato soltanto più caldo e brillante.

«Forza ragazzi, andiamo a spaccare culi!» esclama Serj; un abbraccio collettivo, qualche "rito" pre-concerto, poi sono pronti per comparire di fronte ai fans; il cantante apre la fila, dirigendosi verso il palco. Daron si ferma un attimo e mi stampa un bacio sulla fronte; «A dopo» mormora sorridendo, poi segue gli altri, ed io raggiungo i miei colleghi nel solito posto nel lato del palco.

How I feel when I'm around you (System Of A Down)(IT)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن