LYDIA- In attesa di un Verdetto

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Casa al lago di nonna Martin – Camera di Lydia

Dai pensieri di una Banshee inorridita ed una Lydia arrabbiata ma molto.. ferita..


Dall'ultima risposta del mio assurdo stalker..


Hai vinto Lydia. Ci vedremo. Sarò io a dirti quando però. Il nostro gioco comincia, ma sarò io a dettare le regole. Concedimi almeno questo dolce Lydia. Fino ad allora voglio lasciarti anch'io un regalo, si o no? Eccolo comunque. Fanne tesoro perchè resta l'immagine più bella che per ora, ho di te. A presto. Mi manchi Lydia. Saluti Void o Nogitsune? Quale demone preferisci, Banshee dai lunghi capelli? 

E adesso come dovrei sentirmi? Farò finta, sia solo un semplice messaggio arrivato sul cellulare. Visualizzato alle tre e mezzo di stanotte, che non ho praticamente dormito, per aspettare una sua risposta. E poi arriva questa specie di richiamo ad un incontro folle, un dettare le regole che imprigiona nella paura. Non solo però, perchè rimarca sui miei lunghi capelli? Che li ami davvero oppure.. i.. miei? Lydia idiota che vai a pensare!. Sono talmente confusa, che rischio di impazzire. E su tutto, pesa il resto di questa giornata. Così storta, passata sulle spine più affilate, insieme a tanti, troppi pensieri nella testa. Mi disorienta.

Evidente che qualcosa è andato storto. Se ho almeno un po', imparato a conoscerlo bene come credo, allora qualcosa non va. Evidente che ho sbagliato le mie teorie. Non è da lui rifiutare una guerra, su un piatto d'argento come gli ho urlato io, seppur scritta. Mi fa ricredere  non poco e far arrivare più dubbi di quanti ne vorrei.

I miei poteri.. Non è quelli che vuole? Cosa aspetta allora?

Ansia ecco di cosa sono fatta. Logora, uccide, mi fa in mille pezzi e poi si ricompone, formandomi al suo volere. La mia anima, è così strappata in più parti che non basta rimettere i punti. E' una ferita troppo profonda per poterla fermare. Il sangue seppur invisibile, scorre lento e fa male. E poi pouf!.

Scende la notte. Quelle parole arrivano come una tarda buonanotte, un po' voluta un po' no, un saluto che rassicura e fa paura al tempo stesso. E quei dubbi, sono spariti nel giro di un infinitesimo secondo.


Quella foto..


Ricordo ancora i brividi di paura, provati a pochi centimetri dal suo viso. Vedere i bellissimi occhi color caramello caldo di Stiles, così neri e spenti, cerchiati da quelle orrende sfumature violacee.. Fa male. Una fitta di strane sensazione mi porta su un altro pianeta di pensieri e riflessioni. Avevo paura. Troppa. Perché nel rivederla allora, non è solo la paura che ho provato? Un misto di emozioni troppo forti, mi chiama adesso. Mi porta nuove domande. Non posso o non voglio trovare delle risposte?. Comincio a chiedermi se spesso, non sono un mistero anche per me stessa.

La mattina alle 7:00 del giorno dopo al suono assordante della sveglia, è stato ancora più angosciante. E tutta questa assurda confusione, popola ancora la mia testa, durante una noiosa lezione di Economia con il coach Finstok. In tutta questa pazzia, Stiles e la sua voce. Amore mio. La mia unica certezza. Manca. Rischio di morire assiderata, da un freddo assurdo, tanto ho bisogno di risentire, il calore delle sue parole. Perché non posso sentirlo di nuovo? Delirio. Ecco la mia nuova amica e compagna..

Ora aspetto solo l'ultima campanella, per scappare in ospedale. Ho bisogno di raccontargli la mia scelta. Deve sapere che non sono da sola, che seppur lontano è con me. Finalmente suona e dopo aver parlato con uno Scott, più preoccupato di sempre, lo aggiorno sull'incontro che avremo io e il pazzo demone. Oggi pomeriggio farà un incontro con Deaton, oltre al resto del branco, per fare il punto della situazione. Gli dico di avvertirmi appena ha delle novità ed in macchina poi, corro via verso l'ospedale. Entro in stanza e Stiles ancora dorme. Con un mano gli accarezzo leggera una guancia lasciandogli un bacio sulla guancia.

Eccolo il mio bellissimo addormentato. Stiles devo dirti una cosa importante. L'ho fatto. L'ho sfidato. Lui ha accettato. Vuole vedermi. Non so quando però e l'ansia mi massacra. Dovevi saperlo. Non preoccupati per me. So che sarai sempre con me, anche quando sarò da sola, a viso aperto con la mia paura più grande. Ti amo Stiles. Lo guardo dolce, sfiorandogli leggermente le labbra con le mie. Poi dopo una piccola carezza, mi costringo ad uscire mentre le lacrime, scendono copiose, inarrestabili. Di quelle che uccidono dentro. Una volta a casa, ho bisogno di una doccia per riprendermi e poi il sonno ha la meglio su di me, prima però, ricevo una gradita visita.

Anch'io ti amo Lydia. Ricordalo sempre e ci salveremo a vicenda. Non dimenticarlo mai! la sua voce calda, come una preghiera voluta, cercata, inseguita è tornata per me.

Incapace di fare o dire qualcosa, mi ritrovo a terra scossa da spasmi e singhiozzi, le lacrime sono lame affilate e distruggono. Mi faccio quasi violenza per alzarmi e mi trascino verso il letto a piangere, dove mi risveglio non so quanto tempo dopo. Ora so veramente che non ho più paura, qualunque cosa succeda. Prendo il mio quaderno e aspetto la familiare magia..

Bene e sia. Le regole le fai tu. La guerra avrà una sola vincitrice sappilo. A presto Lydia. Ps. Perché mi hai mandato quel ricordo? Per ora, l'immagine più bella. Che significa Nogitsune? E non pensare che sia il Nogitsune che preferisco. E' solo un nome! Resti solo un demone.. stanca chiudo il quaderno e dormo con un pensiero. Non so ancora bene perché gli ho chiesto della fotografia. E poi gli ho dato un nome ancora? Ma che mi prende? Piuttosto ho paura invece che dietro il suo sporco gioco, miri ad altre cose. Non solo il potere. Devo ammetterlo questo un po' mi spaventa. Sfinita poi, mi addormento profondamente, cercando di concentrarmi sul suono rassicurante e amorevole, della voce di Stiles.

Strategie di un Nogitsune InnamoratoTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang