Capitolo -7-

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-Buongiorno.-

Saluto incerta la, credo, preside e lei ci fa segno di metterci sedute di fronte alla scrivania posizionata nel centro della stanza.

Inizia a camminare avanti e indietro e inizia a parlare.

-Benvenute, ragazze. Sono la vicepreside e professoressa Fernandi e vi accoglierò io perché la preside, per alcuni importanti impegni, non potrà essere qui.- continua subito.

-Questo college è una scuola dove si impara l'arte della magia attraverso l'uso della bacchetta magica. Siamo in un luogo quasi senza tempo, dove tutto può succedere se ci si crede.

Le lezioni inizieranno dopodomani per darvi la possibilità di ambientarvi e quindi vi verranno consegnati gli orari. Preferiremmo che lei, Elsa Northern, non riveli a nessuno dei suoi poteri e del suo essere la regina di un regno.-

-Potrei, mi scusi, chiederle perché? -

-Signorina Anna, il perché è abbastanza comprensibile. Nessuno ha dei poteri che usa senza bacchetta in questa scuola, e questo risulterebbe essere troppo insolito; inoltre, lei, Elsa Northern, è l'unica in questa scuola, che è la regina di un regno; e anche questo risulterebbe assai insolito, poiché il regolamento dice che non dovrebbe studiare qui una persona regnante o con un incarico rilevante.-

-Capisco...-

-Gli orari sono questi.- ci porge dei fogli -queste le chiavi delle stanze, dove troverete anche l'uniforme, un elemento caratterizzante di questo college, che deve essere indossato sempre, e dove troverete altri oggetti utili.- ci porge delle chiavi argentate con lo stesso stemma della lettera di ammissione, inciso sopra.

-Allora chiederei di poter parlare solo con la signorina Elsa Northern.- sorride verso Anna, che, conoscendo la mia insicurezza quando sono con gli altri, mi stringe la mano per farmi forza. Sono fiera che sia mia sorella.

Anna esce dalla stanza salutando la professoressa Fernandi.

-Signorina Elsa Northern, volevo informarla che, penso farà piacere anche a lei, seguirà delle lezioni private e non userà i suoi poteri, ma userà solo ed esclusivamente i poteri della bacchetta che riceverà in seguito allo studio della teoria.-

Osservo la professoressa per un po' senza saper cosa dire.

Questa sì che sarà un'avventura difficile. Pensavo, anzi speravo, che avrei potuto imparare a non aver paura di me stessa, ad usare i miei poteri, invece...

-Inoltre, lei starà in camera con un'altra ragazza, ma non avrà modo di incontrarla se non la mattina presto e la sera tarda, perché le sue lezioni si svolgeranno nel pomeriggio, proprio per impedire che qualcuno sappia della sua presenza. - forse voleva dire esistenza -In questo modo potrà stare tranquilla perché nessuno verrà a sapere del suo segreto. E sono sicura che neanche sua sorella dirà niente.-

-Ma, io pensavo avrei potuto imparare a stare con gli altri senza aver paura di...-

-Signorina Northern, queste sono le regole.- mi guarda accigliata -Inoltre lei e sua sorella dovrete fingere di non conoscervi per non destare sospetti. Tutto chiaro?-

Vorrei dire tante cose, ma peggiorerei la situazione; se la preside ha deciso così, così sia; anche se nella lettera sembrava che non fossi un problema...

Annuisco e sussurro un arrivederci. La professoressa fa un'espressione compiaciuta ed esco.

-Com'è andata?- mi chiede Anna sorridendo. Vorrei essere anch'io così felice. Le racconto tutto e nel frattempo la sua espressione diventa sempre più triste. 

Mi dispiace Anna. 

Mi dispiace portare tutta questa tristezza.


Con le chiavi in mano, arrivo alla mia stanza, la "308", nei dormitori maschili. La professoressa Fernandi mi ha detto che avrei condiviso la camera con un'altro ragazzo.

Scatta la serratura ed entro. La stanza è ancora silenziosa, quindi sono solo.

C'è una finestra centrale, o meglio un porta-finestra, e alla sua destra e sinistra due scrivanie con alcuni oggetti sopra. Alla mia destra e alla mia sinistra, appena entrato, ci sono due letti: uno con le coperte blu e uno con le coperte verdi; poggiate sopra quest'ultime, ci sono due scatole. Mi avvicino a quella verde e leggo sopra il mio nome. Decido così di aprirla.

All'improvviso sento spalancarsi la porta e mi spavento.

-Hiccup, siamo in camera insieme!- mi osserva -Ma ti sei veramente spaventato?- ride prendendomi in giro.

-Dovevi essere al mio posto per capire quanta paura si possa provare quando qualcuno entra in una stanza silenziosa come hai fatto tu.- parlo velocemente, ancora scosso da prima.

-Che sono?- mi chiede indicandomi le scatole sui letti -Dovresti imparare a chiedere scusa prima... comunque non l'ho ancora aperta.-

-Apriamole insieme. - dice portando la sua scatola sul mio letto, senza scusarsi.

Iniziamo ad aprire le scatole e troviamo rispettivamente una lettera di benvenuto e una con le regole.

-Regola numero uno: ci si alza alle 6:00 del mattino e alle 6:30 ci si presenta a colazione nella mensa scolastica; si arriva alle lezioni puntuali alle 8:10.  I cambi d'ora avverranno ogni cinquanta minuti, in seguito ci saranno dieci minuti di pausa tra ogni ora. Il pranzo ci sarà alle 12:30, sempre nella mensa scolastica e le lezioni termineranno alle 15:10. La cena sarà alle 19:45. -

Jack inizia a leggere le regole e io continuo; le leggiamo una ciascuno.

-Regola numero due: il materiale scolastico si può lasciare nel proprio armadietto (le chiavi sono in fondo alla scatola) e andarlo a prendere ad ogni cambio d'ora.-

-Regola numero tre: si indossa l'uniforme senza apportare nessun cambiamento (ci sono diversi modelli da portare in diverse situazioni) e non si deve uscire dai propri dormitori se non per fare lezione (i ragazzi nei dormitori maschili, le ragazze in quelli femminili e non viceversa).

-Regola numero quattro: il coprifuoco è alle 23:00 (non si può cioè uscire dalla propria stanza dopo quest'ora e nemmeno disturbare i propri vicini di camera).-

-Regola numero cinque: ogni studente deve svolgere almeno un'attività pomeridiana di quelle disponibili e deve assolutamente impegnarsi nello studio di qualsiasi materia e fare i compiti.-

-Regola numero sei: si devono rispettare le regole di buona educazione e tutte le altre scritte sopra. Se necessario si apporteranno aggiunte o modifiche nel corso dell'anno scolastico.-

-Non so se riuscirò a rispettare tutte queste regole!-

-Jack, devi farlo per forza!- ridiamo insieme.

Guardo l'ora: sono ancora le 19:00.

-Mettiamo l'uniforme e usciamo da qui!- esclamò già stanco.

-Bravo! Così si fa Hiccup!- Jack mi da una pacca sulla spalla e apriamo le confezioni delle uniformi.


Regole e tanti misteri! Che ne pensate?

~Ele 🎶

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