Capitolo 5

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Era passata una settimana ed io ero ancora ospite a casa di Darko. Non mi lasciava mai andare se non per farmi ballare al Red, delle volte spariva nel suo studio con uomini con cui si intratteneva per ore altre volte per lunghe telefonate. Non ero riuscita a scoprire notizie o informazioni, il suo studio era ben presidiato dai suoi scagnozzi cercare di avvicinarmi era inutile. Non sentivo Rikon da quando l'avevo chiamato al Red, quando ero in missione non mi chiamava mai aspettava sempre una mia chiamata, non capitava mai che non mi facessi sentire per così tanto tempo. Dovevo lasciare questa casa! Darko è stato così gentile in questi giorni, ogni momento nera buono per baciarmi o portarmi a letto..sembrava quasi ossessionato da me..troppo! Avevo una missione, dovevo portarla a termine: Darko nera il nemico.
Approfitteró dei suoi incontri giornalieri, mentre sarà in quello studio e andrò via.

<< Niki dove sei?>> sento Darko urlare dall'altra parte della casa. Non gli rispondo, mi reco in bagno e mi preparo per una doccia. Non lo sento entrare in bagno me ne accorgo solo quando sento le sue mani su di me.
<< ti cercavo..>> mi sussurra nell'orecchio, continuo a lavarmi i capelli...magari se fingo indifferenza mi lascerà andare..almeno per un po.
<< mi stai evitando per caso..?>> le sue mani mi accarezzano ovunque, sono già eccitata maledizione! All'improvviso mi gira di scatto mi mette una mano intorno al collo, mi schiaccio contro il muro. Lui indossa una t-shirt ora completamente zuppa e dei pantaloni morbidi dove posso chiaramente vedere la sua erezione.
<<OK ora tu mi dici cosa cazzo ti prende..>> i suoi occhi mi fulminano ed io per un attimo vorrei solo abbracciarlo..ma mi riprende subito.
<< altrimenti?!>> gli dico di rimando. La sua presa si fa piuttosto forte.
<< Niki non sfidarmi...che ti prende credevo andasse tutto bene..>>
<<ho una vita fuori da questa casa..devo tornare a casa mia, riprendere le mie routine>> la sua mano lascia il mio collo, appoggia la sua fronte sulla mia e poi torna a guardarmi.
<< perché? Sono io la tua vita ora, voglio averti sempre qui con me..>> oh no! Ma che dice!
<< ci frequentiamo da una settimana!! Non sono una tua proprietà Darko>> si allontana da me ed io ho dei piccoli brividi, mi copro i seni con le braccia..
<< Be sei la mia vita da una settimana...e comunque ti avevo avvisata in piscina giorni fa sei mia ora!>> mi prende le braccia e le sbatte contro la parete. Potrei liberarmi in un attimo ma poi dovrei dare spiegazioni..
<<Darko ti prego possiamo vederci al locale o qualche volta qui..ma non posso abitare qui>> dico lamentandomi.
<< perché no? Io speravo proprio di si>> appoggia il suo corpo su di me, lascia un mio polso e comincia ad esplorare il mio corpo.
<< il tuo corpo mi desidera..come il mio desidera il tuo sempre, ecco perché dobbiamo stare sempre insieme>> non mi permette di replicare perché si avventa sulle mie labbra, le bacia le lecca le morde..ed io riesco solo a ricambiare. Si abbassa i pantaloni mi tira su e in un attimo e dentro di me. Mi sta scopando con rabbia quasi a punirmi.
<< Darko...oh cazzo..>>
<< si tigre ..ecco cosa siamo, tu vuoi lasciare tutto questo..ma io non posso lasciatelo fare>> è un attimo, subito veniamo insieme. Mi rimette giù e mi abbraccia.
<< ti aspetto per il pranzo>> mi da un bacio ed esce.
Riesco solo a sorridergli, la cosa mi sta sfuggendo di mano.
Maledizione.
Ormai ho preso la mia decisione oggi devo tornare nella mia casa.

Finito il pranzo Darko è andato nel suo stadio. Sono tornata in camera ho preparato le mie cose quel poco che avevo qui, ho chiuso la porta a chiave perché l'unico modo per lasciare questa casa è uscire dalla finestra e attraversare il giardino. Sono ben addestrata se qualcuno mi ferma lo faccio fuori.
Apro la finestra, saranno due metri neanche di altezza, salto giù e rimanendo abbassata attraverso il giardino, corro più che posso. Darko si incazzerá tantissimo ma devo arrivare a casa prima che lo scopra, devo almeno chiamare Rikon. Riesco a scavalcare il muro che circonda la casa, appena sono in strada chiamo un taxi.
Dopo un quarto d'ora apro la porta di casa e chiamato subito Rikon.

<< Nikita!>> sento che tira un sospiro di sollievo.
<< Rikon scusami se non ti ho chiamato prima..>>
<< ma stai bene? Che ti è successo è una settimana che non ti fai sentire! Non farlo mai più>> dice tutto d'un fiato.
<< scusami,scusami tanto è che ero da Darko..non voleva lasciarmi mandare..>>
<< ti teneva prigioniera?>> no direi proprio così..
<< no,no ma vuole che stia sempre con lui..ormai mi reputa sua>> dico le ultime parole con imbarazzo.
<< è caduto anche lui nella trappola della bella Nikita..li fai cadere tutti>> già, ma Darko ha fatto cadere me nella sua.
<< già.>>
<< cosa c'è piccola luna? Sei triste>> Rikon, lui capisce sempre tutto...
<< no ..no va tutto bene, ma verrà a cercarmi tra non molto...e non so se ci risentiremo presto Rikon..>> dio solo sa quando tempo ci impiegherà a venire qui.
<<tranquilla indossa un GPS magari così so sempre dove sei...>> ottima idea.
<< non ho scoperto nuove informazioni mi dispiace... Mi tiene lontana dal suo studio e suoi incontri>>
<< non c'è problema, non è uno stupido Darko mi stupirei del contrario..>>
<< no non è per nulla stupido...a parte farsi sfuggire la sua nuova conquista da sotto le mani>> dico scherzando e lu ride con me.
<< ma tu sei una donna speciale mia piccola luna..ora devo andare. Ti voglio bene>>
<< ti voglio bene anch'io>>.

<< a chi vuoi bene tu?>> il telefono mi cade dalle mani. Mi volto e trovo Darko sulla porta. Ha la mascella contratta il suo corpo è tutto rigido sembra pronto ad una lotta.
<< Darko..>> riesco solo a dire.
<< con chi eri al telefono?>> avanza lentamente verso di me.
<< un'amica>> mento. Vorrei indietreggiare ma ho il tavolo che me lo impedisce.
<< sai non mi piace la gente che agisce alle mie spalle..devo ammettere mi hai stupito, hai fregato le mie guardie..>>
<< non mi hai lasciato altra scelta..>> mi inchioda tra se e il tavolo.
<< ho molti nemici in giro... E tu hai avuto la brillante idea di sparire? Sai cosa ho provato quando l'ho scoperto?>>
<< cosa?>>
<< paura, tu non sai cosa potrebbero farti ora che sei legata a me..>>
<< non sono legata a te.. Io sono una donna libera>> sibilo tra i denti
<< libera sì, ma Mia! Non lo dimenticare...comunque poi hanno detto che le telecamere della casa ti hanno ripresa mentre fuggivi..e lì ..lì ho provato rabbia, un indomabile, irrefrenabile rabbia>>
<< ti ripeto che non mi hai lasciato molta scelta>>
<< e va bene vieni ad un ricevimento con me domani sera e ti prometto che ti lascerò più spazio..>>
<< OK, dammi la tua parola..>>
<< hai la mia parola tigre..>> sorride come se avesse vinto una guerra.
<<ci sarò domani allora..>>concludo.
<< bene ora ho voglia della mia donna..>> in un attimo mi prende sul tavolo.

Sei mia, Nikita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora