Capitolo 29

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Mi sveglia completamente sudata, avevo fatto un sogno leggermente spinto su Darko e in più lui era attorcigliato al mio corpo come una piovra. Mi alzai lentamente e sgattaiolai in bagno, feci una doccia veloce mi cambiai e tornai in camera, lui si era svegliato e si era tirato su a sedere. Continuava a guardami, seguiva ogni mio movimento mentre cercavo di riordinare la stanza.

<<Non dovresti esser qui..>> interruppi quel silenzio che cominciava a diventare imbarazzante.

<<Io credo di si invece>> sorrise.

<<Dovresti andar via..ho  un sacco di commisioni e devo andare alla Lavanov Corp. >> misi gli indumenti da lavare  nella cesta in bagno, tornai in camera e lui era ancora lì seduto a fissarmi.

<<Dico sul serio Darko, devi andartene..grazie per ieri sera..ma ora va via>> mi girai verso la mia cabina armadio per trovare qualcosa da indossare sperando che nel frattempo lui se ne fosse andato.

All'improvviso venni circondata alle spalle con una stretta ferrea e sobbalzai per lo spavento.

<<Non vado da nessuna parte..e non sopporto quando mi si tratti con così tanta indifferenza ben che meno da te..>> mi sussurrò all'orecchio. Rabbrividì, non per la paura ma per eccitazione.

<<Lasciami andare..>> sibilai con finta rabbia.

<<No, non ti lascerò mai..mettiti l'anima in pace>> ghignò.

<<Fanculo, ho detto lasciami>> ero frustrata, era difficile resistergli e lui di certo non aiutava con quel suo comportamento da " sei tutta mia, sono geloso perfino dell'aria che respiri". Mi girò e mi trascinò sul pavimento bloccando il mio corpo con il suo.

< <Perchè ti comporti in questo modo, perchè mi allontani, perchè vuoi stare lontana da me...quando in realtà tu mi vuoi, lo so e non negarlo hai il fiato corto e le pupille sono dilatate e .. Dio stanotte non hai fatto altro che ansimare e invocare il mio nome..>> Cazzo! Si fermò e chiuse gli occhi forse ricordando questa notte..

<<Non è vero..>> dissi in fretta, aprì gli occhi e si chinò nell'incavo del mio collo e iniziò a strusciarsi. Oddio!

<<Si, e ti ho fatta venire..Com'eri bella mentre venivi e mi chiamavi. Dio ti prego facciamolo, ti prego..>> il respiro mi si mozza, il cervello ormai non risponde più.

<<Come..io..>> non riuscivo ad articolare una frase di senso compiuto.

<<Come ti ho fatta venire?>> rise sonoramente. annuì imbarazzatissima. <<Ti ho accarezzato il seno e poi lentamente...>> la sua mano seguivo ciò che diceva <<...sono sceso giù, fin dove ne avevi bisogno, mi hai implorato di prenderti, ma volevo che fossi sveglia...per cui ho accarezzato il tuo clitoride..>> e prese a massaggiarlo, o mio Dio, aiutami! <<.. e poi ho infilato le miei dita dentro di te..>> non feci in tempo a fermalo e lui infilò subito le sue dita dentro di me.

<< ed eri così bagnata...sei..così bagnata..Nikita!>> iniziò a muoverle dentro e fuori e continuava ad accarezzare il clitoride con il pollice. Dava dei piccoli baci sulla spalla, poi sul collo e infine sul mento senza mai arrivare alla bocca.

<<Darko..non..>> cercai di dirgli di fermarsi.

<<Shh..ti farò star bene..staremo bene, te lo prometto>> mi disse a fior di labbra e poi finalmente mi baciò. Lasciai la mente rinchiusa in un angolo e mi lasciai amare da Darko. Ne avevo bisogno, ne avevo dannatamente bisogno.

Mi tolse gli slip, poi la canotta continuando a baciarmi. Non ci volle molto prima che mi prese completamente e in quel preciso momento andai in estasi, solo perchè lui era lì..dentro di me.

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora