Capitolo 11 : War

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•Parte 1• Kendra

Le lancette marciavano scandendo il flusso del tempo. I secondi, i minuti, le ore. Attesa. Un' attesa spinata. Il corpo fremeva, pur restando chino al susseguirsi dei movimenti circolari delle tre sottili sbarre. Niente era in nostro potere. A noi spettava solo il compito di portare pazienza. Avrei preferito trovarmi in un qualsiasi altro luogo o addirittura essere diventata un putrefatto. Zero preoccupazioni, solo fame insanabile. Sarebbe stato sicuramente più semplice. Il sole ardente illuminava l'area, quella che avrebbe svolto il ruolo di palcoscenico. Noi eravamo gli attori, coloro che avrebbero dato vita ad un avvincente spettacolo. Peccato che disponevamo di un esiguo pubblico, il quale era caratterizzato unicamente da non morti. Non ci sarebbero stati applausi al termine della rappresentazione, mazzi di fiori o complimenti, ma solo cadaveri. Impugnavo smaniosa l'MP5 che mi avevano assegnato, nella speranza che quell'oggetto mi consentisse di allungare il destino imposto dall'alto o meno. Ognuno si trovava alla propria postazione, pronto a fronteggiare uno scontro che persone sane di mente avrebbero tranquillamente potuto evitare. Ma in quella realtà, nessuno più era stabile. Anche se non tutti lo davano a vedere, quella era la verità. Inutile aggrapparci al ricordo di chi eravamo in passato. Ci eravamo evoluti. Rick scrollò le spalle, cercando di allentare la tensione muscolare. I suoi occhi miravano la recinzione, vogliosi di scorgere nella vegetazione i passi del nemico. Una ventina di putrefatti erano ben visibili, ma ne sarebbero arrivati molti di più dopo il primo sparo, la prima pallottola caduta al suolo. Il piccolo orologio dal quadrante nero ossidiana che mi ero legata al polso destro, segnava incurante le undici di mattina. Mi trovavo di fronte ad una delle tavole di legno che avevo posizionato assieme alla spadaccina, le quali sarebbero state utili come scudi per le scariche di mitra. Dei potenziali ripari, sebbene poco resistenti. Daryl disponeva inoltre di un fucile a pompa, model 1887. Un bell'oggetto. Gli altri si lanciavano di tanto in tanto qualche occhiata, chiedendo quale senso avesse restare là immobili come cani da guardia, ma nessuno aveva il coraggio di interrogare lo sceriffo, rispettando il suo volere. Tanto, niente avrebbe fatto la differenza. Carl sembrava il più agguerrito, fiamme al posto delle pupille. Hershel, il quale aveva preso posto al fianco del ragazzo, guardava oltre le proprie spalle, mirando il blocco. Beth si trovava all'interno col compito di proteggere la piccola spacca culi, soprannome fornito dall'arciere. Le avevamo lasciato delle armi ed uno zaino ricco di provviste, in modo che se la situazione avesse preso una brutta piega, lei avrebbe potuto fuggire dal campo di battaglia, assicurandosi la sopravvivenza di entrambe per almeno qualche giorno. Quello che sembrava un lontano ronzio, si fece sempre più vicino, presentandosi come rombi di motori. Stavano arrivando. Le nostre figure si fecero rigide, quasi statuarie. Due jeep ed altre auto si allinearono al cancello, poi dalla fitta flora apparve la nostra nemesi. Un carrarmato su cui sedeva impettito il Governatore. Gli uomini a cavallo e a piedi si occuparono dei putrefatti accalcati alle reti. Una volta liberato il terreno da quelle piaghe, Philip scese portando le braccia ai fianchi. Il suo volto era disteso, rilassato. Il profumo di ferraglia e sangue lo eccitava. Era felice di trovarsi lì, era felice di farla franca. Se fosse stato per me, avrei già sparato a quel pezzo di merda da una delle torrette, ma Maggie e Carol si attennero al piano. Avremmo fatto fuoco solo se i nemici per primi avessero aperto le danze. Rick fece qualche passo avanti.

-Mi pare di vivere un dèjà vu! – affermò il bendato.

Gli uomini del suo battaglione risero, ma Rick non si scompose.

-Stavolta il tuo culo marcirà su questo terreno.

Daryl guardò l'amico stranito, come se non si fosse aspettato una risposta del genere. Solitamente lo sceriffo restava diplomatico anche nelle situazioni delicate. Ma Philip non si curò della minaccia e mi puntò.

-Mi sorprende vederti ancora in vita. Cos'è, questi idioti non hanno ancora capito che razza di persona sei?

Non caddi nella provocazione e mantenni la canna dell'arma dritta a mirare il petto.

Una nuova vita || The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora