31 Ottobre

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Ciao amico mio,

oggi è Halloween, stamattina non sono andata a scuola perché con una mia collega sono andata ad un convegno sull'Orientamento, è stato bello, c'erano vari prof. del mondo accademico, italiano e americano a parlare sull'argomento, era tanto che non respiravo più l'aria dell'Università!

Stasera poi è successa una cosa strana, verso le ore 21 ho sentito abbaiare il cane. Di solito quando il mio cane fa così vuol dire che sta arrivando qualcuno e infatti, dopo un attimo, è suonato il campanello, ho chiesto chi era al citofono e ho sentito una voce che diceva:

- Dolcetto o scherzetto?

Ho riconosciuto immediatamente la voce, era quella di Tommasi, un alunno della III G:

- Sei Tommasi? – gli ho chiesto con un'aria un po' incredula.

- Sì! - mi sono sentita rispondere.

- Aspetta scendo! - gli ho detto, ho messo le prime scarpe che ho trovato, ho preso un pacchetto di biscotti già avviato, perché in casa non avevo altro, ho preso l' ombrello, perché pioveva a dirotto e mi sono precipitata giù per le scale.

Arrivata davanti al portone dell'ingresso ecco la sorpresa, oltre a Tommasi c'era anche Kebir.

- Ciao, venite – gli ho detto invitandoli ad entrare nell'ingresso del mio condominio.

- In casa ho solo dei biscotti... prendete ...- e glieli ho offerti, loro titubanti e molto emozionati hanno fatto qualche passo all'interno.

- Venite andiamo su in casa, sta diluviando e voi siete zuppi fradici!

- No, grazie Prof, no, non veniamo dentro..., preferiamo stare qui fuori...- e velocemente erano già tornati sotto l'acqua, io li coprivo con il mio ombrello, mentre Kebir faceva lo spiritoso:

- Dov'è la sua macchina...? Ridacchiando...

- Non ce l'ho – ho risposto con il sorriso tra le labbra.

- Poi abbiamo parlato di stamattina e di quello che aveva fatto Bianchi , Kebir sghignazzava:

- Poi le rompo tutto... le buco le ruote della sua macchina...! -

- Non ci credo, tu vuoi fare il ragazzo cattivo, ma non lo sei! - ammiccavo io.

Lui sorrideva divertito, si vedeva che era emozionato di trovarsi a casa mia e... anch'io lo ero, perché era la prima volta che degli allievi venivano a trovarmi a casa.

- Tu, anche se vuoi far credere l'incontrario, sei bravo - continuavo a ripetergli.

Loro ridevano divertiti, volevo offrirgli un ombrello ma lo rifiutavano, si vedeva che si vergognavano a prenderlo.

- Non si preoccupi Prof un po' d'acqua a noi non ci fa niente ! –

Così li ho ringraziati per essere venuti a trovarmi e li ho salutati. Sono stati carini a farmi questa sorpresa, erano tutti fradici, hanno camminato un bel po' a piedi per arrivare alla mia casa... penso che in fondo mi vogliano bene........

Sì, soprattutto Kebir penso che si sia affezionato a me, è bello tutto questo.

Vedi, alle elementari è quasi scontato che i bambini vogliano bene alla loro maestra, alle medie questo non succede più, c' è distanza tra docente e allievo, gli alunni devono dare del "Lei" all'insegnante... invece forse sono ancora piccoli e avrebbero bisogno di un legame più stretto con  noi  insegnanti. I ragazzi della prima media hanno solo qualche mese in più rispetto a quando a giugno hanno lasciato la V elementare .

Quante conquiste in più farebbero gli insegnanti se riuscissero ad aprire una breccia nel cuore di ogni allievo..!

Ora ti saluto perché gli occhi si stanno chiudendo.....

Ciao Elisabetta


Buongiorno Prof! Diario di un anno scolastico.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora