Capitolo 75 : Ora o mai più

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Le nostre labbra sigillavano un addio, una conclusione a ciò che eravamo stati e a ciò che avremmo potuto essere. Siglavano la fine. Chiusi gli occhi, obbedendo al suo desiderio. Ma per quanto potesse essere d'aiuto ad egli, per me rappresentava un ulteriore tortura. Flash. Dannati ricordi. Non ero in grado di scacciarli. Si insinuavano nei meandri del mio cervello, come a voler sottolineare cosa avrei perso da lì a poco, come se per conto proprio non ne fossi già a conoscenza. Daryl non era soltanto una parte di me, ormai aveva messo le radici. Se fosse crollato, se fosse stato sradicato, io sarei caduta con lui. Un miracolo. Pregavo in questo. Pregavo come non mai. Forse Gabriel aveva ragione, forse Dio non ci aveva abbandonati del tutto, forse.. forse, la mia voce sarebbe stata accolta, una volta tanto. Il soggetto era soltanto Daryl. Non chiedevo la mia salvezza. Ciò che sarebbe stato di me non aveva importanza. Percepivo le sue dita ben salde, aggrappate alle mia braccia come se fossi un salvagente, come se egli fosse in procinto di annegare ed io rappresentassi la sua unica sicurezza. Le lacrime, inutile negarlo, erano presenti in abbondanza. Ed eccoli, i vaganti orgogliosi di fronte al proprio banchetto. Non potevo, nè volevo vederli, ma li sentivo. Si stavano arrampicando sulle scarpe dell'arciere. I loro artigli avevano raggiunto i polpacci. Non c'era il mio corpo sotto alle loro unghie,
ma i neuroni a specchio proiettavano comunque le sensazioni sulle mie membra. Al suono di uno strappo, tremai. Daryl mi strinse con più forza, ma i suoi pantaloni erano stati lacerati. Secondi, questione di secondi, e la sua pelle avrebbe raggiunto lo stesso destino. Fu allora che tutto si bloccò. Fu allora che i vaganti cessarono di divincolarsi. Un suono, un rumore stridulo lontano. Un rombo, degli pneumatici rovinati. Tutto rimase immobile,
compresi i nostri respiri, tranne qualcosa che stava per finirci addosso e travolgerci. I freni stridettero così tanto che mi parve di perdere la totale funzionalità dell'udito. Una frenata brusca, un giro improvvisato del volante ed ecco un furgone bianco affiancare la nostra vettura. Non ebbi il tempo di osservare chi vi fosse alla guida, non ebbi nemmeno il tempo di chiedermi se potesse trattarsi dei pazzi che avevano attentato alla nostra vita. Agii e basta, senza pensare. Approfittai di quel momento confuso per sottrarmi dalla presa ferrea di Daryl, spingendolo di lato. Pugnalato il primo vagante, iniziò un concerto di proiettili. I putridi si divisero noi prede, formando due gruppi. Chi sbavava per noi e chi fremeva per il nuovo ospite. L'arciere si riappropriò della lama e mi affiancò nel disperato tentativo di sfoltirli. Avevamo una possibilità, di nuovo. Ci era stata concessa. Stavolta non potevamo fallire. Mi asciugai di fretta le guance contro la spalla e continuai ad infilare cervella su cervella.

-Kendra.. - parlò col fiato corto, spezzando il collo a quello che restava di una donna.

-Zitto. - ordinai - Non dire neanche una parola.

Avrei voluto piantare il pugnale pure sulla sua fronte, ma al momento era necessario mirare la concentrazione sull'orda. D'improvviso, i vaganti rimasti davanti al parabrezza si accasciarono sul cruscotto sparpagliando materia cerebrale come un quadro di Pollock. Chiunque ci stesse aiutando, aveva una bella mira. Un tonfo sul tettuccio ci fece capire che lo sconosciuto era saltato sulla macchina. Due mani avvolte da dei grigi spessi guanti apparvero dall'alto con i palmi rivolti verso le nostre facce.

-Muovetevi.

Una voce maschile, stranamente calda e familiare. Mi era bastata quella per fidarmi all'istante. Allungai il braccio per afferrare quella speranza, ma Daryl mi trattenne per il polso. Mi fece cenno di no con la testa, senza fiatare. Aveva come l'impressione che ci saremmo imbattuti nell'ennesima trappola. Ma non avevamo un briciolo di minuto per discutere, non che avessimo poi chissà quali possibilità. Anche se lo sconosciuto poi ci avrebbe derubato delle poche armi o cibo, glielo avrei lasciato fare. Ci stava concedendo la vita.

Una nuova vita || The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora