Capitolo 12

481 48 1
                                    

Dinah's pov
"Quindi alla fine ti sono venuti gli esercizi di matematica?" "Si, li ho anche trovat-" non riuscii a finire la frase che una voce fin troppo familiare mi interruppe, e io sentii i brividi corrermi lungo la schiena "uhm... si?" "Non è che potresti venire un attimo?" La mia mano scivolò dall'armadietto e ci mancò poco che il mio mento cadesse, per fortuna Mila parlò per me "anche no bella, lei con te non viene da nessuna parte" tutto questo coraggio da dove veniva? "Stai calma pulce che non le faccio niente, non mordo mica" "infatti, tu fai di peggio" lo sguardo della ragazza davanti a me cambiò e tutto il coraggio di Camila svanì in un attimo "Dinah..." santo dio, il mio nome pronunciato da lei, che qualcuno mi regga "ehm... s-si, vengo..." "China sei impazzita?" Sussurrò la mia migliore amica, ma qualcosa mi disse che la ragazza davanti a me la aveva sentita dato che incaricò un sopracciglio "ssh, Mila" scansai la cubana che mi guardava attonita e seguii l'altra ragazza in corridoio
"Allora Kordei, dimmi tutto" lei mi guardò negli occhi e dio solo sa come riuscii a continuare a respirare, era perfetta e sentire i suoi occhi bruciare su di me mi mandava in estasi. Si avvicinò e io indietreggiai, andando a sbattere contro il muro "Dinah..." e sembrò quasi una supplica "volevo scusarmi, so... so benissimo che non sono perdonabile, quello che ho fatto è orribile, sono un mostro e lo so... non so esattamente con quale coraggio sono venuta da te a dirti una cosa del genere, avresti tutto il diritto di mandarmi a fanculo e me lo meriterei più di qualunque altra cosa. So che sentire queste parole è più inaccettabile di quello che ho fatto, ma cazzo, mi dispiace davvero, se potessi tornare indietro cancellerei ogni attimo, tutti gli istanti di quello che ho fatto li manderei buttati Dinah. Purtroppo l'ho capito tardi, troppo tardi... ovviamente mi scuso anche a nome di Lauren, che come saprai non è a scuola per la sospensione. Niente... solo questo Hansen... mi... dispiace tanto, davvero, mi dispiace da morire... non mi aspetto il tuo perdono o cose così, non lo merito nemmeno... scusami... e scusami anche per averti fatto perdere tempo..." la stavo fissando completamente shoccata, tutto mi sarei aspettata, tranne che questo. Stava guardando per terra mentre si torturava le mani, giuro che ero senza parole, nessuno mi era mai sembrato più sincero di lei. Passarono due minuti e alzò lo sguardo, era timido e vergognoso, spaventato, forse dalla mia reazione, magari si aspettava una risposta, magari ci sperava. Presi coraggio e parlai "è-è okay, Kordei, non fa niente... uhm... grazie per... la tua sincerità" e suonò più come una domanda "e comunque non mi hai fatto perdere tempo, okay?" Lei annuì mentre cercavo di rassicurarla, non mi piaceva vederla così. Le poggiai una mano sulla spalla e mi avvicinai "ehi, va tutto bene okay? Grazie per le scuse, le ho davvero apprezzate, mi hanno fatto piacere, grazie mille, Normani" e sussultò quando pronunciai il suo nome, mentre io sentii una scossa pervadermi il corpo "grazie Hansen" "e di che" tornammo insieme da Camila che intanto si era messa a giocare con il cellulare "Cabello, volevo scusarmi a nome mio e di Lauren per tutto quello che ti abbiamo fatto in questi anni, spero che prima o poi potrai perdonarci..." lei ebbe più o meno la mia stessa reazione e per poco non le cadde il telefono "ehm... sì... buona giornata a tutte e due eh, ciao..." tagliò corto la Kordei "ciao..." sussurrò lei, che poi mi guardò confusa. Le spiegai tutto mentre camminavamo verso la nostra aula.

Un mese dopo
"Dai!" "No." "Ma perché?! Le cose tra voi due migliorerebbero solo!" "Mila basta." "Secondo me stai sbagliando" "non mi interessa!" "Se te l'ha chiesto ci sarà un motivo, no?!" "Camila e se fosse una mia impressione? La mia vita sta stranamente procedendo bene in questo periodo, non voglio rovinare tutto." "Ma tutto cosa?! Sarebbe solo un incontro!" "Tutto e basta, okay? Kordei ha smesso di picchiarmi e si è scusata, a scuola ho tutti voti alti e si, con N le cose vanno bene, ma non voglio illudermi e basta okay? Non so nemmeno se è etero o cosa, e anche fosse, se i miei sentimenti non fossero ricambiati? No." "Fai come ti pare" "certo che faccio come mi pare, è sicuro" "simpatica..." borbottò la ragazza più bassa vicino a me "continuiamo dopo a parlare, okay?" "No guarda, non me ne frega proprio niente, è la tua vita, fai quello che vuoi, ciao" e se ne andò "MILA!" La chiamai "faccio tardi a lezione, forse ci sentiamo dopo" si limitò ad urlare questa frase lasciandomi spiazzata e sola nel bel mezzo del corridoio ormai deserto. Mi lasciai sfuggire un gemito di disapprovazione e andai in classe.

Text received from unknown number - NorminahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora