14 Maggio

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Caro diario,

ieri dopo aver informato il preside del triste episodio avvenuto a Lidia, abbiamo convocato d' urgenza tutti i genitori dei ragazzi coinvolti nella vicenda , compreso il ragazzino che si è permesso di inviarle quel messaggino...

Prima di tutto abbiamo parlato con i genitori di Lidia i quali, come aveva detto lei, sapevano già tutto ma ci hanno detto che non avrebbero fatto denuncia perché non volevano fare del male a nessun ragazzino...

Poi abbiamo convocato singolarmente gli altri genitori.....e li abbiamo messi al corrente dell' accaduto....

- Chi ??? Mio figlio ???????? Ma che dice ?????.....

- Mio figlio non farebbe mai certe cose......

Perché per un genitore è così difficile vedere e accettare i difetti dei propri figli ?

Poi abbiamo parlato singolarmente con i vari ragazzi....

Paoli si è messo a piangere...

" Non so cosa mi sia preso ...mi dispiace, ho chiesto scusa a Lidia... non so ... ho sbagliato... ".

Li abbiamo visti veramente pentiti, hanno riconosciuto l' errore......

Speriamo, caro diario, che quest' esperienza possa servire a far maturare questi ragazzi e a farli riflettere sul rispetto che tutti dobbiamo avere nei confronti degli altri, dato che come dice un antico proverbio " E' dagli errori che si impara ".

Ora posso tirare un sospiro di sollievo, Lidia è tornata serena, il tempo e l' amore della sua famiglia l' aiuteranno a dimenticare il brutto episodio che ha vissuto, non si sente più " una vittima ", e quelli che fino ad ieri si credevano " dei ganzi " sono stati ridimensionati .

Anch' io mi sento più tranquilla, la scuola, in questa situazione, è diventata vita, non si è nascosta dietro false ipocrisie disinteressandosi dei problemi degli alunni, ma ha agito consapevolmente apportando il proprio contributo alla crescita di tutti.

Se la scuola potesse sempre aprirsi alla vita come crescerebbero meglio i nostri giovani !!!!!!

Invece c' è paura ad affrontare i veri problemi dei ragazzi di oggi...

" Basta che non si droghi in classe... se poi lo fa in bagno a me non interessa.....cavoli suoi.... " Cosi al superiore si fa finta di niente e la droga e l' alcol si diffondono, anche dentro le scuole, sempre di più.

Lo spacciatore non è più una persona esterna che aspetta i ragazzi fuori dalla scuola, è il compagno di banco è l' amico di cui ci si fida il quale crede, spacciando droga , di non fare niente di male, anzi... pensa di fare un favore agli amici che gliela chiedono.

Ma perché gli insegnanti non parlano con questo ragazzo ? Perché la scuola non diventa vita ed affronta i veri problemi dei ragazzi di oggi ? Perché non trasmette più quei valori di cui è depositaria ?

Un tempo gli insegnanti erano " maestri di vita " oggi lo sono ancora ?

I ragazzi vedono ancora negli insegnanti dei modelli da imitare ?

Ciao , a presto.

Elisabetta

Buongiorno Prof! Diario di un anno scolastico.حيث تعيش القصص. اكتشف الآن