20 Febbraio

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Ciao amico mio,

oggi è successa una cosa strana. Ieri c'è stata la gita a Bologna, c'erano quasi tutti ad eccezione di Bianchi, Livia, Erika e Paola. La gita è andata bene, senza Bianchi la classe è un'altra cosa, kebir era agitato, a volte diceva delle parole volgari, ma noi si riprendeva e tutto finiva lì, mentre ero in viaggio pensavo a Livia.

" Perché lei non è venuta? " - mi chiedevo, nella mia mente vedevo comparire le sue immagini, una ragazza introversa, schiva che nell'ultimo anno era molto cambiata.

Certo anche Paola ed Erika non erano venute, ma loro non mi preoccupavano, era evidente il motivo: non era venuto Bianchi e loro l' hanno seguito.

- Non vengo perché tanto so che poi faccio casino, voi mi sospendete e io poi boccio! -

Quando Bianchi mi ha detto queste parole io sono rimasta in silenzio.

Cosa potevo dirgli?

Aveva fatto un ragionamento logico e giusto, visto quello che aveva combinato le volte precedenti!

Stamattina, quando sono entrata in classe, c'erano pochi ragazzi, perché diversi erano rimasti a casa per la stanchezza. Sono entrata alla 5° unità e loro erano raggruppati nei vari banchi. C'era il gruppo delle femmine da una parte e quello dei maschi da un' altra con Bianchi e Samuele che giocavano a carte.

Livia era l' unica ragazza a sedere vicino al gruppo dei maschi.

- Livia vieni, devo parlarti - le ho detto facendole segno di venire alla cattedra. Lei si alza e si avvicina.

- Prendi una sedia, dobbiamo parlare, perché ieri non sei venuta in gita ? - le chiedo gentilmente – Mi è dispiaciuto – aggiungo con voce confidenziale.

- Non mi andava, non mi trovo bene con queste compagne di classe!

- Perché?- le domando

- Non so, ma con molte di queste ragazze non lego, loro se la tirano...

- Che cosa " si tirano"? – le chiedo, dato che non sono abituata a questo gergo giovanile e certe espressioni non le conosco.

- Se la tirano... cioè si danno le arie, non mi accettano.

- Perché non ti accettano, chi non ti accetta?

- Greta ... Eleonora, Maria ...

- Perché lo fanno?

- Dicono che io faccio cose sbagliate, perché mi vesto di nero e loro dicono che il nero è brutto e non lo devo fare. Ma io giro, vado a Firenze, vedo cose diverse e a me piace vestirmi così!

- Fai bene a fare quello che ti piace, ma tu devi semplicemente dirglielo, ognuno ha i suoi gusti, se tu preferisci altri colori o vestiti rispetto a loro, questo non vuol dire che non potete essere amici.

- Sì, ma poi ad esempio Elisa mi mette i piedi addosso, non rispetta le mie opinioni, e io non voglio!

- Fai bene a farti rispettare, nessuno deve metterti i piedi addosso, ma basta farglielo notare, ma questo non vuol dire che tu non devi più scherzare e stare insieme a lei .

- E poi loro mi giudicano, perché loro sono belle ... brave ...

- Ma perché tu come sei? – la interrompo io - Io ti vedo bella, brava, cos'hai tu di diverso dalle altre? Non mi sembra che sei inferiore a loro. Sei come loro.ù

Buongiorno Prof! Diario di un anno scolastico.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz