Capitolo 40

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[Mi è difficile aggiornare spesso specialmente perchè sono ultimi capitoli (e devo sviluppare bene le scene, difficile se lo si fa in tre giorni :\) comunque dovrebbe esserci l'ultimo capitolo e poi l'epilogo. Buonalettura :*]


Kovac mi trascinò nuovamente nella camera bordeaux mi adagiò nella vasca da bagno e prese a spogliarmi, provai a fermare le sue mani ma ero troppo debole.

<<Devi esser lavata, sei debole ..e devi mangiare>> disse continuando a togliermi l'intimo.

<<Ora t-ti preo-cu-pi per m-ee?!>>

<<Mi preoccupo sempre delle mie donne..anche delle mie prostitute>> il tono era piatto come impersonale. Quest'uomo doveva avere dei problemi di personalità, oltre ad esser un viscido bastardo psicopatico. Mi lavò dalla testa ai piedi, mi adagiò un telo lungo le spalle e mi portò sul letto. Prese quella che doveva esser una vestaglia, me la infilò e mi adagiò sul letto.

<<Ti faccio portare da mangiare. Mangia, non per me ..a me non interessa nulla se quel bastardo lì dentro muore>> e così uscì sbattendosi la porta dietro. Rimasi ammutolita, non sarei mai riuscita a decifrarlo.

Una domestica probabilmente proveniva dalla Lituania o Estonia, aveva tratti tipici di quelle popolazioni e probabilmente non avrebbe capito nulla del russo. Pose un enorme vassoio sul letto e uscì in silenzio così com'era entrata.

Mangiai, avevo bisogno di forze e sopratutto una parte di me non voleva lasciar morire quella piccola parte di Darko che mi era rimasta.

***

Passarono due giorni e di Kovac non seppi nulla, non uscivo mai dalla camera bordeaux..come avrei potuto: c'era un gorillo altro 2 metri che sorvegliava la camera. Mi portavo i pasti regolarmente e regolarmente passava un medico a visitarmi. Il terzo giorno però non venne lo stesso dottore ma un'altro che a quanto avevo capito era un ginecologo.

<<Come mai hanno mandato lei?>> incrociai le braccia la petto in una posa al quanto diffidente.

<<Lei è incinta a quanto mi dicono..devo visitarla>>

<<Non voglio esser visitata sto bene..stiamo bene>> avevo paura di scoprire che non c'era più.

<<Sono gli ordini, la prego non discuta..le faccio solo un ecografia e poi andrò via>> sembrava mortificato, avrei potuto oppormi ancora..ma avrei ottenuto probabilmente una botta in testa e costretta a fare un'ecografia.

<<Va bene ma faccia in fretta>>

Mi spogliai la pancia e mi stesi sul letto, mentre controllava sentì la porta spalancarsi e intravidi Kovac.

<<Buongiorno Dottore>> salutò il dottore e poi guardò me e aspettò qualcosa..ma cosa? che lo accogliessi sorridente e felice?

<<Il feto sembra star bene, ma consiglio di stare il più al riposo possibile e di non sforzarsi>> mi passò un pezzo di carta per pulirmi l'addome e sbuffai.

<<Certo..tra poco riposerò eternamente stia tranquillo>> appena pronunciate quelle parole mi accorsi di averle dette ad alta voce, guardai il dottore sforzarsi di sorridere ma notai la paura nei suoi occhi, si schiarì la voce e uscì prendendo la sua borsa lasciandomi con un Kovac alquanto irritato.

<<Volevi fare del sarcasmo?>>

<<e se fosse? Ho detto la verità>> sibilai.

<<Se cerchi la morte l'avrai...ma rimarrai in vita almeno finchè non sono sicuro che Darko e Rikon facciano tutto quello che ho chiesto loro>>

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora