LYDIA- L'attesa è finita?

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Camera di Lydia alla casa sul lago


Dai pensieri di un'anima tormentata ma mai indifesa..


Non vedo l'ora di rivederti. Tu no?

Dovrei vivere nella paura più assurda, specialmente dopo questa frase da stalker pazzo e possessivo, ma.. Perché non riesco allora?


Domani.

Dopo quasi due settimane di idilliaco e illusorio silenzio, la sua presenza è tornata. Scott e il branco a urgente rapporto in questi giorni, mi hanno fatto da scorta. Tanto che sembro continuamente, un prigioniero sotto assedio. Mi seguono in ospedale da Stiles, poi a casa. Stessa cosa con la scuola. Sono così irritanti, anche se so perfettamente, che lo fanno per il mio solo bene, tanto da non poterli adorare per tutto questo.

Tutto perché Scott, il capo Alfa, non vuole assolutamente che metta in atto, il mio folle piano. Vagli a spiegare le mie ragioni! Deaton per fortuna, stavolta sembra darmi retta. Pur pericoloso che sia ha detto, la miglior cosa rimane sempre sapere ed anche come, affrontare questa verità a viso aperto. O perché Deaton stesso, sa che anche se vedrò il temuto Nogitsune, (dai Lydia, lo chiami ancora così?) non sarò mai da sola?!

Devo indagare meglio.

Lo sanno o no, che ha richiesto la mia unica presenza!? Inutile dire non sentono storie. Come posso metterli in pericolo, quando non so nemmeno io, come mi comporterò ancora?. Provo a fare la forte, ma quel suo domani, mi ha spiazzata. Sono come legno rovente, chiusa tra due fuochi enormi, con una pesante spada di Damocle grossa come una montagna, sulla testa.

Stiles resta sempre la mia unica certezza. Lui sarà con me anche quando sarò da sola, contro il male oscuro. Come a scuola in quel dannato corridoio, dove lui mi ha di nuovo protetta.

Adesso sono da sola in camera con le gambe al petto seduta sul letto. Scott e Malia, sono di sotto in salone a confabulare non so cosa. Teorie in ogni dove credo. Chi riesce più a stargli dietro? Oggi tocca a loro, il turno di guardia. Come se quel demone stesso, si azzardasse ad arrivare fino alla mia stessa casa, come nulla fosse. Credono sia così sprovveduta? Sono perfettamente consapevole di cosa è capace di fare, sotto l'incantesimo della sua nera cattiveria..

Ma venire qui mai.

Sono troppo superba a pensarla così? Cosa ne pensate voi? Comunque, sono così assordanti che posso distinguere singolarmente, le loro voci anche da qui. Vorrei essere da sola, potermi concentrare solo su me stessa, ma inutile. Forse solo il tremulo vento, fuori dalla finestra mi ascolta.

-Lo fanno per te Lydia. Sono preoccupati, dovresti esserlo anche tu. Anche se sei sempre la mia piccola e forte donna!

-Stiles! Che bello poterti sentire di nuovo. Sarà domani. Domani è il grande giorno e..

-Domani ci saremo. Insieme. Mano nella mano come sempre, anche se non fisicamente sarò con te Lydia. Sempre!.

Comincio a saltare come una pazza per la stanza, buttando baci all'aria come una bambina felice, urlando ti amo intorno a me. Ma la mia gioia momentanea, ahimè dura poco. Scott e Malia infatti, arrivano di corsa.

Stai bene? urlano insieme mentre mi guardano strano e intorno a loro, decisamente preoccupati.

Ti abbiamo sentita urlare e..

A malapena reprimo un sorriso. Stiles. Loro non sanno, che posso lo stesso sentire la sua voce, pur non vedendolo di persona. Anche se forse dovrei parlargliene. Ma una particolare sensazione, mi spinge a dire no. O sono così gelosa del mio rapporto con lui, che voglio viverlo da sola, o c'è altro che mi sfugge? Indagare. Sempre indagare. Da sola non riesco bene però, senza il mio fenomenale Sherlock Holmes vivente!.

No vi sarà sembrato.. mento, con il tono più naturale che riesco a fare. In realtà dentro me sono così felice, che potrei scoppiare a ridere da un momento all'altro.

Davvero sto bene non preoccupatevi. Siete sempre stati con me, cosa può andare storto adesso? gli dico invitandoli a calmarsi.

Ti dobbiamo ricordare di cosa è capace Lydia? Stiles è in coma, in ospedale! Inoltre, non si fa sentire per troppo tempo, poi se ne esce con.. con un semplice Domani..?!! Scott è più che furioso. Malia è agitata. Sbuffa rabbiosamente, girando nervosa per la camera. Fa innervosire anche me. Esplodo. Non posso fare altro.

Allora! Vogliamo provare a calmarci un attimo? Rabbia? (faccio no con le dita delle mani). Vi devo ricordare io, che qualcuno si nutre esclusivamente cose negative? sputo fuori all'improvviso.

Sono stanca, frustrata e forse il mio tono, esce più duro di quanto avrei voluto. Quanto vorrei adesso stringere la mano di Stiles alla mia, per calmarmi. Solo con lui può succedere. Mi basta toccare le sue mani, per essere di nuovo un'altra persona.

Lydia scusaci (sospira quasi Scott) siamo solo preoccupati, per tutta questa situazione. Stiles ancora non si sveglia. Tu che decidi di affrontare, quel demone da sola. Sai che rischio il linciaggio da Stiles, se solo ti succede qualcosa di grave? sospira sedendosi sul letto. Mi siedo accanto a lui, seguita da Malia.

Non ha tutti i torti sai? dice lei guardando fissa la finestra davanti a noi.

Ragazzi, so che tenete a me e Stiles. Migliori amici non potevo trovare. Devo farlo però. Devo sapere perché, si è fatto sentire solo con me. Non sarò mai sola. So che sarete sempre con me! (chiude un attimo gli occhi pensando a Stiles.) E' una cosa che devo fare da sola. E' una fiducia strana, che sento di dover seguire. Non potete capirmi lo so. E' così. Non cambio idea dovreste saperlo! Adesso, ho bisogno di restare da sola, ci vediamo giù per andare in ospedale. Vi prego! gli chiedo alzandomi, in tono implorante quasi, dando le spalle alla finestra. Stranamente sembrano capirmi.

Una volta da sola prendo il mio quaderno, lo strumento dei nostri folli dialoghi. Lo apro e prendo quella matita, ma come apro la bocca, mi accorgo di non essere più da sola, qui in camera mia. So benissimo chi è. La tensione intorno è così forte ed evidente, che tutto grida paura. Non io però. E' stranamente eccitante e me ne vergogno, al solo averlo pensato.

-Così mi hai fatto bugiarda. Hai osato venire qui a casa, con un lupo ed un coyote mannaro e.. (faccio per voltarmi)

-Lydia.. (dice in tono sommesso e quasi dolce) Non voltarti. Non adesso. Volevo solo sentirla di persona.

Cosa vuoi da me? provo a rendere la mia voce forte ma non riesco e quasi tremo.

La tua risposta Lydia..

Si. Domani ci sarò. La mia dichiarazione di guerra a te è appena cominciata Void! Ecco vedi ho cambiato nome.. Sei solo un demone per me e insignificante! vomito fuori quasi con rabbia.

Onorato del tuo terzo Si, mia regina. A domani, ma.. Accetta i saluti dal tuo Nogitsune, Lydia.. 

Non posso vederlo, ma so benissimo che non so come, s'e né andato via. Ma quello che mi blocca è che voltandomi di scatto, sento un leggero fruscio come gelido vento, che mi avvolge ma non provo freddo. Inspiegabilmente vi ho trovato calore, come in una dolce carezza. Come il caldo tocco delle mani di Stiles, sulla mia pelle. E respirare quel vento, mi manda in tilt. Mi siedo sul letto rannicchiata, quasi a voler trattenere con me, quel vento. Sconvolta, mi costringo ad uscire di camera. Devo vedere Stiles. Perché ho provato di tutto, ma non la semplice e naturale paura?. Con questo dubbio mi torturo, finché Stiles non è di nuovo davanti a me.


Angolo Roberta: Ringrazio qualunque lettore che ha vissuto mano a mano con me queste parole fino ad ora. Spero cammineremo ancora insieme. Il Void, Lydia ed io Roberta, vi ringraziamo tanto e con un inchino. GRAZIE del vostro supporto ;) Roberta <3

Strategie di un Nogitsune InnamoratoWhere stories live. Discover now