Introduzione

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Ciao a tutti,

mi chiamo Elisabetta, sono una prof di lettere e insegno in una scuola secondaria di primo grado. Ho scritto questo diario e ho deciso di pubblicarlo online, per riflettere sul mio lavoro e far conoscere il mondo della scuola a chi è esterno da questa.

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Spesso chi è lontano da questo mondo giudica il lavoro dell'insegnante solo attraverso lo stereotipo dell'insegnate-vagabondo o dell' insegnante- privilegiato, in realtà bisognerebbe provare ad insegnare per rendersi conto che cosa voglia dire farlo!!

Io amo il mio lavoro, nonostante che le varie riforme che si sono succedute in questi ultimi anni, abbiamo fatto di tutto per distruggerlo. Lo amo perché è un lavoro difficile, tutti i giorni sono diversi, e tutti i giorni è una sfida. "Non esistono ricette per essere un bravo insegnante", così come non esistono "ricette" per essere dei bravi genitori.

Quando sei in classe e chiudi quella porta sei te e basta, cosi come quando sei con tuo figlio ... sei te, con i tuoi pregi e i tuoi difetti, in un rapporto unico e speciale che si crea ogni giorno sia con la classe e con ogni singolo alunno.

Sì certo..... ci sono i libri di pedagogia, di psicologia, la metodologia, la didattica ... ma nel rapporto che si crea tra alunno e insegnante c'è un qualcosa di impercettibile.... che supera i libri e tutto il resto.... che ti porta ad essere semplicemente te stesso, e gli allievi sentono quello che sei e che riesci a trasmettergli e ti scrutano cogliendo la sfumatura di quando entri in classe arrabbiata per problemi tuoi , oppure quando sei allegra, triste.... loro sono lì, di fronte a te, ti guardano, ti giudicano, e riescono a cogliere ogni tuo piccolo cambiamento.

E' un vero rapporto e come tale certe volte ti stanca, ti esaurisce, ti fa arrabbiare, mentre altre volte ti riempie di soddisfazione e di gioia......

E' un lavoro che una persona fa perché gli piace, perchè ci crede.

Certe volte ti senti come un marinaio in mezzo alla tempesta, non sai come affrontare la bufera, perché ti ritrovi da solo in mezzo alle onde e nonostante i Bes, i Piani Personalizzati, i Patti Formativi... sei tu che devi tenere la rotta perché sei tu, quando sei in classe, che parli ai tuoi allievi, sei tu che ti rapporti a loro e loro verso di te.

E' un dare e un avere, un interscambio che solo chi lo ha vissuto può capirlo. Tutti noi ci ricordiamo dei nostri prof, abbiamo nella nostra mente ogni loro pregio e ogni difetto, perché chi è di là dalla cattedra, seduto sui banchi, osserva, vede, percepisce con i sensi e con l'anima la persona, l'insegnante che ha davanti.

Elisabetta

Buongiorno Prof! Diario di un anno scolastico.Where stories live. Discover now