Capitolo 17

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Lauren's pov
"Sei una stronza!" Dissi scherzando alla mia migliore amica "sì, sì certo, ma intanto se hai il trucco decente è solo merit-" "ehi Mani" interruppi Normani dandole una gomitata leggera, indicandole un punto dall'altra parte del giardino. Eravamo arrivate alla festa da un oretta circa, avevamo salutato qualche amico, preso qualcosa da bere e ora stavamo andando in giro per trovare qualcosa da fare; tutto più o meno normale, almeno fin quando i miei occhi non si posarono sui capelli castani di una ragazza a una cinquantina di metri da noi "è la Cabello, vai a parlarle" mi disse spingendomi nella sua direzione "sì, ci vediamo tra un po'" dissi distrattamente alla mia migliore amica, ero già troppo presa dall'andare incontro alla cubana per salutare decentemente la mia amica.
"Ehi Cabello" salutai la ragazza restando dietro di lei, che quando si girò sorrise sorpresa "ciao Lauren" e mi diede la mano, gliela strinsi "allora, come va?" Chiesi facendo un passo indietro, facendo capire a Camila che doveva seguirmi.

Dopo un'ora e mezza circa eravamo sedute in macchina, a parlare del più e del meno. C'era troppo rumore fuori e la cosa dava fastidio a tutte e due, così decidemmo di andare in macchina per trovare un po' di pace, da lì dentro il rumore era ovattato e sembrava più lontano, certo, si sentiva ancora, ma meglio di prima era. In tutto quel tempo, scoprii che a parte che i sedili della macchina non sono poi così comodi, Camila è una ragazza molto carina, come persona intendo, ci si può parlare tranquillamente, cerca di capirti e di aiutarti nelle situazioni difficili, e poi è una ragazza tremendamente alla mano, così normale, e con normale intendo che è completamente fuori di testa, proprio per questo ti ci trovi bene, perché la prima ad essere 'strana' è lei, e per questo ti capisce, non si fa problemi e non ti guarda in modo strano per come sei, perché anche lei ha tutte quelle 'stranezze' che magari hai anche tu, che so, la fissa per il pulito, cose che ti piacciono, cose che non ti piacciono, modi di fare, di pensare, che magari a primo impatto sembrano 'strani', ma che alla fine rendono la persona normale, perché sono gusti, chiamiamoli così, alla fin fine molto comuni, in cui puoi identificarti, e che puoi capire.
Ci scambiammo i numeri di telefono, e la mia maledetta ansia passò, anche se, dopo averle parlato, non avevo più paura di chiederle il numero o di farle sapere che l'avevo rubato, era una persona semplicissima, probabilmente ci avrebbe riso sopra, e la cosa mi faceva sentire a mio agio.

Normani's pov
Ero in piedi appoggiata al bancone a bere una birra, Lauren mi aveva lasciata da sola per andare con Camila, e anche se mi metteva un po' di tristezza essere lì da sola a bere manco fossi un'alcolizzata, ero felice per lei.
Stavo guardando la bottiglia di birra ormai vuota quando qualcuno si appoggiò al bancone vicino a me "Kordei" un sorriso non potei fare a meno di farmelo scappare "Hansen" la bionda si girò verso di me e mi sorrise "che mi dici, cioccolatino?" Mi girai anch'io verso di lei "cosa mi dici tu, bionda, la partita l'hai giocata tu, non io" e ricambiai il suo sorriso "oh, ma su quello non c'è da dire niente! Abbiamo vinto, è ovvio!" Risi con aria incredula "modesta, la ragazza!" Lei sorrise beffarda "visto?!" Io scossi la testa sorridendo "eh, ho visto!" Lei si scansò dal bancone e mi mise un braccio intorno al collo "andiamo a farci un giro Kordei"

"E quindi vorresti farmi credere che sei una santarellina?! Che vuoi bene al tuo cane, alla tua famiglia e blabla?! Che non ti comporti da stronza figa anche a casa?! Ma non farmi ridere!" Dinah mi stava prendendo in giro e stavamo ridendo insieme, era una cosa carina perché ero tranquilla per una volta "ah tu pensala come vuoi!" Lei mi guardò ancora ridendo e come se avessi detto una cosa ovvia "non ti offendere Kordei, scherzavo!" La guardai un attimo "non sono offesa" risposi sorridendo in modo un po' strano "come vuoi Kordei, come vuoi".
Facemmo ancora qualche passo, poi ci fermammo davanti all'uscita d'emergenza della palestra "non ne hai ancora abbastanza di correre dietro ad una palla come i cani?! Voglio dire, va bene tutto, ma così è leggermente esagerato..." dissi sorridendo e alzando le sopracciglia, dandole praticamente della cagna, per gioco, ovviamente "mi stai dando della cagna Kordei?!" Chiese lei avvicinandosi "ah, no no!" Risposi facendo un passo indietro e mettendo le mani avanti, come per non farla avvicinare ancora, ma lei era più alta e più forte di me, così mise le sue mani sulle mie, riuscendo ad abbassarle e a chiuderle in un pugno, nonostante mi opposi con tutte le mie forze "mh" disse lei. Cominciavo ad avere paura delle conseguenze di quello che avevo detto, non avevo paura che mi picchiasse ovviamente, ma avrebbe potuto cominciare a farmi il solletico o cose simili, e assolutamente no, quindi provai a scusarmi, ma non uscì tanto bene la mia frase di 'scuse sincere', visto che le scoppiai praticamente a ridere in faccia "te ne pentirai Kordei" disse lei guardandomi un po' troppo profondamente, io, però, nonostante tutto, non riuscivo ancora a smettere di ridere, e tra una risata e l'altra riuscii a dire qualcosa tipo "Dinah mi dispiace tanto, davvero non volev-" e non riuscii a finire la frase, prima di tutto perché scoppiai di nuovo a ridere, e secondo perché arrivò un insegnante che ci guardò male e chiese severa "cosa succede qui?" Dinah mi tolse subito le mani di dosso e entrambe rispondemmo "niente", io ancora un po' ridendo, guadagnandomi un occhiataccia da parte di Dinah. La professoressa ci guardò ancora un attimo dall'alto in basso, poi se ne andò, appena girò l'angolo, io, ovviamente, colsi l'occasione e corsi via, il più veloce possibile, lontano da Dinah, riuscii a seminarla e a farmi strada tra la folla, forse devo proprio a questa il merito di essere arrivata fino alla mia macchina, che aprii in due secondi e nella quale mi fiondai dentro, nei sedili posteriori, non feci in tempo a girarmi del tutto per ritirare le gambe e chiudere la portiera che Dinah arrivò svelta dietro di me e mi tirò fuori dalla macchina, o almeno ci provò, perché fummo -per fortuna- interrotte da Lauren e Camila, che erano sedute sui sedili davanti a chiacchierare tranquillamente. Appena ci accorgemmo di loro ci fermammo, in una posizione abbastanza discutibile, io mezza sdraiata sui sedili con le braccia allungate verso l'altra portiera per tenermi, Dinah fuori dalla macchina con le gambe e quasi dentro con la testa, mezza sporta in avanti che mi tirava per i piedi cercando di trascinarmi fuori; ci bloccammo esattamente in questa posizione, poi dissi "cosa fate, le fidanzatine che si baciano in macchina?" Dinah rise dietro di me, e io con lei, mi girai per quanto potevo -eravamo ancora in quella posizione- e diedi il cinque alla bionda, che per fortuna non lasciò la presa sulle mie gambe, sennò sarei finita per terra. Eravamo ancora nella nostra posizione vincente quando Camila ci fece smettere di ridere "e voi, sesso selvaggio in macchina? Non potete trattenervi?" Io inarcai un sopracciglio e alzai il dito indice della mano sinistra, l'unica ancora utilizzabile, l'altra era schiacciata sotto il mio corpo, provai a dire qualcosa, ma non riuscii a far uscire nemmeno un fiato dalla mia bocca, per fortuna ci pensò Dinah a smentire quello che aveva detto Camila "no, Mila, proprio no" a quel punto trovai le parole e sottoscrissi "ecco" stavo ancora realizzando quello che aveva detto la Cabello quando Lauren parlò "sì comunque fuori dalla macchina" io sbarrai gli occhi "prego?!" Chiesi incredula alla mia amica "immediatamente" rispose lei "senti bella, è la mia macchina, quindi se la metti così, muovi tu il culo e esci" lei si girò verso di me e mi guardò con aria di sfida, io ricambiai il suo sguardo, poi, decisa a non dargliela vinta -anche se in realtà non mi importava niente della macchina, non volevo starci dentro, ci ero andata solo per scappare da Dinah- gattonai fino a entrare di nuovo per lungo sui sedili posteriori, mi misi a sedere su quello dall'altra parte, mi sporsi e prendendo Dinah per un braccio, la tirai dentro, poi chiusi la portiera. "State scherzando" chiese Lauren, quasi scocciata "certo che no" risposi io incrociando le braccia e appoggiandomi al sedile "sei proprio una bambina, ce ne andiamo" okay, Lauren era arrabbiata davvero anche se questa cosa era partita da un gioco, perché le cose mi sfuggono sempre di mano? Mi fiondai fuori dalla macchina "no, Laur, stavo scherzando, restare pure" lei rifiutò e dopo qualche minuto che passammo a discutere riuscii a convincere Lauren che doveva rimanere, così, dopo un po', io e Dinah ci ritrovammo di nuovo a camminare. "Si offende facilmente, occhi verdi" io la guardai "poi tu ti lamenti di me!" Lei mi spinse giocosamente "scema" poi mi prese per un braccio e mi rimise accanto a sé, poggiandomi un braccio sulle spalle. Stavamo camminando lungo il perimetro della scuola quando sbadigliai, erano le due meno dieci e avevo sonno, Dinah lo notò "hai sonno Kordei?" La guardai come se avesse sottolineato una cosa più che ovvia "che occhio Hansen, che occhio" lei mi guardò sbuffando e alzando le sopracciglia "se vuoi ti riporto a casa" valutai un attimo l'idea, avevo sonno e Lauren era probabilmente impegnata in una delle sue lunghissime conversazioni sulla vita con Camila, quindi non sarei riuscita a trascinarla via manco per sbaglio; ci riflettei ancora un attimo e poi annuii. Tornammo alla mia macchina per dire a Laur che io stavo tornando a casa e con l'occasione le lasciai le chiavi dell'auto, così non sarebbe rimasta a piedi, poi, dopo aver salutato le due cubane, ci incamminammo verso la macchina di Dinah, lei mi aprì lo sportello "ma grazie mille" lei mi sorrise e basta, poi mi fece l'occhiolino.
Arrivammo a casa mia dopo dieci minuti circa, non c'era traffico e per fortuna il viaggio fu breve e non mi addormentai in macchina. Mi stavo togliendo la cintura di sicurezza quando Dinah era già accanto alla portiera, che di nuovo aprì per me, poi mi porse la mano per aiutarmi a scendere "grazie ancora bionda" le dissi mentre lei posò ancora il braccio sulle mie spalle "non c'è di che" rispose lei facendo spallucce. Arrivai davanti alla porta di casa mia e inserii le chiavi nella toppa, poi prima di girarle mi voltai verso Dinah "buonanotte Hansen, e grazie ancora per avermi riportata a casa" lei strinse il braccio intorno al mio collo facendomi andare verso di lei, e mi baciò. "Buonanotte cioccolatino" poi si allontanò e si riavvicinò alla macchina, aspettò che io fossi dentro casa per salire, poi io mi affacciai alla finestra per guardarla, quando mise in moto il motore le feci ciao con la mano, lei ricambiò il mio saluto, sorrise e se ne andò.

Lauren's pov
Erano le tre e quaranta e io e Camila stavamo ancora parlando in macchina, cominciavamo ad avere sonno entrambe, così lei cercò la sua amica Dinah e le disse che tornava a casa, ovviamente mi offrii di riaccompagnarla.
Durante il tragitto per casa sua accendemmo la radio e la lasciammo a volume basso come sottofondo, lei aveva la testa appoggiata allo schienale con gli occhi chiusi. Quando arrivammo ci scambiammo la buonanotte, poi lei sorrise e scese dall'auto, io aspettai che fosse dentro casa e poi me ne andai, continuando a pensare a lei, forse non era un cotta, ma un'amica perfetta.

Okay sono decenni che non aggiorno scusatemi, il capitolo in teoria doveva uscire ieri ma mi sono addormentata e quindi rip è uscito oggi, scusatemi.
So che non è un gran che ma ho fatto del mio meglio, non ho ricontrollato quindi scusatemi eventuali errori, buonanotte a tutti, e buona Pasqua

Text received from unknown number - NorminahWo Geschichten leben. Entdecke jetzt